DIMENSIONI PT. 2

Torna a farsi sentire Stefano Visintin, regista e musicista underground che ha saputo regalarci macabre emozioni con il suo “Dimensioni” e con l’ultimo corto “Tutto muore”, senza dimenticare l’agghiacciante "Vittima del desiderio umano".
L’amico Stefano è tornato dietro la macchina da presa per raccontarci, a modo suo, il seguito del suo secondo film: con “Dimensioni pt. 2” ritroviamo vecchi personaggi e facciamo la conoscenza di nuove inquietanti figure che si muovono fra le dimensioni del fantastico e dell’horror.
Il film parte proprio laddove era finito il primo e si presenta come una claustrofobica sequenza di immagini girate solamente in interni, vivacizzata da un montaggio dinamico che non lascia mai spazio a pause, grazie a cambi di inquadrature e del formato vissuti in maniera sperimentale e passaggi dal bianco e nero al seppia al colore. Quest’ultimo addirittura riesce a sdoppiarsi in tinte monocromatiche o policrome a seconda delle situazioni, riuscendo a imprimere a tutto il lavoro di Stefano un aspetto psichedelico e allucinato.
Grazie a una colonna sonora ad hoc che riesce a sottolineare perfettamente ogni passaggio, “Dimensioni pt. 2” è molto più violento e splatter del primo capitolo, ma il tutto senza mai vedere nel dettaglio cosa avviene, senza utilizzare l’occhio della realtà, ma più quello dell’immaginazione, riuscendo sempre a capire e intuire cosa stia avvenendo, ma senza osservarlo direttamente, creando un’atmosfera ancora più orrorifica.
Geniale anche la trovata del finale aperto… dovremo forse aspettarci un terzo capitolo?
Nel frattempo Stefano Visintin, in contemporanea con l’uscita della suo nuova fatica cinematografica, ha deciso di dedicarsi nuovamente al progetto della sua storica band, gli Entirety, con una nuova e inedita formazione a tre, di cui fanno parte lo stesso Stefano alla batteria e gli amici Davide al basso ed Enrico alla chitarra e voce. Il gruppo al momento è in studio per, come ci ha detto Visintin, “far uscire quanto di più devastante sia mai stato creato dalla band”.
Ne sentiremo sicuramente delle belle!
11/10/2008, Davide Longoni