FEDERICA ROCCA

Dopo aver girato lo splendido e terrificante cortometraggio MNEMOSYNE, Federica Rocca è un personaggio da tenere d’occhio: è già al lavoro su un secondo film insieme al duo Rosso e Vacchino… si intitola ARCANA MYSTERIA e ne vedrete sicuramente delle belle! Nel frattempo l’abbiamo incontrata per voi: ecco cosa ci ha detto.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È FEDERICA ROCCA?

Ciao Davide, innanzitutto grazie per l’intervista; sono emozionata, è la mia prima intervista seria… Avviso che sono una inguaribile logorroica.

Chi è Federica Rocca? Nel 2021 Federica è tante cose: è un’artista che ama sperimentare, è la mamma di tre bambini, è un’insegnante di lettere di scuola media, e una persona con tante passioni che spesso poco c’entrano tra loro: geografia, arte, letteratura, storia, antropologia culturale, architettura, astrofisica, cinema, entomologia, religioni, esoterismo… sono solo alcuni dei miei interessi.

COME HAI COMINCIATO A OCCUPARTI DI VIDEO E CINEMA E DA COSA NASCE QUESTA TUA PASSIONE PER GLI AUDIOVISIVI?

Ho iniziato ad occuparmi di video e cinema il giorno in cui mio padre un sabato di 26 anni fa tornò a casa da Torino con una piccola telecamera Sony che adoperò per circa due giorni, dopodiché, svanito l’entusiasmo iniziale, la mise a prendere polvere sulla catasta degli oggetti elettronici inutilizzati. Incuriosita, iniziai a portarla con me ovunque e a filmare qualsiasi cosa… soprattutto i miei viaggi. Ero il prototipo del moderno vlogger. Poi a circa 16 anni iniziai a coinvolgere ignari compagni di liceo in improbabili horror gotici con un accenno fantasy.

Oltre a questi primi esperimenti cinematografici, la ricerca artistica mi ha portato a sperimentare quasi tutto: dalla fotografia, alla pittura, alla scultura, alla composizione musicale, alla scrittura, alla poesia.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO SU YOUTUBE IL CORTO “MNEMOSYNE”. CE NE VUOI PARLARE?

“Mnemosyne” è progetto realizzato in collaborazione con la Hysteria Production. Questo corto nasce da una passione comune per il thrilling, l’horror e il gotico e vuole essere un omaggio al cinema italiano degli anni ‘70, in contrapposizione alla realtà cinematografia odierna. È inoltre una fuga immaginifica dal COVID e dalla società moderna troppo spesso occupata a fagocitare pensieri, attimi e persone e a massificare usi, costumi, modi di essere e di esprimere se stessi.

IL FILM E’ STATO SCRITTO DA DAVIDE ROSSO E DANIELE VACCHINO. VUOI RACCONTARCI COME E’ NATA QUESTA COLLABORAZIONE E COME TI SEI TROVATA A LAVORARE CON LORO?

La sceneggiatura del corto è stata creata dalle menti congiunte di Davide e Daniele, il primo conosciuto a scuola, il secondo proprio in questa occasione.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA REALIZZAZIONE DEL CORTO?

Realizzare questo corto è stata un’esperienza quasi catartica e l’aspetto più difficile è stato l’organizzazione iniziale per le riprese. Per quanto riguarda lo stato d’animo eravamo tutti piuttosto euforici di avere tra le mani questa occasione: bisognava in un qualche modo uscire dall’immobilismo causato della pandemia; bisognava reagire con consapevolezza a questo stato mentale semi delirante, con una fuga profonda e repentina, come una svolta improvvisa dopo un lungo rettilineo. Appena giunti sul set ci siamo subito immersi nel silenzio evocativo della natura e nel fascino emanato dall’antico rudere e il seguito è venuto da sé. “Mnemosyne” ha preso corpo spontaneamente, dalla bellezza di quei luoghi dimenticati, tanto che, mentre filmavo, mi stupivo di quanto fosse tutto perfetto: la luce, il luogo, gli oggetti, le persone, come un meccanismo che funziona alla perfezione.

QUANTO DEL MODO DI ESSERE FEDERICA ROCCA C’E’ IN “MNEMOSYNE”?

Cosa c’è di me in questo corto? Molto direi! Ho girato “Mnemosyne” identificandomi con l’essere malefico che stava attraendo la ragazza verso il luogo dell’omicidio rituale, pensando che la telecamera fosse il suo diabolico sguardo.

CI SEMBRA DI CAPIRE CHE HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE HORROR. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Il genere horror mi è congeniale: da piccola facevo incubi tremendi e ricorrenti che da un lato mi terrorizzavano, ma dall’altro mi fornivano spunti interessanti.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Nel periodo delle medie ho iniziato a leggere i fumetti di Dylan Dog e a scrivere racconti horror gotici con influssi fantasy; al liceo invece divoravo i romanzi di Stephen King.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO O I REGISTI CUI TI ISPIRI, CHE CI DICI?

I miei registi preferiti Argento, Kubrick, Craven, Carpenter hanno fornito spunto preziosi per le mie riprese. A volte quando guardo un film particolarmente interessante sono talmente presa ad osservare la regia che mi perdo completamente la trama!

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Infine spendo ancora qualche parola per illustrare il nuovo corto a cui ho contribuito in maniera più netta con la regia e il montaggio: si tratta di “Arcana Mysteria” ed è un film muto di 22 minuti e 21 secondi. Per pubblicizzare i nostri lavori, oltre al canale YouTube, Histeria Production ho aperto la pagina Instagram #hysteriaproduction con alcune foto del back stage.

Ciao…

IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO… E CIAO A TE, ALLA PROSSIMA!

Davide Longoni