CARLO A. MARTIGLI

Carlo A. Martigli (la A. sta per Adolfo) è sicuramente una delle figure più poliedriche della narrativa italiana: scrive con la stessa disinvoltura romanzi gialli oppure fantasy oppure noir oppure storici, saggi sui miracoli e sulle leggende mysteriose e libri horror per ragazzi, oltre a fare l’attore e il regista, specie di teatro… insomma, una figura così particolarmente sfaccettata non potevamo certo lasciarcela scappare ed è per questo che abbiamo deciso di intervistarlo per voi.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È CARLO A. MARTIGLI?

E’ uno scrittore, toscano. Non “fa” lo scrittore.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Prendendo una matita in mano e ricopiando le targhe e le marche delle automobili. Circa dieci anni dopo verso i 14 anni ho avuto il trip per la poesia e dopo altri dieci ho iniziato con i primi racconti.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATO?

Sono affezionato in particolare a “Miracolo!” un saggio sui miracoli non cattolici nel mondo (De Agostini) e naturalmente a “999 L’Ultimo Custode” e a “L’Eretico”, che mi hanno aperto il mondo davanti.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER LONGANESI IL ROMANZO “LA CONGIURA DEI POTENTI”. CE NE VUOI PARLARE?

E’ un romanzo, con tutta la fantasia possibile che fa parte dei romanzi, ma che fonda la trama su precisi avvenimenti storici e su alcuni personaggi realmente vissuti e che hanno fatto e rifatto la Storia con la “S” maiuscola. E’ questa la bellezza, la grande Storia che si infila nelle piccole storie quotidiane.

COME E’ NATA QUESTA STORIA E QUALI ANEDDOTI PUOI RACCONTARCI IN MERITO ALLA CREAZIONE DI QUESTA STORIA?

L’idea nasce dalla crisi finanziaria più grande del mondo nata del 2008 e che tuttora prosegue. Noi siamo schiavi della grande finanza, come lo sono i politici di tutta Europa, e non solo. Sono andato alla ricerca delle cause storiche, ed è nato “La Congiura dei Potenti”.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Tutte le parti sono difficili e facili al tempo stesso. Sono difficili se non credi nei tuoi personaggi, facili se li senti dentro. Quindi non ho avuto alcuna difficoltà a costruire i personaggi e l’ambiente in cui vivono, amano, lottano, tradiscono e uccidono. Una storia molto attuale.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSA CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Negli Stati Uniti il digitale è arrivato al 30% circa delle pubblicazioni. Il digitale comporta meno rischi per l’editore, e salva molti alberi. Con questo preferisco sempre cento volte di più stringere in mano un libro e sfogliare le pagine piuttosto che leggere su tablet o e-reader. Credo che piano piano si arriverà a un sano equilibrio tra i due modi di produrre libri. E in più il digitale è più democratico: se sei bravo, il digitale di permette di emergere con il passa parola anche se non hai un nome famoso.

I TUOI ROMANZI SONO STATI TRADOTTI ANCHE ALL’ESTERO, ADDIRITTURA IN SEDICI LINGUE: COME CI SI SENTE NEL VEDERSI APPREZZATI ANCHE IN PAESI LONTANI E DIFFERENTI DAL NOSTRO E QUALI SONO QUELLI CHE TI HANNO DATO PIU’ SODDISFAZIONE?

Ne sono molto felice, ovviamente, perché pubblicare in così tanti paesi significa che ciò che scrivo ha valenza universale, sia per le emozioni che produce sia per le storie che racconto. In generale le maggiori soddisfazioni, a parte il numero delle copie vendute, le ho avute in Polonia e in Cina, due paesi che oltretutto sono all’opposto da ogni punto di vista.

OLTRE CHE SCRITTORE “PER GRANDI”, SE COSI’ VOGLIAMO DIRE, TI SEI OCCUPATO ANCHE DI NARRATIVA PER BAMBINI, PUBBLICANDO CON LO PSEUDONIMO DI JOHNNY ROSSO VARIE TRILOGIE PER LA COLLANA “SUPER BRIVIDI” DELLA MONDADORI. DUNQUE CI SEMBRA GIUSTO INTERVISTARE ANCHE IL TUO ALTER EGO. CHI E’ JOHHNY ROSSO?

Johnny Rosso ha pubblicato più romanzi di Carlo A. Martigli. Con gli ultimi due in consegna siamo a quota 27 oltre a sei trilogie, se non sbaglio. Sto perdendo il conto…
IN COSA SI SOMIGLIA O SI DIFFERISCE DA CARLO A. MARTIGLI?

