NADIASK

Il suo nome d’arte è NadiaSK, per professione si occupa di costumi in genere, ma il “mondo del fantastico” la conosce meglio per il suo hobby legato ai personaggi dei cartoni animati, dei fumetti e dei videogame : NadiaSK è infatti una delle migliori cosplayer del nostro paese e i suoi personaggi sono sempre tra i più acclamati e premiati. Abbiamo avuto il piacere di incontrarla per voi: ecco cosa ci ha raccontato.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È NADIASK?

Ciao a tutti, NadiaSK è una cosplayer italiana che ha iniziato questa passione nel lontano 2004.

Nella realtà sono una costumista e designer italiana, collaboro con diversi teatri e riviste italiane e straniere. Oltre al cosplay le mie grandi passioni sono i videogiochi (possiedo tutte le console), i Lego e naturalmente i manga e i comics.

CHE DEFINIZIONE DARESTI DI “COSPLAYER”?

Il cosplayer è una persona che ama interpretare i propri personaggi preferiti, dalla costruzione del costume fino all’indossarlo per diventare in tutto e per tutto il personaggio che si è scelto.

E CHE SIGNIFICATO HA PER TE A LIVELLO PERSONALE?

Il cosplay è un hobby che amo in tutto e per tutto. Mi piace ogni singola cosa, dal creare ogni volta un costume diverso, compresa la ricerca di materiali fino a indossarlo e fare poi performance sul palco o posare per set fotografici. Trovo che il cosplay sia un hobby completo che dia sfogo alla mia vena creativa. Il cosplay mi ha dato la possibilità di girare il mondo come ospite in diverse fiere nazionale e internazionali. A oggi conto 26 stati diversi che ho visitato grazie al cosplay, alcuni anche diverse volte, come il Messico. E’ bellissimo conoscere persone con culture diverse dalla mia, ma che amano le stesse cose.

COME E QUANDO HAI COMINCIATO A OCCUPARTI DI QUESTA ATTIVITA’?

Nel 2004 ho partecipato al mio primo contest con alcuni amici. Interpretavo Yuna da “Final Fantasy X” a “Lucca Comics”, una delle fiere più grandi del mondo.

Dopo il primo costume ho iniziato ad avvicinarmi sempre di più a questo mondo fino a farlo diventare un vero e proprio hobby.

QUANTO TEMPO TI CI VUOLE PER CONFEZIONARE UN “PERSONAGGIO”, PARTENDO DALL’IDEA E ARRIVANDO AL PRODOTTO FINITO?

Dipende sempre dal costume, ci sono costumi che sia a livello di ricerca materiale, sia a livello di confezionamento richiedono pochissimo tempo. Ad esempio, uno dei miei personaggi preferiti, Haruhi Suzumiya ha una semplice divisa scolastica, quindi riesco a realizzarla in un paio di giorni. Altri costumi invece richiedono mesi e mesi di lavorazione, sia per la reperibilità delle stoffe su cui cerco di essere molto precisa, sia per la costruzione di accessori, come armi o armature.

Per esempio uno dei miei ultimi costumi, Elza da “Brave Frontier”, ha richiesto mesi e mesi di lavoro essendo un costume molto complesso e ricco di particolari.

UNA VOLTA CHE HAI CREATO IL “PERSONAGGIO”, COME TI MUOVI PER PRESENTARLO?

A volte creo un costume solo per il semplice gusto di farlo, senza volerlo portare a una fiera in particolare, ma solo per fare un bel set fotografico. Altre volte invece cerco la fiera più adatta per presentare al meglio il mio personaggio su un palco. Per esempio al prossimo “Romics” di ottobre avrei voluto tantissimo portare Vanellope da “Ralph Spaccatutto”, ma purtroppo è un progetto troppo ambizioso e non riesco a ultimare il costume in tempo, quindi lo rimanderò a un’altra occasione. Al suo posto sto preparando l’illustrazione della Salamandra dell’artista Sakizou con la quale ho già studiato una performance da portare sul palco. Inoltre l’autrice è molto gentile e disponibile e mi ha aiutato a rendere al meglio il suo personaggio spiegandomi i materiali che lei aveva pensato per la sua realizzazione.

NEL 2008 E NEL 2014 SEI STATA UNA DELLE DUE RAPPRESENTANTI ITALIANE AL “WCS”: DI COSA SI TRATTA PER COMINCIARE?

Ho avuto la fortuna di essere la rappresentante italiana al “WCS” per due volte, nel 2008 e nel 2014. Il “World Cosplay Summit” è una gara che si tiene a Nagoya, in Giappone, dove 24 nazioni di tutto il mondo, tra cui l’Italia, selezionano una coppia per farsi rappresentare. Oltre alla gara il “WCS” ha diverse attività collaterali come le parate o gli incontri con politici e ambasciate.

VUOI RACCONTARCI COME E’ STATA QUESTA ESPERIENZA E COSA HA SIGNIFICATO PER TE?

Ho avuto il piacere di rappresentare l’Italia o l’Europa in diverse gare internazionali, come il “Cosplay World Master” o lo “European Cosplay Gathering”, ma il “WCS” rimane una delle esperienze che preferisco in assoluto. Prima di tutto non è solo una gara, ma è un summit come dice il nome stesso. Ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose da tutto il mondo e con alcune di loro ho stretto un rapporto di amicizia molto profondo che va al di là del cosplay. Inoltre il Giappone ha sempre un fascino particolare per noi cosplayer, essendo la madre patria del nostro hobby.

