SIMONA CREMONINI

Simona Cremonini è un’autrice sui generis, che ama scrivere di genere fantastico ma preferisce calarlo e contestualizzarlo in una dimensione reale, molto vicina a lei, ambientando le sue storie, ma anche i suoi saggi, in un luogo che non viene spesso usato, anzi forse mai prima d’ora, per questo genere di letteratura: il lago di Garda. L’abbiamo incontrata per voi per conoscere meglio questa sua passione… e non solo.  

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È SIMONA CREMONINI?

Simona Cremonini è un’autrice di racconti e un’inventrice di storie, ma è anche un’osservatrice della realtà e una collezionista di storie che già esistono. È una lettrice e un’amante dello scrivere, che ha avuto il grande privilegio di farne anche il suo lavoro.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Direi in modo molto informale, ho cominciato in modo autonomo a scrivere raccontini e storie, poi ho avuto il coraggio di farle leggere in giro e ho trovato qualche flebile riscontro. E poi è arrivato anche qualche giudizio più serio, in particolare inizialmente grazie alla rivista “Inchiostro” (con cui tra l’altro ho collaborato per lungo tempo come lettrice), ma poi anche grazie a qualche concorso letterario che mi ha premiata e, almeno fino a qualche anno fa, ai forum per scrittori esordienti (in particolare “LaTelaNera.com”) che ho frequentato per un bel po’ e che mi hanno permesso di confrontarmi con miei “colleghi”.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?

Fino a quest’anno ho scritto racconti pubblicati in diverse antologie pluriautore di genere e ho pubblicato (autoproducendola) una prima edizione del mio saggio sulle leggende del lago di Garda perché non trovavo l’editore giusto con cui pubblicare questo progetto. Per quanto riguarda i racconti, appartengono perlopiù al genere sovrannaturale, horror e fantastico, però hanno la particolarità di essere “italiani”, ovvero ambientati in luoghi reali o immaginari che hanno una connotazione italiana perché voglio scrivere di ciò che conosco e descrivere situazioni potenzialmente reali, perlomeno alla partenza!

TRA LE TUE OPERE PIÙ RECENTI TROVIAMO DUE LIBRI DEDICATI AL LAGO DI GARDA, COME NASCE QUESTA PASSIONE?

Io ho un rapporto molto stretto con il lago fin da piccola perché mio nonno decise di costruire lì la casa che poi è diventata la vera casa di famiglia. Poiché sul lago ho trascorso molto tempo, mi è capitato molto spesso di ambientarci storie o averlo come luogo di riferimento per varie cose della mia vita. Al lago sono molto legata sia come persona che come autrice.

IL PRIMO LIBRO È IL SAGGIO GUIDA “LEGGENDE, CURIOSITÀ E MISTERI DEL LAGO DI GARDA”. CE NE VUOI PARLARE?

Questo saggio è un vero e proprio tour attorno ai miti, alle storie misteriose, alle leggende del lago: ha la struttura di una guida turistica perché volendo il lettore può, libro alla mano, ripercorrere i vari paesini e luoghi intorno al Garda e seguire le tracce dei misteri, che tra l’altro si possono trovare elencati anche sul mio sito www.leggendedelgarda.com. Ovviamente finché si tratta di luoghi e testimonianze fisiche (cioè are di marmo, toponomastica, monumenti) il giro è più reale, poi per le storie di fantasmi, mostri, creature sovrannaturali si può solo leggere il libro… oppure sperare di avere molta fortuna a incontrarli per davvero!

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA DOCUMENTAZIONE?

La cosa veramente difficile è che molte fonti sono rare da reperire o malagevoli da consultare, e inoltre queste storie appartengono a un patrimonio culturale che si sta perdendo. Anche per questo ho voluto recuperare molte leggende antiche e portarle anche al presente inserendo, per esempio, le leggende metropolitane e le storie misteriose più recenti.

IL SECONDO LIBRO INVECE È L’ANTOLOGIA INTITOLATA “I RACCONTI FANTASTICI DEL GARDA”. DI COSA TRATTA?

È una raccolta di racconti che hanno un tema e un’ambientazione comune: ad alternarsi sono racconti di genere horror e fantastico ambientati sul lago di Garda, oppure racconti ispirati a leggende locali con elementi sovrannaturali.

QUANTO DI FANTASIA E QUANTO DI LEGGENDA (O DI REALE) C’È IN QUESTI RACCONTI?

In alcuni casi non è così facile scindere le leggende (vere) del lago che sono state rielaborate dalla mia fantasia dalle storie che invece sono inventate. Credo che questo crei una certa omogeneità e soprattutto dia un senso particolare a questo libro.

CI SEMBRA DI CAPIRE DA PARTE TUA UNA CERTA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Da una parte è il genere che leggo, quindi per me è stato naturale scrivere storie di horror e fantastico perché rientrano nei miei gusti. Credo che scrivere, e in particolare scrivere di fantastico, significhi anche fare una ricerca personale ed esistenziale, perché le altre “spiegazioni” avute finora (scienza, religione) non hanno soddisfatto tante mie domande sul mondo e sulla vita.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

In genere nascono da qualche episodio che mi capita nella vita quotidiana o da un personaggio attorno a cui costruisco la storia, mettendolo alla prova con un fatto insolito.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Farei fatica a citarne solo uno, quindi ne devo indicare diversi: H.P. Lovecraft, Ray Bradbury, Richard Matheson, Peter Straub, Stephen King, Anne Rice.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DICI?

Che spesso i film di genere fantastico e horror mi lasciano un po’ insoddisfatta, quindi preferisco leggere racconti e romanzi di genere e guardare film di altro tipo, dalle commedie ai film catastrofici.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Devo dire che pubblicare due libri che aspiravo da anni a far uscire mi ha permesso di “fare pulizia” nel proverbiale cassetto. Oggi l’obiettivo è di finire il mio romanzo legato alle stesse tematiche (un horror ambientato sul lago di Garda che ha come sfondo le leggende del lago) e spero di portare avanti il lavoro quest’estate tra un evento di promozione e l’altro. Ci sono poi, a dire la verità, anche alcuni progetti di saggistica con un taglio un po’ diverso, ma riferiti a misteri in parte gardesani e in parte vicini al Garda. Di certo non sono brava a rimanere ferma, e ho scoperto che pubblicare libri miei (e non solo in antologie pluriautore) è qualcosa di davvero emozionante e unico. Potrebbe diventare un vizio!

ALLORA CONTIAMO CHE QUESTO VIZIO CONTINUI A ESSERE COLTIVATO! GRAZIE DI TUTTO.

Davide Longoni