TRAPPIST-1 E I 7 GEMELLI DELLA TERRA

E’ naturalmente la notizia di questi giorni: la Nasa ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa in diretta streaming mondiale tenutasi il 22 febbraio 2017, che la Terra ha 7 gemelli che si trovano a “soli” (si fa per dire) 40 anni luce di distanza dal nostro sistema solare, nella costellazione dell’Acquario, e potenzialmente tutti questi esopianeti sono in grado di ospitare la vita.

I 7 pianeti rocciosi, di dimensioni simili alla Terra o a Venere, orbitano attorno alla stella nana rossa Trappist-1, con una massa pari all’8% del nostro Sole, e 3 di essi si trovano nella cosiddetta zona abitabile, ovvero a una distanza dalla loro stella tale da consentire la presenza di acqua liquida sulla superficie e quindi condizioni adatte allo sviluppo della vita, in quanto si ritiene che i 3 corpi celesti abbiano una temperatura compresa fra gli o e i 100 gradi.

Grazie alle osservazioni combinate effettuate da telescopi a terra e dallo Spazio, con Spitzer della NASA, gli astronomi hanno potuto confermare la presenza di questi 7 piccoli mondi.

Per scovarli, gli scienziati si sono serviti della tecnica del transito: misurando i piccoli cali di luminosità della stella al passaggio dei pianeti in orbita attorno a essa, è stato possibile dedurre il numero dei corpi celesti appartenenti al sistema e ricavare informazioni, per ciascuno, su dimensioni, composizione e orbita.

Dei 7 pianeti, Trappist-1e, f e g, il più grande, rappresenterebbero quello che gli astronomi stavano cercando per una conferma su esopianeti abitabili in questo sistema solare. Trappist-1g in particolare riceve la stessa quantità di luce che riceve la Terra.

Il sistema solare di Trappist-1 è ora sotto la lente anche dello telescopio spaziale Hubble che ne sta studiando le atmosfere planetarie, e sarà oggetto di osservazione anche degli osservatori di nuova generazione quali l’Extremely Large Telescope dell’ESO e il telescopio spaziale James Webb di NASA, ESA e CSA, grazie ai quali, presto si sarà in grado di cercare acqua e, forse, anche eventuali evidenze di vita su questi pianeti.

Restiamo in attesa dunque di trovare nostri… fratelli da un altro pianeta!

A cura della redazione