LA MASCHERA E LA SPADA

Sarà in tutte le librerie il 6 febbraio il nuovo romanzo di Alberto De Stefano, intitolato “La Maschera e la Spada” e pubblicato da Armando Curcio Editore, un fantasy in stile classico, di quelli a cui l’autore ci ha abituato da sempre.

Vediamo la trama. Wastaran, Argail, Dharalin e Shivan. Ognuno di loro ha il proprio obiettivo da raggiungere. Quattro personaggi, protagonisti di un intreccio di forze che coinvolgerà uno scontro tra divinità, le quali desiderano utilizzare gli umani semplicemente come mezzo per raggiungere il potere assoluto e il dominio del regno divino.

Comparirà Kastaran, una spada completamente rossa, che ha la forma di un’onda di sangue pulsante e può essere brandita e controllata solo da chi riuscirà a indossare la “Maschera degli inganni”, un antico e potente manufatto magico. Ad aiutare o sviare con false profezie i protagonisti, saranno le Norne, vecchie megere appartenenti alla mitologia Gallese, custodi di un antico calderone e del grande telaio in cui s’intrecciano i fili della vita dei mortali e degli dei.

Il tutto viene ambientato nella fantastica regione di Falastur in cui compaiono sette città-stato chiamate “Le sette gemme” per la loro straordinaria magnificenza.

Tutto ha inizio con un’esecuzione in una pubblica piazza, un uomo osserva la scena da lontano prima di portare via con sé Dharalin, una bambina in fasce. Lo stesso giorno nascono Argail, un bambino in un circo, e Shivan, un nobile fanciullo.

L’esecuzione e altri misfatti di quel giorno sono stati ordinati da Wastaran Augustin, re di quella provincia, perché il sovrano è venuto a conoscenza da una delle Norne di una profezia riguardo tre bambini nati lo stesso giorno in posti diversi. Wastaran sguinzaglia informatori e sicari per recuperare più notizie possibili e cercare di eliminare i bambini della profezia al più presto, con un chiaro richiamo all’Erode della Bibbia. Egli ha fatto un patto con un dio, Hanerat, per ottenere il dominio sull’intera regione di Falastur. In cambio questa divinità vuole giungere sulla terra per recuperare degli oggetti che gli saranno utili nella guerra fratricida che imperversa nel regno divino. Quest’alleanza porterà la guerra in tutta la regione.

Nonostante l’impegno di Wastaran per eliminare i bambini citati nella profezia della Norna, egli non riesce nell’intento, almeno non subito. Infatti i tre fanciulli sopravvivono e si passa a una decina d’anni dopo, dove Argail, vive e si addestra nel circo, seguendo lezioni di abilità fisica e mentale. Diventa una delle principali attrazioni grazie al suo particolare talento per risolvere gli enigmi, mentre segue varie lezioni di scherma con un maestro molto particolare. Però i sicari di Augustin sono in agguato e cercano di uccidere il ragazzo che, in qualche modo, riesce a fuggire e anch’egli incontra una vecchia strega che profetizza qualcosa sul suo futuro. Argail, con l’aiuto dei genitori, del maestro d’armi e del proprietario del circo, è costretto a fingersi morto e camuffarsi per sottrarsi al costante inseguimento da parte di Wastaran.

Intanto, un anno più tardi, Shivan si diverte a scalare ed esplorare i cunicoli del palazzo del padre, re di una città del Sud. Scopre così molte conversazioni segrete, mentre il ragazzo dimostra sempre più una particolare attitudine nel sottrarre oggetti a nobili schizzinosi. Anch’egli ha un inaspettato incontro con la terza Norna.

Quello stesso anno Darhalin, ignara del proprio passato e di ciò che è capitato ai propri genitori, cresce e si addestra nel bosco dei Druidi, una congregazione di maghi che rispetta la natura e ne sfrutta il potere con estrema attenzione. Scoprirà di possedere il talento della preveggenza.

Qualche tempo dopo Wastaran è alle prese con la conquista della prima città ed evocando Hanerat riesce finalmente a scoprire dove si trova la bambina della profezia. Sguinzaglia quindi i propri uomini alla sua ricerca. Argail, intanto, dopo aver passato qualche anno sotto mentite spoglie, lascia il circo per mettersi al servizio del re della città di Goloport. Qui fa amicizia con i suoi due figli. I tre ragazzi vengono addestrati dal maestro d’armi del circense.

Più a Sud intanto viene sterminata la famiglia di Shivan che fugge grazie all’aiuto della gilda dei ladri, con la quale rimane per diversi anni.

Al Nord i druidi vengono sopraffatti dalle forze di Wastaran e Darhalin è costretta a fuggire incontrandosi di nuovo con l’uomo che l’aveva salvata quand’era ancora in fasce.

Passato altro tempo Augustin prosegue le sue guerre di conquista, impadronendosi della città di Elionort. Qui ha un nuovo contatto con il dio Hanerat che gli spiega come poterlo richiamare sulla terra. Per farlo deve recuperare un filatterio, custodito nel tesoro di un drago. Così il futuro imperatore di Falastur indice un particolare torneo per scegliere il campione al quale affidare la missione di recupero dell’oggetto magico, cui prende parte Argail, che ottiene la vittoria. Nello stesso momento Shivan si impadronisce di un libro magico e si dirige verso Elionort per incontrare Wastaran e ucciderlo. Darhalin, che ormai ha scoperto tutto del proprio passato, ha una visione e decide di lasciare il rifugio del suo vecchio salvatore per cercare la propria vendetta. Dovrà irretire un nobile per tentare una scalata sociale e avvicinarsi così ad Augustin per assassinarlo.

Argail e altri compagni partono dunque alla ricerca del filatterio. Sconfiggono il drago e s’impossesseranno dell’artefatto, ma una maledizione cala sul guerriero. Per riuscire a eliminarla dovrà impossessarsi della “Maschera degli inganni”. Questo almeno è ciò che gli svela la Norna che veglia su di lui. I compagni comprendono però che Wastaran sta tramando qualcosa e decidono di opporglisi. Terranno il filatterio e si muoveranno per recuperare la maschera e anche Kastaran, una spada con poteri oscuri…

Tra creature fantastiche, divinità furiose, inganni, maledizioni, battaglie, fughe, tradimenti e nuove alleanze si arriverà al finale… che naturalmente non vi sveliamo.

Alberto De Stefano nasce a Gallarate nel 1984: grande appassionato di mitologia norrena e di libri fantasy, il suo scrittore preferito è Michael Moorcock, autore della saga di Elric di Melnibonè. Prima di “La Maschera e la Spada”, ha pubblicato “L’ultimo eroe del Klaidmark”, opera scritta all’età di 16 anni con la quale nel 2011 è arrivato finalista al “Premio letterario nazionale Cittadella”, e il suo seguito “Il ritorno degli dei”. Prima di portare a termine queste opere si è dedicato alla scrittura di vari racconti, tra cui “Nolatar e Ilentar”, che è stato pubblicato dalle Edizioni Scudo sulla rivista “Short Stories” nel 2008.

Per saperne di più, date un’occhiata al sito di Alberto De Stefano, mentre noi vi lasciamo con la visione del booktrailer del nuovo romanzo di Alberto.

Buona lettura.

Davide Longoni