SEX OFFENDER: IL BOOKTRAILER

E’ stato presentato in anteprima ufficiale una decina di giorni fa, durante la terza edizione dell’ITALIAN HORROR FEST di Nettuno alla presenza dell’autore e dell’editore Luigi Cozzi, il romanzo “Sex Offender – Confessioni di uno stupratore seriale” di Eugenio Cardi pubblicato da PROFONDO ROSSO, un romanzo di denuncia sociale contro il terribile fenomeno della violenza sulle donne di cui già abbiamo avuto modo di parlare e che uscirà a fine mese.

Per approfondire meglio l’argomento in attesa dell’arrivo del romanzo in libreria, stavolta vorremmo vedere insieme a voi due cose: dare uno sguardo all’incipit, giusto per solleticare la vostra curiosità, e proporvi la visione dello splendido booktrailer… giusto per farvi capire meglio di cosa si tratta.

Cominciamo con l’incipit.

“Non passavo davanti al cimitero di St. Michaels – sulla Brooklyn Queens Expy – da molto tempo. L’ultima volta credo sia successo esattamente quattro anni fa, in occasione del funerale di mio padre. Non so del perché fosse stato ucciso, o forse potrei anche immaginarlo; fatto sta, che qualcuno aveva deciso di piantargli in testa un calibro 38, probabilmente detonato da una Smith & Wesson Special. A quell’epoca io avevo solo 17 anni, e la cosa ad esser sinceri non mi spiacque nemmeno un po’. Conducevo una vita per conto mio e se pur vivessimo formalmente sotto lo stesso tetto posso dire che quasi non me ne accorsi della sua scomparsa. O forse mi vergogno di ammettere che me ne accorsi e ne fui contento, chissà. Lo odiavo, questo è certo. Lo odiavo per tutto quel che aveva fatto a me e a mia madre, quel fottuto figlio di puttana. Era un avvocato, era spesso fuori, stava dietro alle sue cose, ai suoi affari e ai suoi traffici, leciti o meno leciti che fossero; per lo più trascorreva i suoi giorni – e le sue notti – nei vicoli immondi della città, tra immondizie, puttane e vagabondi di ogni genere. E quando lui era fuori, per noi era meglio, molto meglio. Io stavo in casa all’epoca, uscivo poco, non avevo amici. C’era mia madre con me, e tanto bastava”.

Per quanto riguarda invece il booktrailer, prima della visione lasciamo la parola allo stesso Eugenio che ci ha raccontato: “il booktrailer credo che sia una gran bella invenzione, serve a dare in pochissimi minuti – o addirittura a volte in poche decine di secondi – un’idea veloce e dinamica al lettore di quel che il libro è o vuol essere; è la sensazione di un momento, un attimo fuggevole, una comunicazione istantanea ed effimera tutto sommato. Ecco perché è importante che rispecchi il più fedelmente possibile l’idea che l’autore vuol trasmettere al lettore in quei pochi secondi. Mi piace molto come strumento di divulgazione del proprio libro, o della propria opera in genere; ho preso quindi a utilizzarlo come strumento di affiancamento ai miei romanzi, a partire dagli ultimi due. La prima volta che l’ho utilizzato infatti è stato in occasione dell’uscita del mio precedente romanzo “Irene F. – Diario di una borderline” (pubblicato in Italia, Francia e Spagna), e ha avuto la regia del mio amico Gaetano Vaudo.

Così, in occasione della pubblicazione di “Sex Offender – Confessioni di uno stupratore seriale” (in libreria entro fine settembre, quindi del mese in corso, per i tipi di PROFONDO ROSSO, storica casa editrice fondata da Luigi Cozzi e Dario Argento) ho voluto ripetermi, e l’occasione me l’hanno fornita un gruppo di cari amici; sì, perché sia Giulia Morello (che firma la regia) che Emanuela Panatta (attrice e danzatrice, molti la ricorderanno fin dai tempi di “Non è la RAI”), Cristiano Di Calisto (attore e comico, nel booktrailer voce fuori campo) e Joseph Loud (oltre che recitare firma anche le musiche del booktrailer) sono tutti miei carissimi amici, oltre che grandi professionisti. Sono stato quindi molto fortunato, abbiamo creato con Giulia, Emanuela, Joseph e Cristiano un gruppo di lavoro spontaneo e divertente che credo abbia poi prodotto un risultato gradevole e interessante, oltre che estremamente professionale. Quello poi che ci terrei ad aggiungere è che, incredibilmente, è stato completamente girato con l’unico ausilio di un i-Phone, per cui con tecnologia moderna, veloce e versatile e quindi senza grandi mezzi cinematografici… esperimento che credo abbia fatto anche Jovanotti di recente.

Approfitto anzi del tuo cortesissimo spazio per ringraziarli tutti di cuore, da Giulia – mia grandissima amica – a tutti gli altri, Emanuela, Joseph e Cristiano, che oltre a essere miei amici sono davvero grandi artisti e persone splendide… Spero che assieme riusciremo a realizzare tante altre cose in futuro”.

Se volete saperne di più vi suggeriamo di dare un’occhiata al sito di Eugenio Cardi, mentre a noi non rimane altro da fare che augurarvi buona visione.

Davide Longoni