I PULP AL MUFANT

Il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino in via Reiss Romoli 49 bis, continua la sua opera di divulgazione e conoscenza della cultura e della Storia della fantascienza, del fantasy e dell’horror, con varie iniziative, tra cui spicca la mostra che accompagnerà i visitatori per tutta la prima parte del 2016.

Pulp!, con materiale proveniente dalla collezione di Riccardo Valla, traduttore, studioso e bibliofilo a cui è intitolata dal biblioteca del Museo e presto il piazzale prospiciente, racconta una pagina particolare e oggi non molto nota ai patiti, ma che fu fondamentale per lo sviluppo dell’immaginario fantastico contemporaneo, fino ad oggi.

In mostra ci sono infatti le riviste angloamericane, da fine Ottocento agli anni Cinquanta, che proponevano racconti di genere thriller, fantascientifico, gotico, fantasy, con titoli come Astounding stories, Weird tales, Amazing stories e altri.

Mentre nel XIX secolo la narrativa popolare e di genere si affermò soprattutto in appendice ai quotidiani, verso la fine del secolo nacquero, soprattutto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, una serie di testate con storie singole o a puntate, dove si fecero le ossa anche autori famosi, come Robert E. Howard, Isaac Asimov, Roger Zelazny, Marion Zimmer Bradley, man mano che gli anni andavano avanti.

Grazie a queste riviste, dalla mitica britannica The Strand, su cui comparivano le famose storie note anche come dei Penny dreadful (da cui l’omonima serie TV) ai nomi successivi, alcuni durati fino ad oggi, come Analog, già Astounding stories, si formarono molte generazioni di appassionati, tra cui anche nomi illustri come Joe Dante, Steven Spielberg, Stephen King, Quentin Tarantino.

Storie a sensazione, qualità della carta non eccelsa ma con grandi disegnatori, immaginari vari, capacità di anticipare fenomeni sociali come il femminismo con eroine non certo sottomesse: sono tante le cose che si scoprono visitando la mostra del Mufant, aperta insieme al Museo dal giovedì alla domenica dalle 15 e 30 alle 19. In parallelo c’è anche un’esposizione dei lavori di arte gotica di Eleonora Hellbones, di Lucca, che porta in un mondo di acqueforti con le icone del cinema gotico classico ma anche inquietanti bambine e animaletti.

Per maggiori informazioni visitare i siti www.mufant.it o mufant.wordpress.com o contattare Stella Mufant su Facebook.

Elena Romanello