DI LUCE E D’OMBRA

Vi segnaliamo per Linee Infinite l’antologia “Di Luce e d’Ombra” (258 pagine; 12 euro) di Chiara Guidarini: dall’autrice di “Io, Virginia”, “Alchemia” e “L’inganno”, nonché della Saga di Ancyria, potrete leggere dieci racconti in grado di abbracciare ogni stato d’animo, immergendo il lettore nel confine sottile che si trova tra luce e ombra.

Leggiamo dalla quarta di copertina: “Chiudi gli occhi e sogna. Accendi una luce, nasce un’ombra. E sogna… sogna il punto in cui la luce e l’ombra si intersecano, giocano fra loro, creando sfumature meraviglio­ se e luoghi, luoghi lontani e mai scoperti, popolati da creature magiche e straordina­rie che ancora hanno una storia da raccontare. Storie, incise come marchi a fuoco in sette racconti brevi, che passando dal fantasy si incrociano al paranormal e diventano avventura. E due racconti lunghi, uno che si allaccia alla vicenda reale di Francesca nella sua lotta ai kg di troppo e l’altro che si tuffa nel dedalo del romanticismo ottocentesco”.

Si tratta di un’antologia composta da 9 racconti in tutto: di questi, sette sono brevi e adatti a bambini e ragazzi, mentre due sono un po’ più lunghi e adatti a un target più adulto, soprattutto “Il letto del poeta”, un romance che sfiora il thriller psicologico e diventa quindi un po’ più impegnativo.

Vediamo le storie nel dettaglio.

“Confessione”, è un fantasy-gotico, una storia di vampiri, che non esagera nei fatti ma capace di rendere, in maniera semplice e chiara, come sia la narrativa gotica. Con tocchi leggeri l’autrice accompagna dentro un grande castello dove, in saloni riscaldati da larghi bracieri, si consuma la vicenda di Amalyn, bambina nata albina e perciò creduta maledetta. Il racconto è visto coi suoi pallidi occhi chiari, ed è la sua confessione in punto di morte che viene raccontata.

“Lux in tenebris” è invece un fantasy-storico ambientato nella rocca di Minozzo, all’interno delle prigioni: è la storia di una condannata durante la pestilenza dell’anno 1631. Fatti reali si intersecano a una vicenda immaginaria che specchia la realtà di tempi lontani e mai dimenticati.

“Oracolo” è un vero e proprio fantasy dove ancora una volta ritorna Ancyria, terra fantastica patria di grandi eventi. Storia ad alto respiro, ambientato in questo mondo altro dove il generale Krotas si sta muovendo alla conquista di Velarium, racconta di una storia d’amore maledetta che sfocia nella tragedia e nella redenzione.

“La leggenda della caduta” è un altro fantasy: il racconto tratta l’iniziazione del giovane Garion, capace di grandi cose con i suoi poteri, forti, selvaggi e totalmente incontrollati. Anche qui, come nel racconto precedente, si possono trovare diverse sfumature di fantasy con ambientazione medievale.

“La gola tra le montagne” racconta di una casta di impuri a difesa della “gola”, cunicolo naturale all’interno di una catena montuosa, e di come questa gola sia perennemente afflitta da visitatori in cerca di fortuna. In questo racconto ci sono elementi horror, biblici e fantasy… un mix al fulmicotone”

“Voci nel buio” invece ci narra una storia di fantasmi. Siamo sul fantasy- paranormal, ma la base rimane sempre storica, dove alcuni elementi richiamano fortemente l’ambientazione di Minozzo, o Civago all’Amorotto, o a Bismantova.  E’ la storia di Guglielmo, soldato, che rientra nel suo castello e lo trova cambiato, e non comprendendone il motivo, inizia a girare per le stanze imbattendosi finalmente in Clezia, morta anni prima.

“Il castello dove nessuno voleva dormire” è una fiaba per bambini, “creata assieme alla mia bimba, racconta Chiata, giusto per farla dormire. È una favoletta simpatica dove un gruppo di papà, assieme alle loro bimbe, decidono di avventurarsi in un castello stregato e, una volta all’interno, succedevano cose meravigliose tanto da convincere il proprietario ad aprire il castello a tutti i visitatori”.

“Ricorda di volerti bene” ricalca la vicenda reale di Francesca nella sua lotta ai Kg di troppo. Narrato in maniera semplice e quasi comica, il racconto si colloca nella narrativa con una punta di romance.

“Nel letto del poeta” infine è un thriller psicologico narrato in maniera quasi comica all’inizio, che cambia piano piano fino ad assumere toni più alti e difficili, quando la protagonista comprende che l’uomo che ama (intimamente legato alle poesie di Leopardi tanto da diventarne quasi ossessionato) le concede a pezzi l’amore desiderato solo in cambio di bizzarri favori, tipo indossare vestiti ottocenteschi o parlare, in maniera quasi asfissiante, di poesie e di ambientazioni romantiche. Tra i personaggi di contorno segnaliamo l’interferenza degli zii della protagonista, che sono piuttosto simpatici: Otello, che ha la fissa di una cospirazione aliena, e la moglie Alba, tutta sigarette e bigodini in testa.

Buona lettura.

A cura della redazione