ZOMBIE AL CINEMA

“Zombie al cinema – “Da L’isola degli zombie a Warm Bodies” (406 pagine; 4,99 euro) è un e-book firmato da Marcello Gagliani Caputo e pubblicato nella collana “Le Meraviglie” di Fazi Editore che si propone come la prima guida completa sull’evoluzione cinematografica degli zombie, categoria di successo del grande schermo e della narrativa.

Arricchito da un’appendice filmografica con tanto di schede tecniche, il libro è un’analisi storica e critica organizzata per decenni, un approfondito percorso del cammino della figura dello zombie e la sua rappresentazione cinematografica che invade i diversi generi, senza fermarsi al più comune film horror: dallo schiavo utilizzato nei campi di lavoro o nelle miniere fino al mostro antropofago creato da George A. Romero, passando per le invasioni aliene in cui i morti venivano utilizzati come ospiti e gli infetti di nuova generazione di Danny Boyle ed epigoni.

Ogni capitolo è aperto da un’introduzione in cui si rappresenta un quadro generale della cinematografia zombesca del decennio affrontato, per poi analizzare ogni film appartenente al genere. Qui è rintracciabile uno degli elementi più sorprendenti del libro, perché, al contrario di quanto si possa pensare, lo zombie non è un personaggio legato alla sola cinematografia horror, ma è presente in quasi tutti i generi, dalla commedia al dramma, dal western al poliziesco, perfino nel porno.

La prefazione è a cura di Danilo Arona, maestro della narrativa di genere italiana.

In un periodo storico in cui la figura dello zombie sta vivendo un periodo d’oro simile a quello vissuto dai vampiri negli anni scorsi, questo volume si pone l’obiettivo di analizzarne l’evoluzione cinematografica, dalle origini (“L’isola degli zombie” di Victor Halperin, 1932) fino ai giorni nostri, quando il morto vivente è stato rivisitato perfino in chiave romantica (“Warm Bodies”, tratto dal romanzo di Isaac Marion).

Buona consultazione.

Gordiano Lupi