LA LIBRERIA IL LUPO ROSSO… UN PORTO SICURO PER IL FANTASY ITALIANO

Nella città di Padova, località Arcella, si trova la libreria specializzata in narrativa fantastica, fantasy e horror “Il Lupo Rosso”. Lontana dai circuiti dello shopping e distante per dimensioni e impostazione dai megastore delle grandi città, è una libreria che si presenta al viandante appassionato che vi si reca come un locale caldo, avvolto dagli scaffali di legno scuro, dai quali fanno capolino libri e oggetti incantati, con le pareti rallegrate da stampe fantasy.
Un luogo magico e accogliente, dove fate e altre creature, oltre ai due proprietari Paola Boni e Alessandro Busa, vi condurranno in un universo fatto di testi da scoprire. Perché l’attenzione dei giovanissimi ideatori di questa libreria speciale è dedicata in modo particolare a romanzi scritti da autori italiani e, spesso, pubblicati da piccoli editori. Al “Lupo Rosso” l’esordiente trova spazio sugli scaffali accanto al grande nome della narrativa di genere in una ricerca continua di nuovi titoli e nuove esperienze.
Esperienze che si concretizzano nei frequenti eventi organizzati da Paola e Alessandro, in collaborazione con Luisa Bruschetta, moderatrice delle presentazioni, e Valentina Vecchiato, reporter fotografica degli eventi. In queste occasioni al “Lupo Rosso” non ci si limita a presentare un romanzo, ma spesso l’intento è quello di costruire incontri tra più autori, di creare un dibattito coinvolgente anche per il pubblico, di dare voce a un panorama italiano vitale, ampio e vario.
Autori essi stessi, Paola e Alessandro conoscono i problemi e il mondo dell’editoria e, nel mare magno della narrativa fantastica, si offrono come un approdo dove nuove e, spesso, giovani voci possono esprimersi e proporsi ai lettori.
PAOLA (foto a destra) E ALESSANDRO, INNANZITUTTO: COME È NATA L’IDEA DI APRIRE UNA LIBRERIA E, SOPRATTUTTO, UNA LIBRERIA COSÌ PARTICOLARE E SPECIALIZZATA? QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTÀ DI UNA QUESTA SCELTA CORAGGIOSA, SPECIE PER DUE RAGAZZI GIOVANI?
L’idea di aprire una libreria in questi due generi è nata dalla nostra comune passione per la letteratura fantasy e horror, generi dei quali siamo entrambi sia lettori che autori e dal desiderio di far sì di trasformare questa passione in qualcosa di più. Le difficoltà iniziali sono derivate soprattutto dal punto di vista della promozione: con tutte le grandi librerie come Feltrinelli e Mondadori, il problema per una piccola libreria come la nostra è riuscire a ritagliarsi un piccolo spazio e farsi conoscere dai lettori.
IL RAPPORTO CON I LETTORI: COME REAGISCONO LE PERSONE CHE ENTRANO AL “LUPO ROSSO” E SI TROVANO DI FRONTE A UNA SCELTA DI TITOLI DI NARRATIVA DI GENERE PIÙ AMPIA DI QUELLA CHE SPESSO SI TROVA NELLE NORMALI LIBRERIE E CHE OFFRE COSÌ TANTO SPAZIO ANCHE A NOMI ITALIANI?
Di solito chi entra nella nostra libreria viene colpito soprattutto dall’ambiente che siamo riusciti a creare e che abbiamo voluto rendere il più confortevole e accogliente possibile. Spesso, poi, le persone rimangono molto incuriosite dai numerosi libri che difficilmente hanno avuto modo di vedere nelle altre librerie, li sfogliano, chiedono informazioni e questo li porta ad avvicinarsi ad autori italiani e stranieri che magari non avrebbero avuto occasione di conoscere.
VOI, COME LIBRAI, COME VEDETE IL RAPPORTO TRA I LETTORI E GLI AUTORI NOSTRANI DI NARRATIVA FANTASTICA? PENSATE CI SIA ANCORA UNA CERTA DIFFIDENZA O VEDETE QUALCHE CAMBIAMENTO?
