NATASHA MACHUCA

La protagonista femminile principale dell’ultimo corto di Davide Melini, “La dolce mano della rosa bianca”, Natasha Machuca, nata a Malaga il 29 gennaio 1998, è la giovanissima attrice spagnola che interpreta il ruolo della Rosa Bianca. “Non cercavo una bambina qualsiasi”, come ci racconta lo stesso regista, “Cercavo un angelo dai capelli dorati e dagli occhi azzurri come il mare… una figura celestiale che potesse dar vita alla Rosa Bianca”. Ora, grazie all’aiuto di Davide che ci fa sempre da tramite tra Italia e Spagna, siamo riusciti a incontrarla per voi.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È NATASHA MACHUCA?

Sono una bambina di 12 anni a cui piace moltissimo il mondo del teatro e del cinema. E amo soprattutto il ballo.

SEI MOLTO GIOVANE, MA HAI GIÀ AVUTO ESPERIENZE PRECEDENTI NEL CINEMA?

Questa per me è stata la prima volta in assoluto che ho preso parte a un film. Devo dire però che studio teatro e danza in una scuola di Malaga da tantissimi anni..

RECENTEMENTE SEI STATA UNA DELLE PROTAGONISTE FEMMINILI DEL CORTO “LA DOLCE MANO DELLA ROSA BIANCA”. VUOI PARLARCI DI QUESTA TUA ESPERIENZA?

È stata un’esperienza bellissima, perché ho avuto modo di vedere da vicino come si lavora nel cinema. È bello (e curioso al tempo stesso) scoprire come si realizza un film: dal modo in cui si gira una scena, agli effetti speciali, alle luci. Pare tutto surreale.

COME È STATO LAVORARE CON UN REGISTA COME DAVIDE MELINI?

È stato davvero magnifico lavorare con lui. Davide è un regista che ha molta pazienza con gli attori. Ricordo la notte in cui girammo la scena nel cimitero: io avevo la febbre, e l’unica cosa che desideravo era di stare nel mio letto. Stavo talmente male che mi reggevo in piedi a fatica. Ebbene, Davide ha realizzato le inquadrature di cui aveva bisogno nel minor tempo possibile, in modo da lasciarmi andare a casa presto. È sicuramente un grande regista… un visionario, in quanto ha idee grandiose!

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL TUO PERSONAGGIO?

Sicuramente quella in cui dovevo apparire come uno zombie. Io non ho molta cultura in questa materia… È stato molto difficile; anche perché, come detto in precedenza, avevo la febbre.

NON È FACILE PER UNA BAMBINA RECITARE IN UN FILM DELL’ORRORE. COSA TI HANNO DETTO I TUOI GENITORI?

I miei genitori erano molto emozionati dopo che ero stata selezionata come protagonista in un film di uno dei più importanti registi del cinema horror underground. Mi hanno sempre sostenuta e accompagnata. L’unica preoccupazione (e il solo timore) di mia madre era di passare la notte in un cimitero… ma quando è venuto il momento delle riprese, ha lasciato cadere tutte le sue paure, aiutata anche dal fatto che c’erano tantissime persone che lavoravano al film. Così mi ha spronato a dare il massimo.

COSA HAI PROVATO QUANDO HAI VISTO PER LA PRIMA VOLTA IL FILM COMPLETO?

Dopo più di un anno di lavorazione ero veramente impaziente di vedere il risultato finale. Devo dire che mi ha fatto una stranissima sensazione rivedermi sul grande schermo… è qualcosa che non riesco a spiegare. Trovo tutto molto incredibile…

PARLANDO IN GENERALE, QUALI FILM PREFERISCI?

Non ho un film preferito, però mi piace moltissimo la serie di “Harry Potter” e anche “Almanecer”.

ULTIMA DOMANDA, POI TI SALUTIAMO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

La priorità assoluta è studiare e andar bene a scuola. Il mio sogno nel cassetto è quello di lavorare nel mondo dello spettacolo (come attrice, cantante o ballerina). Questo è il mio sogno; anche se, ovviamente, sono ancora troppo giovane per sapere esattamente quello che farò da grande. Comunque io ce la metterò tutta per lavorare in questo “mondo fantastico”. Spero solo che “La dolce mano della Rosa Bianca” non sia il mio primo ed ultimo film.

IN BOCCA AL LUPO E… HASTA LA VISTA!

Davide Longoni