LA PINACOTECA DELLE COPIE

Segnaliamo un testo fresco di stampa, che farà le gioie degli appassionati del giallo classico, in particolar modo di coloro che hanno apprezzato su tutti il Piero Chiara giallista e le produzioni di Fruttero & Lucentini.

Si tratta de LA PINACOTECA DELLE COPIE, ultima fatica di Daniele Vacchino, edito da Novilunio Stampe Amatoriali.

I giovedì della signora Giulia e Saluti notturni dal Passo della Cisa rivivono tra le pagine di questo giallo inafferrabile e indefinibile.

Si potrebbe parlare di “giallo metafisico”, volendo con questo sottolineare l’intenzione da parte dell’autore di andare oltre i fatti contingenti legati al disvelamento del colpevole, per mettere sotto gli occhi del lettore un messaggio di portata più ampia.

Un omaggio anche a Paolo Levi, autore del trittico Ritratto di provincia in rosso, Delitto in piazza e Un agguato, una sera, al mare, ma anche a Germano Lombardi di Villa con prato all’inglese.

Lo scrittore stesso, nella prefazione, sottolinea l’intento narrativo della propria prova:

“Il risultato è una sorta di ibrido, tra la letteratura meccanica di massa, che utilizza i generi per incanalare il lettore su corsi a lui noti, e la produzione letteraria di alto rango, che fa dell’eleganza nella prosa e della caratura morale e umana del messaggio che veicola le proprie prerogative.

Proprio questo inconsueto abbraccio è stato la sintesi a cui mi sono rivolto quando ho iniziato a scrivere la mia breve storia. Gli amanti di Piero Chiara potranno cogliere tutti i rimandi alle opere dello scrittore che ho inserito nel mio testo, con l’intento di confezionare un’opera che presentasse connotati di metaletteratura, ma che possedesse tratti ben propri e un messaggio finale distinto e identificabile.

Questo breve giallo è il frutto di un lungo percorso, che mi ha portato ad attraversare i generi. Posso qui affermare di aver portato a termine, con quest’ultimo sforzo, una trilogia, che potremmo definire “trilogia della scomparsa”, costituita da tre libri che si rifanno a generi diversi, ma che sono portatori di una identica filosofia. Il presente testo chiude infatti un ciclo cominciato con il noir I balordi di Tulear e proseguito con il thriller Agartha”.

Ecco la trama del breve romanzo: due uomini si incontrano e decidono di frequentarsi, per allontanare la noia di provincia e concedersi qualche sortita notturna. I loro nomi sono Fabio Balestrino, giovane docente di francese, e Islao Patriarca, viveur cinquantenne, proprietario del bar più rinomato della città. Durante i loro colloqui confidenziali, Patriarca, collegando i puntini di un racconto di Fabio, realizza che li accomuna una trascorsa frequentazione con Silvia Fariselli. Così, una sera, senza far parola, porta in automobile l’amico nei pressi della villa in cui abitava Silvia. Ma Balestrino non accenna alcuna reazione e su di lui calano i sospetti di Patriarca. La giovane donna era morta qualche anno prima e il decesso aveva portato a un’indagine della polizia. Nella villa dove viveva la ragazza, vi era una rara collezione di quadri di pittori locali di fine ottocento. Nei mesi successivi alla morte, i giornali avevano riferito una serie di notizie assai strane: i dipinti nella villa erano stati sostituiti nel tempo con delle copie eseguite ad arte. Dalla collezione, inoltre, mancava un’opera riproducente una ninfa adagiata in una posizione sinistramente simile a quella in cui era stata ritrovata Silvia dopo il decesso. Che fine ha fatto il dipinto? Le indagini non avevano condotto a nulla e la morte era stata rubricata come suicidio, seppure tra le perplessità. Balestrino, dal canto suo, si insospettisce di quella strana visita al paese isolato che ben conosceva e si mette in guardia nei confronti di Patriarca. Nel silenzio reciproco, tra i due comincia un gioco al sospetto, in cui non soltanto ognuno cerca di fare luce sul trascorso dell’altro, ma tenta soprattutto di nascondere all’avversario i propri segreti.

Per chi volesse avere tra le mani questa affascinante storia di mistero e un tale nostalgico omaggio alla letteratura dei più grandi giallisti italiani, può farlo al sito di Novilunio Stampe Amatoriali.

Buona lettura.

A cura della redazione