16: L’ODORE DELLA MORTE

INKIOSTRO EDIZIONI ci propone un’altra graphic novel di forte impatto e di intense atmosfere cariche di pathos: si tratta di 16: L’ODORE DELLA MORTE (16 euro; 88 pagine) di Alex Crippa, su disegni di Marco Patrucco e Stefania Caretta e copertina di Mauro Muroni.

Giò è un 50enne fallito, divorziato, disoccupato, che passa il tempo su siti pornografici. È la sua quotidianità, ormai. Non ha relazioni con nessuno. Vive in un perenne stato di apatia e insensibilità, alla pigra e costante ricerca di video sempre più osceni ed estremi. Ma niente lo scuote. Finché, durante una notte insonne, trova un video davvero pesante in cui una ragazzina viene seviziata da un uomo con una cicatrice sul ventre e il volto fuoricampo. Lei sembra minorenne. E sembra proprio sua figlia di 16 anni. Morta 10 anni fa. Giò è sconvolto, per la prima volta dopo tanto tempo. Che cosa è successo a sua figlia? Lui si ricorda il suo funerale… Che cosa sta succedendo? Da quel momento appare a Giò un “amico immaginario”: il tizio del video con la cicatrice sul ventre e senza testa. Lui sprona Giò a reagire, a scoprire la verità, a dare un volto al carnefice di sua figlia. Giò decide così di andare fino in fondo, di immergersi nel mondo della pornografia al limite dello snuff, di vederne e passarne di ogni finché non scoprirà la verità su sua figlia. Scoprirà invece se stesso. E la cosa non gli piacerà. Perché la violenza vista e vissuta dall’altra parte del monitor è tutta un’altra cosa.

Alex Crippa, classe ’74, esordisce nel ’96 scrivendo tre episodi della serie Randall McFly (Edizioni Scuola del Fumetto/Cosmo Editoriale). Nel ’99 apre la videoteca horror Bloodbuster a Milano, che lascia nel 2002 per sceneggiare fumetti per la Francia e l’Italia: 100Anime (Delcourt/Edizioni BD), Nero (Casterman/Edizioni BD), Come un cane (KSTR/Edizioni BD/Renoir), Jonah Martini (Renoir), ArcasacrA (NPE), Dei (Ankama Edition/Bao Publishing), Splatter (ESH), Mostri (Bugs Comics), Dampyr, Dylan Dog e Nathan Never (Sergio Bonelli Editore). Insegna alla Scuola del Fumetto di Milano.

A cura della redazione