COPPIA MYSTERIOSA PER ENIGMA EDIZIONI

Le Edizioni Enigma ci propongono una coppia di libri sempre all’insegna dell’insolito e del mystero, caratteristiche precipue della casa editrice.

Cominciamo parlando del volume DALL’INDIA ALLA BIBBIA – REMOTI CONTATTI TRA INDIA E VICINO ORIENTE ANTICO (270 pagine; 16,90 euro) di Enrico Baccarini e Andrea Di Lenardo con introduzione di Massimo Centini.

Si tratta di un viaggio tra l’Estremo Oriente e il Vicino Oriente alla ricerca di una storia dimenticata.

Quali influenze e contatti ebbe l’India più antica, la civiltà dell’Indo, con i popoli sumeri, gli Hittiti, i Mitanni e il popolo ebraico?

Attingendo alle fonti storiche, Enrico Baccarini e Andrea Di Lenardo hanno tracciato una linea che unisce queste civiltà e le loro conoscenze delineando un quadro che potrebbe riscrivere il nostro passato. Un’ipotesi suffragata dalla storia e dai documenti più antichi dell’umanità, un viaggio attraverso 5000 anni di storia sepolta dal tempo e dalla memoria.

Chi fu Abramo, colui che Voltaire stesso indicò come un esule indiano (A—Brahman, senza più Brahma)?

Perché la cosiddetta Stella di David si trova in India e Giappone secoli prima la sua comparsa in Israele?

Da dove proveniva l’oscuro popolo degli Hittiti?

Non basta conoscere una lingua, o esser capaci di tradurla, per penetrare nel suo spirito. Non basta essere eruditi di una tradizione o di una “sapienza” per poter dire di conoscerla. Talvolta l’esclusivismo di certi orientalisti è stato così radicale da averli spinti a credersi capaci di comprendere le dottrine orientali meglio degli Orientali stessi. Questa aberrazione ha prodotto una distorsione stessa delle tradizioni di quei popoli originando una deformazione non solo nello studio ma soprattutto nella comprensione del loro retaggio.

Questo libro vuole essere un primo tassello per ricostruire il nostro passato, per conoscere la nostra storia, per riscoprire le nostre origini.

Infine vi presentiamo GLI DEI DELLA BIBBIA (294 pagine; 16,90 euro) di Mauro Paoletti, che ancora ci permette di parlare delle sacre Scritture da un punto di vista insolito.

Perché nella Bibbia troviamo la frase “facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”? Il termine originario ebraico si riferisce agli Elohim, un plurale che indica le “divinità” e non un dio monoteistico.

Questo dato ha spinto l’autore a cercare di comprendere di quale “pluralità” si parlasse attraverso uno studio storico e antropologico e, conseguentemente, analizzare nel dettaglio il testo biblico nelle sue molteplici sfaccettature.

Ne nasce un quadro estremamente complesso e articolato che delinea nuove linee di ricerca ma soprattutto una nuova comprensione del nostro passato. Attraverso un’indagine minuziosa Mauro Paoletti pone luce a quei dettagli che per secoli hanno costellato il testo biblico, particolari a cui non è mai stato dato, volutamente o no, il loro vero valore e significato ma che svelano una storia nettamente diversa dell’Antico Testamento e del popolo ebraico.

Buona lettura.

A cura della redazione