LA CASE BOOKS: STORIE DI MOSTRI

Novità in arrivo per gli amanti dei libri da ascoltare. UN ANNO SENZA IL MOSTRO (1h e 3m) è il titolo del nuovo audiolibro pubblicato da LA CASE Books, editore californiano che da più di dieci anni racconta i grandi casi di true crime italiano e internazionale. Scritto da Francis Trinipet e letto da Antonino Barbetta, l’audiolibro è disponibile in streaming in esclusiva su Audible e in digital download in esclusiva su Apple Libri (4,99 euro).

Francis Trinipet, uno dei punti di riferimento nella community italiana degli esperti sul caso del Mostro di Firenze, racconta i mesi che vanno dal giugno del 1982 al settembre 1983. Si tratta di un periodo molto particolare all’interno di questa intrigata vicenda, dato che siamo di fronte al più lungo “cooling of” del serial killer (o dei serial killer?) conosciuto come “Mostro di Firenze”.

Vediamo insieme di cosa si tratta. Dal 19 giugno 1982, data del duplice delitto di Paolo Mainardi e Antonella Migliorini, al 9 settembre 1983, quando vennero uccisi Horst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rusch, passano infatti ben quindici mesi. Quindici mesi durante i quali si interrompono anche i delitti di prostitute che hanno insanguinato la Firenze degli anni ‘80, delitti che nella maggior parte dei casi sono rimasti irrisolti.

Trinipet sceglie di analizzare l’assenza del Mostro ricostruendo in maniera rigorosa le indagini di quei mesi, gli episodi anomali, i dettagli apparentemente insignificanti e i punti interrogativi che ancora circondano la storia del Mostro. Ma l’autore toscano fa di più, sceglie di raccontare anche la società fiorentina dei primi anni Ottanta con la sensibilità e lo sguardo che soltanto chi è nato e cresciuto a Firenze possono avere.

“Abbiamo scelto di affidare la lettura del testo di Trinipet a Antonino Barbetta” dichiara Giacomo Brunoro, direttore editoriale di LA CASE Books. “Soltanto uno speaker fiorentino poteva dare quel tocco in più all’audiolibro di Trinipet, oltre al fatto che quella di Barbetta è una delle poche voci in grado di far rivivere gli anni Ottanta, anni in cui Antonino era uno degli speaker di punta delle radio private toscane con il nome d’arte di Antonio Stavini (Radio Fantasy, Radio One…)”.

La narrazione di Trinipet esce dagli schemi e sottolinea quanto finora è stato taciuto, omesso, non detto o dimenticato. All’ascoltatore viene offerto un punto di vista inedito su quello che resta il caso di cronaca nera più incredibile ed inquietante dell’intera storia criminale italiana.

“Siamo stati i primi in Italia a raccontare il true crime con il linguaggio dell’audiolibro” dichiara Jacopo Pezzan, general manager di LA CASE Books. “La nostra collana dedicata ai Misteri Italiani ha fatto il suo esordio nel 2010 proprio con l’audiolibro I DELITTI DEL MOSTRO DI FIRENZE, audiolibro che nella sua versione in lingua inglese (THE TRUE STORIES OF THE MONSTER OF FLORENCE) è diventato un piccolo caso editoriale, dato che per la prima volta la storia del Mostro veniva raccontata all’estero in maniera rigorosa da un saggio e non da un romanzo. Questo nuovo titolo inoltre segna l’inizio della collaborazione con Francis Trinipet, che negli ultimi anni si è messo in luce nel web con i suoi film a budget zero, approfonditi e documentatissimi documentari monografici sul caso del Mostro di Firenze. Veri e propri film che hanno totalizzato decine di migliaia di visualizzazioni su YouTube. Da parte nostra continueremo a seguire il caso anche con una serie di nuove pubblicazioni, di cui però non voglio anticipare nulla. Posso solo dire che quest’estate, proprio come abbiamo fatto l’anno scorso, saremo di nuovo partner di Angelo Marotta nell’organizzazione della nuova edizione del Convegno Italiano di Mostrologia che, come sempre, si terrà in Toscana. Un appuntamento che ormai è diventato un classico tra gli appassionati della vicenda, i cosiddetti mostrologi, neologismo nato quasi per scherzo e che però comprende uno zoccolo duro di appassionati in tutta Italia”.

Da un mostro a un altro, parliamo di GIANFRANCO STEVANIN, IL MOSTRO DI TERRAZZO (56m) di Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro con la voce di Nino Carollo. Anche in questo caso l’audiolibro è disponibile in streaming in esclusiva su Audible e in digital download in esclusiva su Apple Libri (sempre 4,99 euro).

La storia di Gianfranco Stevanin non è quella che si potrebbe immaginare quando si sente parlare di serial killer. Stevanin, infatti, era per tutti un ragazzo normale, tanto che con un’espressione provocatoria potrebbe essere definito “un tranquillo serial killer di provincia”.

Al suo paese l’avevano soprannominato “Elvis” per il suo ciuffo e per quella sua espressione da bamboccione, conosceva tutti e nessuno aveva mai sospettato nulla. Fino a quando la polizia iniziò a rinvenire una serie di cadaveri di donne all’interno delle sue proprietà in un terreno che venne subito ribattezzato il campo degli orrori.

Quella di Stevanin è una storia inquietante, una storia capace di trasformare la tranquilla provincia italiana in uno scenario da film horror e che, purtroppo, ci mette di fronte ancora una volta agli abissi della mente umana.

“Questo è un caso che rasenta il paradosso”, dichiara Giacomo Brunoro. “Quando Stevanin venne arrestato, infatti, non c’era nessuna indagine su di lui, non si sospettava neppure che nel veronese si aggirasse un serial killer. Se non si fosse verificato l’episodio anomalo della fuga di Gabriele Musger con cui abbiamo aperto l’audiolibro, forse Stevanin avrebbe continuato per anni a uccidere indisturbato. Al di là degli episodi criminali però, quello che è interessante in questa vicenda è cercare di capire cosa si nascondesse nella mente di Stevanin, una persona che alla lettura della sentenza dice con tono sorpreso “Scusate un momento, per favore, forse non mi avete capito…”. Per non parlare delle sue recenti dichiarazioni in cui dichiara di voler uscire dal carcere per farsi una famiglia”.

“Non va dimenticato che la storia di Stevanin è molto più nera di quanto sembri” aggiunge Jacopo Pezzan. “Lo Stato ha condannato il serial killer di Terrazzo per cinque omicidi solo perché di Roswita Adlassing non si è mai ritrovato il cadavere, ma da più parti si pensa che la lista delle vittime potrebbe essere più lunga. Dal 2010, quando abbiamo pubblicato “La vera storia del Mostro di Firenze”, abbiamo raccontato tante storie nere: dai delitti di Jack lo Squartatore a quelli di Ludwig, dalla storia di Zodiac a quella di Ted Bundy, eppure la vicenda di Stevanin è riuscita a turbarci nel profondo. Per questo abbiamo cercato di ricostruire questo senso di particolare inquietudine con un sound design studiato ad hoc, cercando di creare un’atmosfera sonora in grado di evocare e sottolineare quel disagio”.

Buon ascolto.

A cura della redazione