ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Fantastic Beasts and Where to Find Them

Anno: 2016

Regia: David Yates

Soggetto: J. K. Rowling

Sceneggiatura: J. K. Rowling

Direttore della fotografia: Philippe Rousselot

Montaggio: Mark Day

Musica: James Newton Howard

Effetti speciali: David Watkins, Tim Burke e Christian Manz

 

 

Produzione: David Heyman, J. K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram

Origine: Gran Bretagna / Stati Uniti

Durata: 2 h e 13’

CAST

Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Colin Farrell

TRAMA

1926: il mago Newt Scamander arriva a New York, città dove vigono leggi ferree per la comunità dei maghi, che non deve assolutamente manifestarsi, anche per alcune sette di integralisti che predicano il loro annientamento stile inquisizione. Newt ha con sé una valigia con dentro varie creature magiche e dovrà fare i conti con uno scambio di bagagli con un aspirante pasticcere babbano, con l’aiuto di due sorelle maghe in disgrazia presso il ministero locale, con la minaccia di un potere antico e troppo a lungo represso che lui potrebbe forse arginare, con integralismi e nemici insospettabili e non. Il tutto gli servirà per scrivere un libro, Animali fantastici e dove trovarli, che potrebbe essere adottare alla scuola inglese di magia e stregoneria di Hogwarts dove insegna il suo amico Albus Sillente, e magari anche per superare antiche delusioni d’amore e iniziare una vita nuova.

NOTE

L’idea del film nasce dalla saga di Harry Potter, in cui i ragazzi studiavano ad Hogwarts su un saggio che si chiamava Animali fantastici e dove trovarli: da questo è nata la sceneggiatura originale e per il film di J. K. Rowling, che racconta quello che è un antefatto della storia di Harry, assolutamente godibile a se stante.

Perché sarebbe troppo facile, alla fine, liquidarlo come una mera operazione commerciale: Animali fantastici e dove trovarli racconta altri aspetti del mondo della Rowling, dove la magia convive in maniera parallela con i cosiddetti babbani o maghinò, in una New York anni Venti magistralmente ricostruita con un po’ di eventi e creature fantastici in più rispetto a quella originale ma con un bel po’ di strizzate d’occhio al noir e alle atmosfere d’epoca.

Anche qui torna il discorso, già presente in Harry Potter, della diversità, anche se declinato in un contesto dissimile, in un passato problematico e lontano dalla modernità alternativa del maghetto occhialuto: diversi sono gli animali fantastici, non molto amati in un’epoca in cui non c’era nemmeno nella realtà grande sensibilità animalista, ma adorati da Newt che vuole proporre una loro conoscenza e promuovere la convivenza con loro. Diverse sono anche le persone che hanno poteri magici, temuti da babbani integralisti con richiami a tante forme di intolleranza religiosa antiche e moderne, e spesso represse fino a conseguenze drammatiche. Delude un po’ il cattivo, che non ha il carisma di Voldemort, anche se Colin Farrell non lo tratteggia male come il doppiogiochista Percival Graves e Johnny Depp fa un cameo finale che apre a senz’altro nuovi sviluppi interessanti.

Stavolta comunque i protagonisti non sono ragazzini come nella serie di Harry Potter, anche se i giovanissimi da proteggere e da aiutare contro integralismi e forze del male ci sono, ma sono adulti: Newt Scamander, un mago in cerca di una sua strada, schiacciato da un fratello eroe; una auror in disgrazia, Porpentina, detta Tina, Goldstein; la svampita ma acuta leggimente Queenie, omaggio per i cinefili alle bionde stile Jean Harlow e Marilyn Monroe; il babbano aspirante pasticcere Jacob Kowalski, quasi a rivolgersi ai fan di Harry ormai cresciuti e non solo a loro.

La trama avvince anche grazie al cast, dove spicca Eddie Redmayne, premio Oscar per La regola del tutto, dove era il fisico Stephen Hawking, e interprete dello struggente The Danish girl, che si conferma uno dei migliori attori contemporanei, oltre che uno dei candidati più gettonati dagli appassionati per succedere a Peter Capaldi come Doctor Who, cosa che farebbe piacere anche al diretto interessato, ma che non è facile per i suoi tanti impegni cinematografici.

Un film fantasy con un’ambientazione originale e spunti interessanti, che non resterà solo, visto che sarà il primo di una nuova saga, in un altro tempo rispetto ad Harry Potter e dove si spera che vengano rispettate le premesse di partenza, con nuovi sviluppi e magari cross-over con l’universo già noto.

Elena Romanello