DAMNATION GALLERY

Macabra horror metal band formatasi a Genova nel 2016, i Damnation Gallery mescolano la loro passione per il classico, l’estremo e l’oscuro del metal in un equilibrato mix di heavy, thrash e black/death metal che si è espresso recentemente nel loro primo EP, intitolato “Transcendence Hymn”, che segna il loro debutto, direttamente baciato dalla divina madre chiamata Morte.

E’ così che Luca Scovazzi (Low), Edoardo Napoli (Lord Edgar), Francesca Queirolo (Scarlet) e Federico Nascosi (Nasco) esprimono liberamente il loro talento creativo… viste queste premesse non potevamo certo farceli scappare!

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI SONO I “DAMNATION GALLERY”  E COME E’ NATA LA VOSTRA FORMAZIONE?

(Lord Edgard)

La band nasce dalle ceneri di Stag e Insanity Hazard e riflette la volontà nostra di unire tutti i nostri gusti e provenienze per dar vita a un contesto musicale dove tutti liberamente possano dire la loro senza limite alcuno. Questa caratteristica è ciò che ha permesso alla band di funzionare sempre, poiché siamo amici prima di tutto. Dopo un debutto come quartetto, abbiamo l’apporto finalmente di una seconda chitarra, Alastor.

(Scarlet)

Io sono stata chiamata a cantare in quella che doveva essere una band heavy metal ma appena gli altri hanno sentito il tipo di voce che ho è stato chiaro a tutti quanti che era arrivato il momento di dar vita a qualcosa di totalmente diverso, insito in ognuno di noi, ma a cui non eravamo mai riusciti a dare sfogo.

COME DEFINIRESTE LA VOSTRA MUSICA E COSA DEVE ASPETTARSI CHI VIENE A VEDERE I VOSTRI CONCERTI?

(Lord Edgard)

La nostra musica è il frutto dei nostri demoni interiori. Credo che musicare i nostri enigmi psicologici sia un modo per portare noi stessi a superare determinate difficoltà o temi della vita: bisogna aver paura di noi stessi prima che degli altri. Chi desidera fare due discorsi con la propria pazzia può trovare in un nostro concerto l’ambiente ideale dove farlo: sangue, inquietudine, cattiveria: sono questi gli ingredienti della nostra formula di terrore.

(Low)

La nostra musica ingloba molteplici influenze, ma preferiamo definirla horror music in quanto le nostre canzoni hanno come denominatore comune un’atmosfera lugubre, malsana e violenta… Questo influisce anche sull’aspetto live, in quanto è nostra intenzione riprodurla dal vivo nella maniera visivamente più forte possibile.

CI SEMBRA DI CAPIRE CHE IL FANTASTICO IN QUALCHE MODO FACCIA CAPOLINO SEMPRE DALLE VOSTRE PRODUZIONI: CHE SIGNIFICATO HA PER VOI QUESTA TEMATICA?

(Lord Edgard)

È complesso stabilire quanto ci sia di vero nella realtà e quanto della fantasia faccia parte del frutto dell’immaginario. In ogni caso questo paradosso è il modo che abbiamo di fare a pugni con la realtà e far aprire gli occhi ai nostri ascoltatori. Fantasia e realtà vivono in un parallelo pericoloso tra genio e follia.

(Scarlet)

Si può dire che noi descriviamo la realtà in un modo fantastico: ci sono metafore, allusioni, citazioni, ma non ci sono storie inventate. Certi brani sono più immediati a livello di significato mentre altri sono celati da quello che sembra essere una storia fantastica, ma non lo è mai. Forse è il nostro modo di tirare fuori qualcosa di talmente profondo che risulta incomprensibile anche a noi.

(Low)

Direi che il fantastico è più che altro un mezzo attraverso cui esternare svariate sensazioni, soprattutto le nostre inquietudini.

RECENTEMENTE AVETE PUBBLICATO IL VOSTRO PRIMO EP, “TRASCENDENCE HYMN”: CE NE VOLETE PARLARE?

(Lord Edgard)

Transcendence Hymn per me è stato una liberazione. Mi sono tolto una soddisfazione, ho potuto gridare al mondo quanta rabbia ho dentro e sono riuscito a fortificarmi in ambito umano e artistico. Questa band per me è tutto e Transcendence Hymn ne vuole essere la prova.

(Scarlet)

Transcendence Hymn è un lavoro di presentazione, che mette a nudo quello che siamo, senza costruzioni. abbiamo appositamente scelto di registrarlo nel modo più realistico e grezzo possibile, proprio per farci vedere per quello che siamo.

