FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 08 – PARTE 04

CREATI DA DIO, CREATI DALL’UOMO – PARTE 04

THE ONE (The One)

L’esistenza degli universi paralleli è un dato di fatto. Essi hanno una versione differente di ognuno di noi e se si vuole acquisire forza e intelligenza, al punto da diventare una divinità, basta uccidere le altre copie, che sono 123, tanti quanti gli universi paralleli conosciuti. E’ questa la scoperta che porta Gabriel Yulaw, un agente della Multiverse Authority (MVA), a cercare la sua ultima versione che è un poliziotto di Los Angeles quasi omonimo, Gabe Law, per farla fuori, ma non è così semplice…

Questa, in sintesi, è la trama di The One (The One), film denso di azione, ma, forse, fin troppo fracassone che sfrutta un’interessante trovata senza poi portarla fino in fondo. La regia è di James Wong, peraltro abile conduttore di questo genere di film.

Il protagonista è Jet Li, maestro di arti marziali e divo del cinema d’azione di Hong Kong, all’epoca sbarcato a Hollywood. Dopo aver letto il copione di Glen Morgan e James Wong, rifiutato dall’ex-wrestler The Rock, Jet Li chiese che venisse riscritto da un autore di sua fiducia, Robert Kamen: da devoto buddista, Li era attratto dalla dualità dei personaggi, ma voleva anche che i caratteri fossero approfonditi e che passasse un messaggio edificante. Da esperto di arti marziali, eseguì due diversi stili di kung-fu per caratterizzare i due alter-ego: il cattivo Gabriel pratica lo stile Xingyiquan, dalle mosse secche e dirette, il buon Gabe pratica il Baguazhang, più elaborato e aggraziato. Sintomatica la scena in cui vediamo in alternanza l’allenamento di entrambi (quello di Gabe avviene davanti a un mandala).

La trovata più interessante del film è la MVA, una specie di polizia “transuniversale” che si occupa di ricercare e punire quanti si macchiano di violazioni dell’equilibrio del multiverso, trasferendosi dall’uno all’altro per compiere crimini a proprio vantaggio. E sulle tracce del traditore Yulaw vengono mandati due suoi colleghi, che offrono i dialoghi e le scene più divertenti di tutto il film; sono interpretati da Delroy Lindo e Jason Statham, che di lì a poco, pur restando nell’ambito dei film d’azione, sarebbe passato da comprimario a protagonista.

(4 – continua)

Giovanni Mongini e Mario Luca Moretti