ALCHEMIA

Dopo aver pubblicato la saga di Elaine l’arcimaga e “Io, Virginia”, torna Chiara Guidarini con il suo nuovo romanzo, intitolato “Alchemia” (312 pagine; 14 euro), edito ancora una volta da Linee Infinite.

Abbandonato il contesto storico del libro precedente, questa volta l’autrice si butta a capofitto in un paranormal di ambientazione attuale, dove emozioni di ogni genere si intrecciano ad azioni allo stato puro, dove i sentimenti del cuore vengono annodati ai misteri della vita, dove ogni tassello serve a comprendere quello successivo per giungere a rotta di collo e senza fiato all’incredibile finale.

Vediamo insieme la trama. L’infanzia di Stella Mellei è un dedalo costituito da cupi ricordi, frammenti di realtà che la giovane non riesce a ricomporre ma che ritornano piano, spronati dal ritorno nella casa dove ha vissuto i primi anni di vita. In questo nuovo ambiente si alternano strani personaggi che hanno il potere di attrarla: il cupo Samuele e l’intrigante Matteo si muovono come pedine su una scacchiera, guidandola verso un mondo di cui ignora l’esistenza, ma che sente appartenerle. Aggirandosi per la casa, Stella troverà ciò che sua nonna le ha lasciato in eredità: un’eredità più grande della casa stessa, qualcosa che sarà l’essenza della sua stessa vita e farà scattare il sigillo dei ricordi imprigionati nella sua mente. Una realtà che arriva dal passato per ricongiungersi direttamente col suo futuro, che la porterà a comprendere che niente è come sembra, che esistono creature antiche nascoste nell’ombra capaci di assumere le sembianze di persone normali, e che non esiste il bene assoluto come non esiste il male assoluto, mettendola davanti a un’ultima, difficile, scelta.

Nata a Carpi nel 1976, Chiara Guidarini è diplomata in ragioneria, ma da sempre ha una grande passione per la storia antica e medievale: per questo motivo i suoi primi romanzi erano prettamente storici. In seguito i suoi lavori sfumarono nel fantasy e si intrecciarono al paranormale. È una mamma a tempo “quasi” pieno, e nelle pause si divide tra la contabilità dell’officina del marito, la casa, la scrittura e la lettura.

Non ci resta che augurarvi buona lettura.

Davide Longoni