DYLAN DOG E SHERLOCK HOLMES: INDAGARE L’INCUBO

In occasione dei 30 anni dell’Indagatore dell’Incubo, la Nicola Pesce Editore pubblica la seconda edizione aggiornata del saggio di Luigi Siviero intitolato “Dylan Dog e Sherlock Holmes: indagare l’incubo”.

Questo libro, che si propone di presentarci il tramonto del detective nell’opera di Tiziano Sclavi (il “papà” fumettistico di Dylan), non è solo una guida al labirintico universo di Dylan Dog, ma un saggio che getta nuova luce sui temi che attraversano la serie e che ne hanno fatto il più grande e innovativo successo del fumetto italiano negli ultimi trent’anni.

Nella sua analisi, Siviero si concentra sugli episodi scritti da Tiziano Sclavi, del quale viene anche presentata un’intervista all’interno del volume, a partire dal 1986, anno del debutto in edicola dell’Indagatore dell’Incubo, al 2007, anno in cui l’autore “smise” di scriverne le avventure.

Dopo aver esplorato la rete delle citazioni e aver fatto emergere i temi portanti dell’opera, l’autore avanza un’interpretazione originale della “Quadrilogia di Xabaras” e conduce un serrato confronto tra l’antieroe di Sclavi e Sherlock Holmes, archetipo del detective.

“Dylan Dog e Sherlock Holmes: indagare l’incubo” è un libro fondamentale per tutti i lettori di Dyd e per gli appassionati della narrativa dell’orrore e poliziesca che vogliono conoscere la natura e il funzionamento dei propri miti.

Dopo il rapido esaurimento della prima edizione, la NPE ripropone questo saggio in occasione dei trent’anni compiuti dall’Indagatore dell’Incubo.

L’autore prende in esame tutte le storie scritte da Sclavi, così come alcune delle sue opere “extra” Dylan Dog e ne analizza lo scorrimento con attenzione e finezza, fino a portare alla luce, per contrasto con le citazioni sclaviane, le reali intenzioni dell’autore in determinati passaggi, ossia quello che sta cercando di dirci. Nuovi fermenti, nuove polemiche e nuove speranze stanno rendendo ancora una volta protagonista della scena italiana l’immortale personaggio di Tiziano Sclavi. Adesso più che mai diventa importante, nonché interessante, conoscere i meccanismi che stanno alla sua base. Aprire l’orologio e studiarne gli ingranaggi per comprendere meglio la tecnica investigativa di Dylan Dog e quello che Sclavi ci ha voluto dire negli episodi da lui scritti, quei fantastici primi cento episodi che hanno fatto la storia dei comics in Italia.

Buona lettura.

A cura della redazione