NICOLAS EYMERICH, INQUISITORE: LA PESTE

Le avventure di Nicolas Eymerich diventano un videogioco: Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste, sviluppato dall’italiana TiconBlu (in collaborazione con Imagimotion), è il titolo infatti della prima serie di videogame ispirati alle gesta dell’omonimo inquisitore, protagonista dei libri di Valerio Evangelisti – uno degli scrittori italiani più prolifici degli ultimi venti anni – nonché personaggio storico realmente esistito.

La storia inizia con Eymerich che viene chiamato a investigare su oscure vicende avvenute nel sud della Francia. Sulle tracce di un confratello scomparso, la sua ricerca lo condurrà in villaggi di appestati, covi di eretici, boschi infestati da presenze demoniache e abbazie che non sono ciò che sembrano. Lo guideranno determinazione, intelligenza affilata come un coltello, la fede in Dio, ma soprattutto… la mano del giocatore!

Il protagonista è un uomo con una cultura profondissima, ma confinata tra le mura incrollabili della sua fede religiosa. Un prete dall’animo buono, ma capace di atti di estrema crudeltà. Una contraddizione vivente, animata però da una logica ineccepibile. Un mostro che combatte mostri. Un angelo. Un demonio. Non a caso lo chiamano San Malvagio…

Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste è composto da quattro episodi che saranno pubblicati per PC, Mac, iOS e Android a cadenza regolare a partire da novembre 2012: L’Inquisitore, Il Villaggio, Il Demone e L’Abbazia sono i titoli delle quattro avventure progettate per questo videogioco. Ogni episodio ha una longevità che varia tra le sei e le otto ore, per un totale di circa 30 ore di gioco.

I videogiochi dell’Inquisitore saranno avventure grafiche: un genere che soddisfa le esigenze di giocatori esperti, ma indicato anche per chi con i videogame non ha dimestichezza, grazie ai suoi ritmi di gioco misurati e il sistema di controllo intuitivo e accessibile a chiunque.

Se giocati come Adventure Game, i quattro capitoli de La Peste sono ricchi di enigmi capaci di mettere a dura prova l’intelligenza, la dedizione e la pazienza anche dei giocatori più accaniti; ma un’apposita modalità (Interactive Novel) consentirà a coloro che desiderano unicamente godersi la trama del gioco di scavalcare l’ostacolo. In entrambe le modalità sarà possibile controllare il personaggio tramite comandi testuali: caratteristica che strizza l’occhio alla tradizione delle avventure testuali degli anni ’80, e che apre a tutti nuove possibilità e stili di gioco. Una terza modalità di gioco poi (Audiogame), principalmente rivolta a ciechi e ipovedenti, garantisce accessibilità anche per fasce d’utenza solitamente escluse da quasi tutti i videogiochi.

I quattro episodi di Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste avranno una caratteristica mai vista prima nella storia dei videogiochi: il doppiaggio in latino. Per creare atmosfera, per ottenere un’ambientazione fedele, per celebrare le nostre origini e – perché no? – per ribadire il potenziale didattico di uno strumento potente come il videogame. Il gioco sarà comunque doppiato anche in italiano e inglese, e avrà testi e sottotitoli in francese e in tedesco, oltre che nelle lingue già citate.

In Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste tutto è un mistero. È un mistero la storia principale, costruita su più livelli di verità. È un mistero il protagonista, del quale sarebbe opportuno non fidarsi troppo: che sia in realtà lui a controllare il giocatore, e non viceversa? Sono un mistero gli enigmi, che si tratti di aprire un baule o di capire come convincere (costringere?) un altro personaggio ad aiutare Eymerich. Ma soprattutto, è un mistero la trama nascosta, che solo i giocatori più caparbi e attenti riusciranno a svelare…

Buona fortuna… e buon divertimento!

Davide Longoni