KRONOS, L’UOMO DELLA SECONDA PREISTORIA

KRONOS, L’UOMO DELLA SECONDA PREISTORIA è un fumetto uscito a puntate fra il 1972 e il 1973 sul settimanale Il Monello della Casa Editrice Universo.

Ideato dal vulcanico Antonino Mancuso (ROCKY RIDER, BILLY BIS, LA PIOVRA D’ARGENTO, JIMMY JET e moltissimi altri personaggi), proseguito da Raffaele D’Argenzio (FORZA FOLGORE!, EDIZIONE STRAORDINARIA) e reso graficamente da Carlo Savi, il fumetto si presenta come una fantascienza post-atomica preistorica, precedendo serie simili come KAMANDI, L’ULTIMO RAGAZZO DELLA TERRA di Jack Kirby, BARBARA di Ricardo Barreiro e Juan Zanotto e YOR, IL CACCIATORE e HOR di Ray Collins (Eugenio Zappietro) e ancora Juan Zanotto.

Kronos è un ragazzo che vive in una Terra divenuta inospitale e pericolosa a causa di una guerra atomica che ha distrutto praticamente tutta la civiltà umana. I sopravvissuti, ormai retrocessi a uomini primitivi, devono riprendere a combattere con le belve feroci e le forze della natura, oltre a mostri mutanti ed esseri preistorici che si ritenevano estinti. In questo clima ostile, il protagonista inizia un viaggio da solo alla ricerca del proprio passato inquietante: durante questa avventurosa e pericolosa ricerca troverà alcuni compagni, come la bella Medusa e il robot umanoide Pelledura. Kronos dovrà vedersela con mostri mutanti abnormi, ibridi uomo-serpente, esseri preistorici e uomini primitivi (simboli del nuovo presente del nostro pianeta), che si amalgamano con robot, sottomarini, basi segrete e armi “moderne” (le presenze del passato ormai perduto).

L’atmosfera terribile e ostile delle avventure di Kronos viene ben descritta sia dai disegni che dalle didascalie che immediatamente si impongono, ci travolgono e ci trascinano nella storia. Non tutto però viene subito svelato, bisogna attendere di entrare nel vivo della serie per sapere esattamente cosa sia successo: anche se, pur non venendoci immediatamente raccontato, all’inizio capiamo che la serie è ambientata in realtà nel nostro futuro cogliendo i particolari delle vignette. Ve ne segnaliamo una in particolare, dove si vede un mammut che schiaccia una pietra stradale che indica il percorso verso Rio De Janeiro. E ancora altri segnali e segni vengono sparsi via via che si procede nella trama: vecchi palazzi distrutti, strade sconquassate, relitti e carcasse disseminati un po’ ovunque, ecc. Poi la storia della distruzione dell’umanità avviene grazie al ritrovamento di una capsula del tempo che contiene la registrazione dell’ultimo appello degli uomini del XXI secolo, condannati a morte dalle conseguenze di una guerra atomica.

Decisamente una storia interessante, ricca di colpi di scena, avventurosa e fantascientifica al tempo stesso e con un pizzico di fantasy che non guasta assolutamente. Del resto Antonino Mancuso aveva già dimostrato di avere buon fiuto per la fantascienza e il fantastico in generale, scrivendo serie come IBER, ATLAS, JIMMY JET e l’adattamento di LA SPADA INVINCIBILE per la Casa Editrice Universo, per il settimanale Lanciostory e per le Edizioni Ventura.

Senza contare che, dopo il film Il Pianeta delle Scimmie, la preistoria post-atomica dell’umanità era diventata spesso argomento di fiction, sia al cinema che su carta, ma il personaggio di Kronos nell’ambito dei comics è stato un fenomeno davvero originale e non un clone di colleghi magari più fortunati, sia per le atmosfere degli argomenti sia per la trama sia per le soluzioni grafiche di Carlo Savi, che con questo fumetto dimostra una spericolatezza nell’impostazione delle tavole davvero sorprendente per un artigiano già fermamente impostato. E al contrario di altri colleghi della stessa casa editrice, non cedette alla moda dell’omaggiare/copiare gli autori americani famosi in quel periodo per i supereroi, che fossero Marvel o Dc Comics.

Classe 1922, Carlo Savi non ha frequentato scuole d’arte ma sostenuto dalla passione e da alcuni anni di bottega comincia a disegnare fumetti nel ’46 per l’editore Giuseppe Ponzoni che pubblicava l’albo Victory con RAGAR ideato da Leonello Martini, personaggio che in seguito produrrà in toto il solo Savi. Prosegue poi con illustrazioni per la casa editrice La Vispa Teresa. Approda quindi alla Casa Editrice Universo negli anni Cinquanta disegnando storie in costume per il settimanale l’Intrepido. Vista la mole di lavoro richiesta chiede collaborazione al fratello Renzo Savi che coglie l’occasione per apprendere il mestiere. Insieme i due impostano la pagina, poi Renzo ne finisce il disegno e Carlo la conclude inchiostrandola, dando quel tocco che lo ha reso riconoscibile nel corso del tempo. Dopo qualche anno Renzo cerca altri editori, mentre Carlo prosegue alla Universo, anche se collabora brevemente con Lino Jeva facendo le matite per alcuni episodi di VALENTINE destinati al mercato francese. Per la Universo ha prodotto in coppia o da solo le riduzioni a fumetti dei romanzi classici come DAVID COPPERFIELD, L’ISOLA DEL TESORO e altre serie in costume come LA DAMA DELLA SPADA e ARRIBA GRINGO, il tutto su sceneggiature del talentuoso Luigi Grecchi. E ancora il western CUORE D’ARGENTO, KARAMELLA KID e naturalmente KRONOS, L’UOMO DELLA SECONDA PREISTORIA, oltre ovviamente a molti fumetti liberi autoconclusivi. Nel ’77 disegna anche per il settimanale Lanciostory. Continua poi la serie LONE WOLF lasciata da Fernando Fusco per la Universo, disegna anche per la rivista Full diretta da Graziano Cicogna e infine partecipa a progetti che purtroppo non giungono in edicola.

Ultimo autore di KRONOS, L’UOMO DELLA SECONDA PREISTORIA in ordine di apparizione è Raffaele D’Argenzio.

Classe 1943, inizia come redattore e poi capo redattore della rivista l’Intrepido per la Casa Editrice Universo, scrivendo nei primi anni Settanta sceneggiature per varie serie e creando, in prima persona, FORZA FOLGORE!, disegnata da Paolo e Piero Montecchi; CRISTALL, disegnata da Loredano Ugolini; ed EDIZIONE STRAORDINARIA, diventata poi PARIS JOUR, sempre affidata alla realizzazione grafica dei Montecchi. Nel 1976 viene chiamato da Rizzoli a dirigere il Corriere dei Ragazzi che sotto la sua guida diventerà il moderno e spigliato Corrierboy. Anche per questa testata darà vita a numerose serie, affidate poi ad altri valenti sceneggiatori. Tra queste COMMISSARIO ARGENTO, disegnata da Enrico Bagnoli e poi da Alvaro Mairani; SWEA, disegnata da Nadir Quinto prima e poi da Umberto Sammarini; CHRIS LEAN, disegnata da Milo Manara e Luigi Piccatto; RED SKATE, disegnata da Maurizio Ricci; CHARLIE CHARLESTON, resa graficamente da Angelo Stano; e SAVAGE, di Nino Cannata e Ragnini.

Davide Longoni