IL SILENZIO DEGLI IGNORANTI – FATTI E MISFATTI DEL CINEMA FANTASCIENTIFICO IN ITALIA: PARTE 3

E in Italia? Tutto tace per ora, e si deve arrivare al 1954 per trovare qualcosa ma, prima di tutto dobbiamo dire due parole del classico di quell’anno, diretto discendente del dinosauro citato prima, ma diciamolo, molto meglio realizzato. Si tratta di Assalto alla Terra (Them!) di Gordon Douglas, conosciuto più familiarmente come la pellicola dei formiconi, di cui tante volte si è parlato e capostipite, assieme al già citato Risveglio del dinosauro, di tutti i film che parlano di mostri giganteschi all’attacco del pianeta.

Abbiamo parlato del 1954 ed eccoci infatti a Baracca e burattini di Sergio Corbucci, in realtà la solita commedia anche se qui si prende di mira un alieno di nome Selenio, un abitante della Luna che cade sulla Terra. Con i suoi poteri anima un pupazzo che gli illustra la vita sul nostro pianeta. Il pupazzo mette l’alieno dentro a un cannone e lo rispedisce al mittente. Ora, mentre noi ci trastulliamo con queste sciocchezze vi abbiamo già mostrato cosa stava avvenendo in quegli stessi anni negli Stati Uniti ma, prima di arrivare al 1958, dobbiamo passare attraverso tre Oscar vinti da George Pal per gli effetti speciali e, sopra ogni altra cosa, a un film maturo e intelligente come L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel.

E’ nel 1958 che l’Italia può vantare il suo primo vero film di fantascienza: si intitola La morte viene dallo spazio di Paolo Heush, figlio di Quando i mondi si scontrano (1951) e nipote de La distruzione del mondo (1933), ma a sua volta precursore di pellicole come Meteor (1979), Deep Impact (1998) e Armageddon (1998). Siamo ai primordi del volo spaziale e un astronauta americano è stato scelto per portare a termine una missione di esplorazione nello spazio. Purtroppo accade un inconveniente: è costretto ad abbandonare il suo veicolo e a rientrare. Il razzo esplode indirizzando così un asteroide verso la Terra che si vede costretta a lanciare dei missili da tutte le zone del pianeta per distruggere la minaccia. La storia ha una realizzazione assolutamente dignitosa per i pochi mezzi usati e sembra molto un film inglese sullo stile di X contro il Centro Atomico (1957). Nello stesso anno dobbiamo accontentarci ancora di un film comico anche se interpretato da Antonio de Curtis, in arte Totò: Totò nella Luna, con Ugo Tognazzi e Luciano Salce, è diretto da Stefano Vanzina e si permette di prendere in giro addirittura L’invasione degli Ultracorpi. Pasquale Belafonte (Totò) è l’editore di un giornale per soli uomini e non è certamente felice dell’amore che è sbocciato tra sua figlia Lidia (Sylva Koscina) e il suo fattorino Achille (Ugo Tognazzi). Quest’ultimo è un grande appassionato di fantascienza. Dopo un ennesimo guaio combinato dal suo commesso, Pasquale lo prende a cazzottoni e il medico dell’ospedale si accorge che nel sangue di Achille c’è del glumonio, una sostanza che lo rende particolarmente adatto ai voli spaziali. Due agenti vengono dagli Stati Uniti per convincerlo a volare nello spazio, ma lui crede che si tratti invece di lanciare un suo romanzo. Pasquale, visto l’intervento americano che lui crede di carattere editoriale, stampa la versione italiana del romanzo e quando tutto si chiarisce vorrebbe uccidere il suo fattorino, ma vengono entrambi rapiti da “una potenza straniera senza scrupoli” che ha adocchiato Achille per lo stesso motivo. A questo punto non poteva mancare l’intervento degli alieni che duplicano i due mandando nello spazio il fattorino e una copia di Pasquale, mentre il vero Pasquale, con una copia di Achille trasformato poi in una meravigliosa bellezza… galattica, finisce sulla Luna dove, felice, resta in vezzosa e gentile compagnia.

E proprio mentre negli Stati Uniti si parla di Fluido mortale (The Blob) e quindi di gelatine, è sufficiente aspettare l’anno successivo, il 1959, per veder giungere sugli schermi il dignitosissimo film di Riccardo Freda Caltiki, il mostro immortale. Chi è Caltiki? Caltiki è una creatura monocellulare che giace in letargo dalla notte dei tempi. Una parte di essa, recuperata a scopo di studio, comincia a crescere indiscriminatamente fagocitando e possedendo gli esseri umani, ma il fuoco la distruggerà.

(3.continua)

Giovanni Mongini