Non credo che i lettori tendano a fare preferenze tra autori italiani o stranieri. Se comprano maggiormente romanzi di autori stranieri è perché a questi viene data molta più visibilità nelle grandi librerie. Negli ultimi tempi, però, ho notato che molti editori stanno dando sempre più spazio ad autori italiani, cercando di spingerli il più possibile e portando così i lettori ad avvicinarsi e quindi apprezzare maggiormente il fantasy italiano.
GLI AUTORI. VOI STESSI AVETE SCRITTO E PUBBLICATO DEI ROMANZI (PAOLA BONI, È AUTRICE DI “BLACK ANGEL”, MENTRE ALESSANDRO BUSA È AUTORE DI “MADRE TERRA”, EDITI ENTRAMBI DA 0111). VI SIETE QUINDI SCONTRATI IN PRIMA PERSONA CON LE DIFFICOLTÀ DERIVANTI DAL PROPORSI AL PUBBLICO, DALL’AVER PUBBLICATO CON UN PICCOLO EDITORE, DAL DOVER DIPENDERE DA UN DISTRIBUTORE PER ARRIVARE NELLE LIBRERIE… È ANCHE PER QUESTO CHE AVETE SCELTO DI OFFRIRE OSPITALITÀ A QUEGLI AUTORI CHE VOGLIONO INCONTRARE IL PUBBLICO E PROPORRE I LORO TESTI? ANCHE LA DECISIONE DI LASCIARE TANTO SPAZIO SUGLI SCAFFALI AI GIOVANI ITALIANI NON È SEMPLICE, COME È MATURATA E QUALI DIFFICOLTÀ COMPORTA?
Sì, questa decisione è nata anche e soprattutto dal nostro esserci scontrati direttamente con le difficoltà che incontra un giovane autore a far conoscere la propria opera. (Paola) Inoltre la mia collaborazione con il gruppo letterario degli “Scrittori Sommersi”, nato appunto per creare una rete di promozione e collaborazione tra autori emergenti, mi ha portato a rendermi conto ancora di più di quanto grande e complessa sia in effetti la realtà editoriale italiana e di quanto ci sia effettivamente bisogno di spingere quella piccola e media editoria di qualità e di aiutarsi reciprocamente tra noi autori emergenti.
LE PRESENTAZIONI AL “LUPO ROSSO” SI TRASFORMANO SPESSO IN DIBATTITI, ANCHE ACCESI. LA STRADA CHE MOLTE VOLTE È STATA SCELTA È QUELLA DELL’INCONTRO E DEL CONFRONTO. CIÒ RENDE LE PRESENTAZIONI MENO ISTITUZIONALI, MA ANCHE PIÙ INTERESSANTI. PENSATE CHE POSSA ESSERE UNA “VIA PER IL FUTURO”, UN MODO DI “PRESENTARE” CHE POTRÀ ESSERE PRESO AD ESEMPIO E CHE POTRÀ SEMPRE DI PIÙ AIUTARE L’INCONTRO TRA LETTORI DI FANTASY E AUTORI ITALIANI?
Sono convinta che una presentazione debba essere soprattutto un’occasione di condivisione. L’autore condivide la propria opera e quindi le proprie passioni e le proprie idee su quello che è “l’universo” della sua scrittura (che può andare da come trova l’ispirazione per un libro alla sua esperienza con editori e distributori), mentre il lettore condivide a sua volta i propri pensieri e i propri dubbi, esprimendo curiosità e perplessità e dando quindi il via a quelli che diventano magari dei veri e propri dibattiti.
Non so se questa possa essere una “via per il futuro”, di certo però è un modo per far sentire più vicino non solo l’autore, ma anche le sue storie e, perché no, anche un modo per divertirsi e creare nuovi legami e amicizie. 
EDITORI E DISTRIBUTORI. AL “LUPO ROSSO” I NOMI SONO TANTI E DIFFERENTI. CHE COSA SIGNIFICA, PER VOI COME LIBRAI, ESSERE APERTI A UN MONDO COSÌ VASTO, CHE PERÒ DI NORMA FATICA A ENTRARE IN LIBRERIA?