(Low)

Questo lavoro è  il frutto dei nostri primi 6 mesi insieme ed è da considerarsi come il nostro biglietto da visita: anche per questo teniamo a precisare che è stato registrato in un giorno, in modo che potesse rappresentare al meglio ciò che siamo. Quello che senti sull’EP è esattamente quello che sentirai nei nostri concerti.
Inutile dire che siamo estremamente soddisfatti del lavoro fatto; allo stesso tempo siamo già proiettati verso quello che sarà il nostro primo full length, di cui possiamo solo anticipare parecchie sorprese.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAETE ISPIRAZIONE PER TUTTE LE VOSTRE CANZONI?

(Lord Edgard)

Sono un appassionato di teatro, dunque mi piace molto l’idea di porre un tocco teatrale nel modo in cui interpreto la mia vita. Ogni singolo riff o parte di testo proviene essenzialmente dal mio vissuto personale, passato e presente. Non c’è migliore fonte di ispirazione della tua vita, dove fare i conti con te stesso.

(Scarlet)

I testi che scriviamo derivano da esperienze vissute da noi, oppure sono il nostro modo di vedere ciò che ci circonda, le nostre paure, i nostri sogni, le nostre debolezze. Ognuno di noi ha una parte “oscura” dentro, quella parte che non mostreremmo mai a nessuno. noi invece lo facciamo, mettendola nella nostra musica.

(Low)

Personalmente da qualsiasi cosa: può essere qualcosa che mi succede, un ricordo, un film, un libro, una frase o una scena vista per strada. ognuna di queste cose mi aiuta a comporre riff.

QUALI SONO I VOSTRI SCRITTORI PREFERITI?

(Lord Edgard)

Sono un appassionato di Terry Pratchett. La sua ironia e genio nella saga del mondo del Disco mi hanno veramente scombussolato la vita in positivo.

(Scarlet)

Ammetto di leggere pochissimo, ma ho sicuramente una preferenza per i romanzi thriller e horror di Stephen King. Mi affascina molto la filosofia, in particolare le teorie di Kant, Schopenhauer, Nietzsche e Freud, anche se non posso certo definirmi un’esperta in materia.

E PER QUANTO RIGUARDA LA MUSICA, CHI SONO LE VOSTRE ICONE?

(Low)

Io sono un grande appassionato di NWOBHM, quindi posso citare tutti i grandi gruppi dell’epoca come Iron Maiden, Saxon ecc… Inoltre ascolto anche molto thrash e death americano degli anni ‘90.

(Lord Edgard)

King Diamond, Venom, Necrodeath, Bulldozer, Merciful Fate, David Beckford e Andy Sneap degli Hell sono delle vere icone per me. Malignità, classe, esperienza, presenza scenica: c’è tutto.

(Scarlet)

La musica ha formato la mia vita molto più di qualsiasi altra cosa. Sono cresciuta con generi molto diversi tra loro, ma tutti mi hanno insegnato qualcosa. Hanno contribuito a formare la persona che sono e a creare, musicalmente parlando, il mio stile. posso citare tra i tanti sicuramente i Death SS, i Guns’n'Roses, Opera IX, Marduk, Venom, Rotting Christ… e Elisa! Come vedi, tutti molto diversi tra loro.

MENTRE PER I FILM, QUALI SONO QUELLI CHE PIÙ’ VI PIACCIONO?

(Lord Edgard)

Non sono un gran fan della cinematografia, dovessi comunque indicare una tipologia di film direi i fantasy di stampo Tolkien e gli horror psicologici.

(Scarlet)

Adoro gli horror e i thriller psicologici. tra i miei registi preferiti posso citarti sicuramente David Lynch e Lars Von Trier.

ULTIMA DOMANDA, POI VI LASCIAMO AL VOSTRO LAVORO. QUALI PROGETTI AVETE PER IL FUTURO E QUAL È IL VOSTRO SOGNO (O I SOGNI) CHE AVETE LASCIATO NEL CASSETTO?

(Lord Edgard)

Sogno di dividere il palco con i miei idoli e che i Damnation Gallery diventino il mio lavoro a tutti gli effetti. Sogno di poter vedere nel mio paese una condizione migliore per noi musicisti. Il futuro, in ogni caso, ci vedrà fortemente impegnati sotto tutti i punti di vista.

(Scarlet)

Sicuramente il nostro sogno è suonare in giro e far conoscere i Damnation Gallery il più possibile. Il nostro prossimo obiettivo è l’album full length a cui stiamo lavorando, che uscirà sicuramente nel 2017. Se Transcendence Hymn è un lavoro che ci presenta per quello che siamo, il prossimo album sarà invece curato in ogni dettaglio, e daremo sfogo anche alle nostre capacità tecniche perché sarà quasi interamente auto prodotto.

NON CI RESTE CHE AUGURARVI IN BOCCA AL LUPO… MANNARO!

Davide Longoni