MACCHIE SOLARI – IL CINEMA DI ARMANDO CRISPINO

Claudio Bartolini è un vero critico cinematografico, anzi credo che sia un docente universitario della materia, sicuramente competente e coltissimo, collabora con Film TV, Nocturno Cinema, cura rassegne, corsi e cineforum.

Ha pubblicato ottimi libri sul cinema di Pupi Avati (Il gotico padano, Nero Avati) editi niente meno che da Le Mani, oltre a dare alle stampe Videocronenberg con Bietti. Si è occupato di Ridley Scott e David Fincher.

Adesso affronta Armando Crispino (“Macchie solari – Il cinema di Armando Crispino”, nella collana “I Ratti di Bloodbuster”; 264 pagine; 15 euro), con la prefazione di Francesco Crispino, figlio del regista, e lo fa con grande preparazione tecnica, studiando ogni pellicola come se dovesse comporre altrettanti capitoli di un testo universitario. Solo che le persone interessate a un regista come Crispino – giocoforza minore, del cinema bis… – non devono affrontare un esame, ma vogliono soltanto documentarsi, saperne di più, conoscere retroscena.

Ecco, questo libro non è per loro.

Non voglio dire che Macchie solari non sia un ottimo testo. Tutt’altro. Lo è fin troppo.

Bartolini fornisce notizie e dettagli tecnici, aprendo persino una finestra sui molti progetti mai realizzati dal regista. Il limite del libro – a mio avviso – è quello di trattare con eccessiva serietà critica pellicole come Macchie solari, Commandos, Frankenstein all’italiana e Faccia da schiaffi. Per molti lettori ciò che definisco un limite costituirà un pregio, ma a mio modo di vedere sul cinema bis italiano è importante fare divulgazione alla portata di tutti, non costruire apparati critici a uso e consumo di pochi eletti.

In ogni caso la collana “I Ratti di Bloodbuster” è benemerita, perché colma un vuoto di mercato e accontenta molti appassionati.

Tra le cose migliori uscite per il piccolo editore milanese: Nudi e crudeli – I mondo movies italiani (Bruschini & Tentori, che a mio avviso usano il linguaggio giusto e sono molto preparati), Tutte dentro – Il cinema della segregazione femminile (Di Marino & Artale) e Kiss kiss… Bang bang – Il cinema di Duccio Tessari (Melelli). In preparazione alcune chicche: Deliria – Il cinema di Michele Soavi (Ilaria Feole), Maurizio Merli: il commissario di ferro (Fulvio Fulvi) e Voglia di guardare – L’eros secondo Joe D’Amato (Tentori). Siamo molto curiosi!

Gordiano Lupi