Pochissimo, salvo il fatto che Martigli scrive per adulti e Rosso per ragazzi. Per il resto la scrittura è piana, i periodo sono brevi ed è rispettato l’equilibrio tra dialoghi e terzo narratore.

FRA TUTTE LE TRILOGIE PUBBLICATE PER “SUPER BRIVIDI”, QUAL E’ QUELLA A CUI SEI PIU’ LEGATO E PERCHE’?

La prima, la “Trilogia della Bestia”, dove la bestia è un terrificante Chupacabra.

IN COSA SI DIFFERISCE LA SCRITTURA PER “GRANDI” DA QUELLA PER “PICCOLI”?

Alcuni scrittori scrivono per bambini trattandoli da idioti, e per ragazzi trattandoli da bambini, quindi ancora idioti. Questi libri piacciono ai genitori o ai nonni, ma non ai bambini e ai ragazzi, che meritano, come lettori tutto il nostro rispetto. Se in Italia si legge così poco, forse la colpa è anche degli scrittori che non sanno dare il giusto gusto alla lettura ai giovani lettori.

COME SI CONCILIANO I DUE MODI DI SCRIVERE, RIUNITI IN UNA SOLA PERSONA… O FORSE SONO DUE?

Non c’è problema di conciliare le due modalità di scrittura: la regola di Johnny Rosso è solo quella di usare parole più semplici rispetto a quelle che usa Martigli, nessuna parolaccia e niente sesso, solo, al limite, qualche bacio sulla bocca.

IN REALTA’ PARLANDO DI TE, SAREBBE IL CASO DI PARLARE DI TRE PERSONE IN UNA, VISTO CHE NON POSSIAMO CERTO SCORDARE LA TUA PASSIONE PER LA RECITAZIONE… COSA PUOI DIRCI IN MERITO?

Lo scorso anno c’è stato il mio ritorno sulle “tavole” del Teatro. Anche se all’attivo avevo già un paio di film, di cui uno uscirà in ritardo tra pochi mesi, e si chiama “La Centesima Scimmia”, per la regia di Marco Carlucci. Io invece porto in giro “Inganni – Le Bugie della Storia”, un monologo con musica dal vivo e slide, che leva il velo a tutte le fandonie e agli inganni che per secoli il potere costituito ci ha imposto. Molto divertente e la gente esce con il sorriso stampato sulla faccia ma anche con gli occhi sgranati, felice di aver pagato il costo del biglietto!

IN QUESTO CAMPO, SIA AL TEATRO CHE AL CINEMA, TANTO COME ATTORE QUANTO COME REGISTA, DOVE HAI OTTENUTO LA TUA PIU’ GRANDE SODDISFAZIONE E A QUALE LAVORO SEI PIU’ LEGATO?

Al primo successo teatrale, quando vinsi a Pesaro il primo premio per migliore attore non protagonista nella “Donna di Garbo” di Goldoni e nel mio “Inganni – Le bugie della Storia”. Dovete vederlo a tutti i costi.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Non è tanto il fantastico, quanto l’osservazione della realtà che assume dei contorni che di fatto sono più incredibili di tutta la fantasia che uno scrittore potrebbe inventare. Sembra fantastico, ma è reale.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

Da due fonti: dalle mie emozioni e dalla lettura di Shakespeare. Purtroppo a volte mi chiedo perché scrivere, quando lui ha già scritto tutto.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

A parte Martigli e Shakespeare? Allora indico Yourcenar, Saramago, Welsh e Magris tra gli italiani. Indietro nel tempo trovo che l’Ariosto sia assolutamente sotto stimato e poco conosciuto. Andrebbe letto alle medie inferiori.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

I film sono tanti, e forse guida la classifica “Blade Runner” insieme a “Quarto Potere”. Se si passa ai registi dico Welles, Mickailkov, Kubrick, Kurosawa, Bergman, Allen, ma potrei andare avanti a lungo, quindi mi fermo qui.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Ho finito un romanzo, uno strano giallo, basato su evidenze storiche, ambientato nel 1903. Molto divertente e acuto. Sembra che piacerà. Il sogno nel cassetto è continuare a scrivere per altri trentacinque anni, poi mi riposerò. In eterno. Ma mi mancherà la scrittura.

E TU MANCHERAI A NOI… FORTUNA CHE ABBIAMO ANCORA MOLTO TEMPO PER STARE INSIEME E LEGGERE TUTTO QUELLO CHE RIUSCIRAI A SCRIVERE NEL FRATTEMPO!

Davide Longoni