A BRESCIA ARRIVA IL FUTURO DA UNA CATTIVA STRADA: IL LUNGO GIORNO DELLE STORIE BREVI

Sabato 19 settembre Brescia diventa la capitale del racconto breve italiano! Ci saranno infatti due eventi di presentazione di antologie, entrambe a cura di Gian Filippo Pizzo ed entrambe pubblicate da piccole ma entusiaste case editrici che investono su scrittori tutti italiani, andando così a colmare una lacuna lasciata dai grandi editori.

Il via alle 17.30, presso la libreria Feltrinelli di Brescia, in corso Zanardelli 3, con la presentazione dell’antologia “La cattiva strada”, editore Delmiglio, a cura di Gian Filippo Pizzo con la collaborazione di Roberto Chiavini. Il libro si compone di diciotto storie di vari generi letterari, unite dal filo rosso della cattiveria: “Molti dei racconti hanno una caratteristica comune. Sono “cattivi”, raccontano brutte storie, hanno personaggi infami, o una ambientazione crudele, sono imbevuti di perfidia: mostrano il lato oscuro”, scrive Gian Filippo Pizzo. All’incontro bresciano ci saranno il curatore, l’editore Emanuele Delmiglio, gli autori Dario Tonani, Marco Passarello, Piero Cavallotti e il bresciano Italo Bonera, già noto per il suo romanzo “Io non sono come voi” più volte presentato in città e in provincia. L’incontro sarà condotto da Irene Panighetti di Bresciaoggi.

Successivamente alle 21.00, al caffè letterario Primo Piano di vicolo Beccaria 10 ci sarà la presentazione dell’antologia “Il prezzo del futuro”, presenti Gian Filippo Pizzo, Stefano Tevini per La Ponga Edizioni, e alcuni autori tra i quali Piero Cavallotti. Heiko H. Caimi della rivista letteraria “Inkroci” condurrà la serata. L’antologia raccoglie quindici racconti di scrittori italiani ai quali i curatori hanno chiesto di immaginare come potrebbe essere l’economia italiana in un prossimo futuro. Perché, come scrive nella prefazione il famoso autore Valerio Evangelisti, “la fantascienza è un genere letterario “massimalista”, per cui può avere per oggetto interi sistemi politici, economici e sociali. La fantascienza è anche un genere che, quando parla del futuro, molte volte allude al nostro presente, lo distorce, lo satireggia, lo critica. Solo la fantascienza può rendere protagonista l’economia tutta intera, e affrontare più problemi alla volta fino a delineare uno scenario completo. Tutti autori italiani, e non a caso: l’Italia è tra le vittime di una crisi finanziaria che non pare avere fine, cui si risponde con soluzioni arruffate e discutibili. In un tale contesto, la fantascienza lancia, con questo volume, la sua sfida volutamente arrogante al resto della narrativa, e soprattutto a quella mainstream. Noi, i presunti sognatori volti al futuro, ci occupiamo di ciò che ci accade attorno. E voi, i supposti realisti, che fate?”

Appuntamento sabato 19 settembre, per rendersi conto che il futuro è cambiato, anzi, è su una cattiva strada…

A cura della redazione