Per noi significa entrare in contatto con realtà sempre diverse passando dai distributori maggiori a quelli che raggruppano e si occupano di distribuire titoli di case editrici minori, alle piccole case editrici che hanno un contatto diretto con il libraio. È un mondo talmente vasto che a volte si fa davvero fatica a seguirlo e a organizzare le varie richieste di collaborazione, ma che spesso permette di scoprire delle vere e proprie perle letterarie e di aprirsi a nuovi modi di vedere il fantasy e l’horror. 
OGGI GLI EDITORI CHE FANNO NARRATIVA FANTASTICA SI SONO NOTEVOLMENTE MOLTIPLICATI. CREDETE CHE QUESTO SIA UN BENE E DIMOSTRI LA VITALITÀ DEL GENERE OPPURE PENSATE CHE IL MERCATO SIA SATURO E CHE LA BOLLA STIA PER SCOPPIARE?
Non so se questo “boom” sia un bene o meno perché se da una parte sono stati pubblicati talmente tanti romanzi fantasy che si rischia davvero una saturazione, dall’altra questo permette anche ad autori emergenti estremamente validi di avere maggiori possibilità di far conoscere il proprio lavoro.
Questo aumento di editori di narrativa fantasy, inoltre, secondo me dimostra che il genere è molto apprezzato dai lettori e che pian piano si sta risollevando dalla posizione “di nicchia” nella quale era stato relegato in passato.
PRIMA DI RINGRAZIARVI E SALUTARVI, VORREI DEDICARE ANCORA DUE DOMANDE AL FUTURO E A QUALCHE CONSIDERAZIONE SULLO STATO DELLE COSE. IL VOSTRO È UN PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO, SIETE LETTORI APPASSIONATI, AUTORI E LIBRAI, CHE COSA PENSATE DI QUESTA RINASCITA DELLA NARRATIVA FANTASTICA? QUALI SONO LE VOSTRE CONSIDERAZIONI SULL’AMPIA DIFFUSIONE CHE STA AVENDO IL GENERE? CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALL’ITALIA, NATURALMENTE.
Questa rinascita del fantasy fa sicuramente sperare e dà l’impressione che sia destinata a durare ancora a lungo, anche se al momento molti lettori tendono a identificare il fantasy secondo canoni piuttosto ristretti e che rientrano prevalentemente nel genere di fantasy alla Tolkien. Col tempo, però, credo che se ci sarà una saturazione nel mercato sarà proprio di questi fantasy più tradizionali cosa che, invece di far crollare l’apprezzamento dei lettori nei confronti della letteratura fantastica, permetterà a romanzi fantasy di stampo diverso (come ad esempio gli urban fantasy o i med–fantasy ) di emergere maggiormente.
DI RECENTE È STATO ALLESTITO IL NUOVO E AFFASCINANTE SITO INTERNET, DOVE GLI APPASSIONATI POSSONO ANCHE TROVARE CONSIGLI SUL FANTASY ITALIANO E TENERSI AGGIORNATI SUGLI EVENTI IN PROGRAMMA. ALTRI PROGETTI FUTURI PER IL “LUPO ROSSO”?
Al momento credo che continueremo sulla strada intrapresa, continuando a organizzare presentazioni e incontri e, perché no, magari realizzando eventi più ampi in collaborazione con altri locali di Padova, coinvolgendo ad esempio gruppi musicali e diversi autori Italiani. Inoltre presto sul sito sarà attiva anche la sezione per la vendita online (sebbene comunque già facciamo spedizioni su richiesta, tramite mail) cosa che renderà ancora più semplice la reperibilità di alcuni titoli anche per chi non è di Padova. 
RICORDIAMO CHE LA LIBRERIA IL LUPO ROSSO SI TROVA A PADOVA, IN VIA TEMANZA 11, MA ANCHE ONLINE AL LINK www.luporosso.net.
GRAZIE A PAOLA E ALESSANDRO E… IN BOCCA AL LUPO, ROSSO NATURALMENTE.
Grazie a te Francesca e viva il Lupo!
24/12/2009, Francesca Angelinelli