Nel 2008 per me era prima volta, non sapevo bene cosa aspettarmi e sono rimasta entusiasta. Insieme alla mia compagna Martina Arnaldi avevamo deciso di portare “Chevalier d’Eon” e una volta tornata a casa l’autrice Kiriko Yumeji mi contattò per dirmi che ero il suo personaggio che aveva preso vita, ero felicissima. Da quell’episodio abbiamo stretto una profonda amicizia, tanto che ha poi voluto disegnare altri abiti del personaggio di Lia ispirandosi a me.

Ho tentato altre volte la selezione per tornare, proprio perché fu un’esperienza indimenticabile e nel 2014 insieme alla mia amica Gabriella sono stata riselezionata. Questa volta abbiamo interpretato due personaggi di “Kaleido Star”, aggiudicandoci il secondo posto e il premio come miglior performance.

RECENTEMENTE INVECE HAI PRESO PARTE AL “FESTIVAL KAMEN” IN COSTA RICA: CE NE VUOI PARLARE?

Sono appena tornata da San José. E’ stata un’esperienza fantastica. Le persone sono state molto calorose e affettuose nei miei confronti e ho avuto anche la possibilità di visitare il paese. E’ sempre interessante vedere come stati diversi vivano questa passione e quella per il mondo degli anime e dei videogiochi.

I TUOI PERSONAGGI SI DIVIDONO TRA: “ANIME & MANGA”, “MOVIES & COMICS” E “VIDEOGAMES”… PARLACI DEL “PERSONAGGIO” CHE PIU’ TI E’ PIACIUTO INTERPRETARE PER OGNUNA DELLE TRE SEZIONI…

Non è una domanda facile perché amo interpretare tutti i personaggi che ho fatto. Sicuramente per la parte Comics la prima risposta che mi viene in mente è Harley Quinn, la fidanzata del Joker. Ne ho fatte diverse versioni perché lo considero un personaggio adatto a me. E’ molto divertente da interpretare sia a livello fotografico che su un palco.

Per gli Anime e Manga invece Asuka di “Evangelion” e Haruhi Suzumiya, entrambe mi hanno dato molte soddisfazioni per motivi diversi e perché sono due personaggi che amo moltissimo. Per quanto riguarda i videogiochi invece ce ne sono troppi! Da Shiva di “Final Fantasy X”, Alice di “Alice: Madness returns”, Zelda di “The Legend of Zelda” fino a Elza di “Brave Frontier”.

QUALE E’ STATO IL COSTUME CHE TI HA DATO PIU’ SODDISFAZIONI?

Sono molti i costumi che mi hanno dato soddisfazioni. A parte Lia de Beaumont del “WCS 2008”, sicuramente devo citare Elza di “Brave Frontier” o Shao Jun di “Assassin’s Creed China”, grazie alla quale sono stata contattata rispettivamente dalla Gumi Inc e dalla Ubisoft, o Asuka di “Evangelion” che ho fatto direttamente per la Gainax. Ma a parte questo ogni costume mi dà qualcosa. A volte anche solo la soddisfazione di vederlo realizzato, sia quello più semplice che quello invece più complicato.

E QUALE E’ STATO INVECE IL PIU’ DIFFICILE DA REALIZZARE?

Quando decisi di fare Esther di “Trinity Blood” ho dovuto affinare di molto le mie capacità sartoriali perché era un costume molto complesso. Cerco sempre di fare costumi che mi piacciono anche se possono rappresentare una sfida a livello di realizzazione. Elza di “Brave Frontier” o June May di “Cloth Road” per esempio hanno richiesto l’utilizzo di moltissime tecniche di lavorazione, dalla vetroresina al foam con il lattice fino ai ricami a mano.

SI DENOTA DALLE TUE INTERPRETAZIONI UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Il mondo stesso del cosplay è una fantasia generale. Mi piace molto documentarmi su leggende o leggere libri a tema fantasy. E’ un modo come un altro per buttarsi in un mondo alternativo.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. COME SCEGLI I “PERSONAGGI” DA INTERPRETARE?

Cerco sempre di avere una certa affinità con i personaggi che interpreto, o per similitudine caratteriale o perché nutro un’ammirazione per loro. Non riuscirei mai a interpretare personaggi troppo “deboli” o “apatici”.

TORNANDO ALLE TUE SEZIONI: DICCI IL TITOLO CHE PIU’ TI E’ PIACIUTO TRA “ANIME & MANGA”, “MOVIES & COMICS” E “VIDEOGAMES”…

Come anime e manga amo follemente tutte le opere di Adachi, anche se fino a ora non ho mai interpretato un suo personaggio. Poi amo moltissimo “I Cavalieri dello Zodiaco” o “Detective Conan”. Riguardo ai comics, il mio personaggio preferito è Spiderman di cui leggo tutti i comics, seguito dalla serie “Suicide Squad” e “Teenage Ninja Turtles”. A livello di film invece “The Avengers” e “Iron Man” sono tra i miei preferiti. Come videogiochi amo alla follia “Final Fantasy VII”, la saga di “Zelda” e “Monkey Island”. Ma sono tanti i titoli che amo e a cui gioco che, se dovessi elencarli tutti, questa intervista prenderebbe 100 pagine!!!!

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Prossimamente come cosplayer sarò ospite in Spagna, a Dubai e nuovamente in Colombia.

A livello italiano invece sarò al “Cusplay” di Pisa, mentre a “Romics” e “Lucca Comics” parteciperò alle gare. Il mio sogno nel cassetto come cosplayer è di continuare a divertirmi come sto facendo adesso. Anche se mi ha portato a stringere collaborazioni importanti e a viaggiare molto, per me rimane e rimarrà sempre un hobby. A livello lavorativo il mio desiderio più grande è quello di vincere un Oscar o un Tony Awards come costumista. Amo alla follia il mio lavoro a cui dedico anima e corpo e spero di riuscire a realizzare questo sogno.

Davide Longoni