LE GIORNATE TOLKIENIANE

Dedicato a tutti i navigatori della rete appassionati de “Il Signore Degli Anelli” e soprattutto di tutte le opere del grandissimo J.J.R. Tolkien nasce il sito “Sentieri Tolkeniani” (vedere nella sezione link).
Questo sito vuole essere il trampolino di lancio per la marcia di avvicinamento all’avvenimento che il Centro Giovani Diocesano di Pinerolo si accinge a dare vita al Castello di Osasco (TO) il 17 e 18 maggio 2008: “Le Giornate Tolkieniane”.
L’idea è nata alcuni anni fa dalla mente di Patrizio Righero, direttore responsabile del Centro Giovani di Pinerolo, che aveva il desiderio di proporre uno spettacolo teatrale sul Signore degli Anelli nella cornice impareggiabile di un Castello, affiancato ad una conferenza che si occupasse della spiritualità presente nelle opere di Tolkien. Per vedere il trailer dello spettacolo teatrale, che verrà riproposto in occasione della due giorni del 17 e 18 maggio il link è: http://it.youtube.com/watch?v=Eyi2X6cWggw ,
Ma torniamo alla manifestazione. Grazie anche a Ives Coassolo, regista della allora Compagnia teatrale diocesana “Dell’Anello” (oggi “Associazione teatrale Mellon”), che come prima fatica aveva portato sul palco l’opera di Tolkien con attori non professionisti e tanta, tanta passione e determinazione, la manifestazione può ora prendere vita.
La due giorni proporrà, infatti un percorso tematico rappresentato dai luoghi della Terra di Mezzo affiancati in modo speculare da temi di odierna attualità.
Elemento portante sarà appunto l’essenza spirituale presente nelle opere del grande scrittore britannico, le cui lettere saranno il traino egli argomenti.
Punto focale sarà la conferenza di sabato, dove interverranno personalità che racconteranno quanto queste opere hanno influenzato il proprio lavoro e il proprio stile di vita.
Non potranno naturalmente mancare scene e dialoghi de “Il Signore degli Anelli”, interpretate dalla Compagnia Teatrale che deve i propri natali a questa opera.
Molte le attrazioni che accompagneranno la due giorni: canti e balli tipicamente Hobbit, cavalieri di Rohan e di Gondor che scorazzeranno liberamente nel parco e tanto, tanto divertimento per grandi e piccini….. E se passate da queste parti potrete anche fermarvi per cena appositamente preparata per assaporare tipici piatti Hobbit!
State sintonizzati e date un’occhiata al programma, all’indirizzo www.sentieritolkieniani.net oppure http://tolkien08.altervista.org/, ci saranno ancora tantissime novità e notizie.
Ma vediamo ora ne dettaglio di cosa si tratta, ovvero cosa dobbiamo aspettarci da questa due giorni. Patrizio Righero, patron della manifestazione, ci illustra di cosa si occuperà questa suggestiva due giorni e quale sarà lo spirito che la accompagnerà. Così egli definisce lo spirito delle “Giornate Tolkeniane”: “Il Tolkien che non ti aspetti, ovvero fede e spiritualità, tra le pagine del fantastico. Due giorni dedicati al pensiero e all’opera letteraria di Tolkien”.
Certo, tutto ciò è interessante, ma perché, ci si domanderà, è proprio un Centro Giovani Diocesano a proporre una simile iniziativa. Qual è il nesso tra la Pastorale Giovanile e il filologo inglese?
Il grande pubblico ne conosce l’opera fantastica, il suggestivo mondo del Signore degli Anelli, la capacità narrativa, l’acume psicologico nel tratteggio dei personaggi. In pochi, invece, conoscono la vicenda umana e la profonda spiritualità del Tolkien,  uomo di fede e cattolico fervente.
Questa immagine, rimasta per troppo tempo in ombra, emerge in modo limpido in un testo – La realtà in trasparenza – che raccoglie numerose lettere del grande scrittore.
La fede cattolica di Tolkien, ricevuta dalla madre, appare nell’epistolario come una scelta consapevole e riflessa, anche a motivo dell’ambiente a maggioranza anglicana, nel quale si trovava a vivere nell’Inghilterra di allora.
«E’ mai stato detto  – scrive al figlio Michael – che i cattolici romani soffrono ancora per restrizioni che non vengono applicate più nemmeno agli Ebrei? Mi è difficile tutto questo, dato che la mia infanzia è stata oscurata dalla persecuzione. Ma la carità deve perdonare un mucchio di peccati!»
Poco prima, nella stessa lettera, aveva scritto della “sua” Chiesa di cui conosce lucidamente limiti e risorse:«La “mia chiesa non è stata concepita da Nostro Signore perché restasse statica o rimanesse in uno stato di eterna fanciullezza; ma perché fosse un organismo vivente (come una pianta), che si sviluppa e cambia all’esterno in seguito all’interazione fra la vita divina tramandatale e la storia – le particolari circostanze del mondo in cui si trova. Non c’è alcuna somiglianza tra il seme di senape e l’albero quando è completamente cresciuto. Per quelli che vivono all’epoca della sua piena crescita è l’albero che conta, perché la storia di una cosa viva fa parte della vita e la storia di una cosa divina è sacra. I saggi sanno che tutto è cominciato dal seme, ma è inutile cercare di riportarlo alla luce scavando, perché non esiste più e le sue virtù e i suoi poteri ora sono passati all’albero».
È per questo che ha senso proporre questa iniziativa. Perché, nascosta e quindi ancora più affascinante, la fede è presente in tutta la sua opera come lievito e sale.

Per questo nel programma abbiamo inserito un intervento sulla spiritualità. Per questo ciò che sembra solo folklore carnevalesco, come la punta di un iceberg, vela e svela al tempo stesso insospettate profondità.

03/03/2008, Patrizio Righero