FACEZIE – TRA IL SERIO E IL FACETO, PREFERISCO IL FACETO

Cut-Up Publishing è lieta di presentare il volume FACEZIE – TRA IL SERIO E IL FACETO, PREFERISCO IL FACETO (312 pagine; 15 euro), il nuovo libro di Moreno Burattini con prefazione di Stefano Fantelli e copertina di Walter Venturi.

Che succederebbe se Dylan Dog incontrasse il Comandante Mark? E che cosa, se Cico si imbattesse in Eva Kant? E se Dampyr si trovasse di fronte Zora la vampira? A queste e ad altre domande risponde Moreno Burattini, uno fra i più noti scemeggiatori di fumetti italiani. E se leggerete questo suo libro, capirete perché “scemeggiatore” non è un refuso. Vignette, filastrocche, giochi di parole, barzellette, testi comici scritti nel corso di trent’anni di buffonate sono qui radunati per la prima volta (e, si spera, per l’ultima).

Troverete fra l’altro: le interviste a Zagor, a Dylan Dog e ai Fantastici Quattro, il dizionario degli insulti, il manuale degli scherzi più atroci, il vademecum per come far posto ai fumetti in casa, il saggio sulla fenomenologia della moglie dei fumettomani, consigli utili per portarsi a letto le ragazze, battute politicamente scorrette, la vera storia di Enea, le grandi domande della vita e molto altro ancora, se riuscirete ad arrivare fino in fondo.

Dalla prefazione di Stefano Fantelli si evince che “leggendo queste ultime creazioni di Moreno, brillante giocoliere di parole, scoprirete come anche in questo tipo di scrittura lui possieda un senso della frase così potente nella sua voluta semplicità che non può non catturarvi e tenervi incollati alla pagina”.

Moreno Burattini è nato tra le foreste delle montagne pistoiesi sul finire dell’estate del 1962. E’ rotolato a valle un paio d’anni dopo, ma gli occhi gli sono rimasti verde bosco. Da ragazzo ha sempre preferito restare in casa a scrivere, invece di uscire a giocare a calcio con gli amici. Visto come gioca, gli amici gliene sono grati. Si è laureato a Firenze con 110 e lode con una tesi sui fumetti: ancora oggi se ne meraviglia, dato che da bambino nessuno lo lodava perché leggeva Topolino. Da trent’anni sceneggia comics, ma continua a preferire leggerli. Del resto leggere, secondo lui, è la seconda cosa più bella della vita. Non è il caso di specificare quale sia la prima. Ha pubblicato centinaia di articoli, molti saggi, un romanzo, una antologia di racconti e alcune commedie e ha vinto premi in varie occasioni, tutti consistenti in targhe e medaglie (“mai una volta che dessero un assegno”, si lamenta l’interessato). Lavora presso la Sergio Bonelli Editore come curatore e sceneggiatore di Zagor, ma dei testi raccolti in questo libro Zagor se ne vergognerebbe. Cico chissà!

A cura della redazione