LA NOTTE DI VILLA DIODATI

A tutti gli appassionati della narrativa horror segnaliamo un libro che non può assolutamente mancare nella vostra biblioteca personale del fantastico, un volume che risale alle origini della letteratura orrorifica: stiamo parlando di “La notte di Villa Diodati” (381 pagine; 12, 00 euro), pubblicato da Nova Delphi Libri nella collana “Le Sfingi” che contiene tre grandi opere di Mary Shelley, Lord George Byron e John Polidori con un saggio introduttivo di Danilo Arona.

Se siete avvezzi a certe cose, avete già capito di cosa si tratta. La notte del 16 giugno 1816, sulle rive del lago di Ginevra, un gruppo di letterati e intellet­tuali si incontra a Villa Diodati. Il tempo è umido e freddo, piove. Ispirati dalla lettura di un vecchio volume di novelle fantastiche dal titolo Phantasmagoria, alcuni di loro, tra cui Lord Byron, Mary Shelley e John Polidori danno vita a una “scommessa” letteraria: ognuno avreb­be scritto un racconto fantastico da leggere e confrontare con gli altri nelle notti successive. Nascono così Frankenstein di Mary Shelley, Il Vampiro di John Polido­ri e La Sepoltura di Lord Byron, opere che gettano le basi per lo sviluppo di mo­derni generi letterari quali la fantascienza, l’horror e il romanzo gotico moderno. Quello che accadrà in seguito, nella storia della letteratura e nelle loro vite, ha qualcosa di straordinario. Dopo quei giorni, una misteriosa maledizione sembrerà colpire tutti i parteci­panti, che moriranno in tragiche circostanze, nell’arco degli otto anni successivi. Tutti, tranne la giovane Mary Shelley, che all’epoca aveva solo diciannove anni e che nel 1818 pubblicherà la prima edizione di Frankenstein, segnando per sempre il corso della letteratura di genere.

“La Notte di Villa Diodati” riunisce per la prima volta le tre opere, in una nuova traduzione, con un ampio saggio di apertura a cura di Danilo Arona, noto scrittore, critico cinematografico e letterario. Danilo è tra l’altro autore di saggi sul cinema horror e fantastico come “Nuova guida al fantacinema – La maschera, la carne, il contagio” (Puntozero, 1997) e “Vien di notte l’Uomo Nero – Il cinema di Stephen King” (Falsopiano, 1997). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo anche “Bad Visions” (Urania Epix, Mondadori, 2010) e “L’Alba degli Zombie – Voci dall’apocalisse. Il cinema di George Romero” (Gargoyle Books, 2011). Suoi interventi critici sono reperibili nei volumi “La congiura degli Hitchcockiani” (Falsopiano, 2004) e “Il cinema degli alieni” (Falsopiano, 1999).

Buona lettura.

Davide Longoni