HUNGER GAMES

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Hunger Games

Anno: 2012

Regia: Gary Ross

Soggetto: tratto dal romanzo di Suzanne Collins

Sceneggiatura: Gary Ross, Suzanne Collins e Billy Ray

Direttore della fotografia: Tom Stern

Montaggio: Stephen Mirrione e Juliette Welfling

Musica: T-Bone Burnett e James Howard Newton

Effetti Speciali: Hannah Acock e Suzaine Aguirre

Produzione: Nina Jacobson e John Kilik

Origine: USA

Durata: 2h e 22’

CAST

Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Elizabeth Banks, Liam Hemsworth, Donald Sutherland, Stanley Tucci, Woody Harrelson, Lenny Kravitz, Amandla Stenberg

TRAMA

In un futuro indefinito gli attuali Stati Uniti si sono trasformati in Panem, nazione retta da pochi ricchi che hanno diviso gli altri abitanti in Dodici distretti, dove vivono in miseria e dove ogni anno, per punire un tentativo di rivolta di un’ottantina d’anni prima, vengono sorteggiati un ragazzo e una ragazza dai 12 ai 18 anni per partecipare agli Hunger Games, reality ambientato in una foresta controllata con la tecnologia in cui solo uno o una può vincere dopo aver eliminato tutti gli altri. Katniss Everdeen, unico baluardo per sua madre e la sorellina minore nel poverissimo Distretto 12, si offre al posto di quest’ultima, sorteggiata per gli Hunger Games, e con il conoscente Peeta, segretamente innamorato di lei affronta il battage pubblicitario di una gara al massacro, l’allenamento e poi il reality vero e proprio, riuscendo man mano a sconvolgere le regole e a smascherare il gioco sporco alla base di tutto. Ma questo è solo l’inizio della ribellione.

NOTE

Facile storcere il naso di fronte ad Hunger Games, credendolo l’ennesimo prodotto pseudo fantastico per adolescenti, magari notando le somiglianze della trama con classici, da La decima vittima a Rollerball e anche con manga, in testa Battle Royal del quale la stessa autrice Suzanne Collins si è detta grande fan. In realtà, Hunger Games rappresenta il ritorno dopo anni di film di fantascienza asfissiati dagli effetti speciali alle storie capaci di proiettare in futuri non invidiabili, metafore dell’oggi, tra attacchi ai reality e riferimenti, nemmeno tanto nascosti, al movimento Occupy Wall Street e alla primavera araba.

Una storia adulta, non godibile solo dai coetanei e dalle coetanee dei protagonisti degli Hunger Games, girata con toni spesso sporchi, con inquadrature imperfette e nervose da ciné verité, per raccontare, in tempi in cui i poteri forti della finanza opprimono il mondo, un modo anche se traslato in un universo inventato (ma non lontano da tante realtà di fame e oppressione) per ribellarsi e trovare nuove alternative.

C’è azione e sentimento, ma in maniera ben diversa e più intelligente che in altri film riservati ai ragazzi: spiace solo leggere che il regista Gary Ross non dirigerà i prossimi due titoli, in uscita entro il 2015, dove si arrivava alla resa dei conti di tutto quello che Katniss, eroina suo malgrado in un mondo spietato e senza speranza, ha saputo mettere in moto.

Il cast è impeccabile, e se Donald Sutherland è perfetto nel ruolo del Presidente di questo paradiso per pochi e inferno per molti, Stanley Tucci sa disegnare un presentatore di reality spazzatura da manuale e si rivede con piacere Woody Harrelson, ex sopravvissuto agli Hunger Games ma distrutto nell’animo. Chi emerge è proprio la Katniss di Jennifer Lawrence, venuta fuori in un film indipendente premiato al Torino Film Festival, Un gelido inverno,  dove era un’altra ragazza grintosa, e poi Emma Frost nel reboot degli X-Men.

Ad oltre trent’anni dalla Ripley di Alien, con reminescenze di Xena e Buffy, Katniss rappresenta una nuova icona femminile del genere fantastico, graziosa ma non appariscente, non scheletrica, non sexy, grintosa e pronta a lottare fino in fondo non dimenticandosi di avere un cuore e che forse in gioco c’è qualcosa di più importante, un mondo che deve cambiare. Sullo schermo, senz’altro, ma anche forse nella vita reale. Si attendono i due seguiti con impazienza.

Elena Romanello