ESTASIA: NEMESI

E’ uscito il terzo capitolo della saga di “Estasia”, abilmente orchestrata negli ultimi tre anni da Francesco Falconi: il volume conclusivo della trilogia si intitola “Nemesi” (544 pagine; 14,90 euro) ed è stato pubblicato sempre da Armando Curcio Editore nella collana “Electi”.
Un incessante flusso di emozioni, la battaglia finale per l’affermazione del Bene. Uno scontro con i più spaventosi mostri – reali e interiori – che porterà i protagonisti ad accettare la complessità della vita”: così si presenta al lettore questo nuovo romanzo del ciclo. La prima trilogia di Falconi è un’opera che è cresciuta con il suo autore, nei contenuti e nella tecnica narrativa: anche questo libro è dedicato ai ragazzi ma è stato scritto per tutti, un viaggio di formazione in un mondo fantastico pervaso da sentimenti umani.
L’avventura, le difficoltà e gli enigmi da sciogliere, l’amicizia e il tradimento, la paura, la speranza, l’amore in tutte le sue declinazioni, la magia e il coraggio sono gli ingredienti di uno dei maggiori successi della narrativa fantastica italiana degli ultimi anni. Un romanzo reso unico e appassionante anche dall’incredibile creatività con cui l’autore attribuisce i nomi a luoghi e personaggi: la città di Melòdia, il bosco del QuietoPasso, il musico Eufònio…
Nel primo volume avevamo visto il giovane protagonista, Danny Martine, fare un balzo dalla Terra nel mondo di Estasia, il regno a Nove Punte, in cui popoli fantastici vivono sotto la protezione della Regina Darmha. Al suo arrivo scopre di essere stato chiamato per salvare Estasia dal pericolo della Nebbia Frenesia. L’unico modo per fermarla è recuperare le Nove Luci della Corona Incantata che Disperio, padrone del Palazzo dell’Inverso, ha sparpagliato nel Regno e messo sotto la custodia di esseri mostruosi e spietati. Dopo aver portato a termine la missione, grazie all’aiuto dei Paladini della Corona – Coran, la pantera alata, e Bolak, l’uomo lucertola – e a quello di Cathbad (il saggio di Estasia), Danny torna sulla Terra con l’Acqua della Vita, con la quale riesce a guarire sua madre, affetta da una misteriosa malattia.
Nel secondo volume della saga, Danny viene richiamato a Estasia dal potere del Sigillo del Triadema. Il Regno è stato diviso in tre mondi paralleli e lui si trova ad affrontare pericolose avventure in ognuno di essi. È così che conosce Slicha, della quale si innamora, e viene a sapere alcune terribili verità su di lei e su Disperio, che si rivelano rispettivamente la figlia e il fratello di Darmha. Ma viene a conoscenza anche di qualcosa di fondamentale su se stesso: è lui infatti il custode del Triadema e del suo immenso potere. Per salvare Slicha, colpita da un sortilegio di Disperio, Danny sacrifica la propria la vita. Poco dopo, però, anche la giovane scompare. Estasia ha riacquistato la sua integrità, ma il Male non è stato sconfitto e molti segreti continuano a pesare: qual è il ruolo del Grifone Rampante, delle Streghe Trigelle e della cartomante? Come possono intervenire il Primo Canuto, il nano Amos, la Dama del Ruscello e Naturalia? Quando torneranno ad attaccare la Setta delle Ombre e le bestie di Disperio? E soprattutto che cosa farà Disperio del Libro della Luce? Ogni nodo verrà al pettine nell’ultimo capitolo della saga.
Ed ecco che arriviamo così a “Nemesi”. È trascorso un anno dalla morte di Danny Martine e la Torre Bianca è di nuovo in pericolo. La Regina Darmha non riesce a superare il dolore per la perdita di Slicha, i Paladini stanno smarrendo la fiducia in se stessi e faticano a ottenere l’appoggio dei popoli del Regno. Anche il Primo Canuto è in difficoltà, straziato dal rimorso per una colpa antica. Dopo il furto di atavici manufatti e il compimento di due sortilegi di potenza smisurata, dalle viscere della terra risorge il Palazzo dell’Inverso e si scatena la furia dei Sette Anatemi. Non resta a questo punto che prepararsi alla battaglia finale. Attraverso nuovi scontri e gravi perdite, resi più duri da oscure, misteriose presenze, verrà finalmente a galla il passato di Estasia e, con esso, la verità. La lotta per l’affermazione del Bene sarà un incessante flusso di emozioni e obbligherà tutti i protagonisti ad affrontare mostri reali e interiori, fino a comprendere e accettare la complessità della vita.
Scrittore, ingegnere delle telecomunicazioni e blogger, Francesco Falconi firma il volume che conclude la trilogia iniziata nel 2006 con “Estasia. Danny Martine e la Corona Incantata” e proseguita nel 2008 con “Estasia. Il Sigillo del Triadema”, entrambi editi dall’Armando Curcio Editore. Recentemente, per Asengard, ha pubblicato “Prodigium. I figli degli elementi”… l’inizio di una nuova storia.
Grazie alla collaborazione della casa editrice Armando Curcio Editore, pubblichiamo di seguito quattro chiacchiere con Francesco in merito al ciclo di “Estasia”… e non solo.
CHE COSA SIGNIFICA PER UN AUTORE METTERE LA PAROLA FINE A UNA TRILOGIA?
È un insieme di sensazioni contrastanti. Da un lato mi dispiace chiudere un lungo cammino iniziato nel 1990 e avverto già una sorta di nostalgia per i personaggi a cui sono più affezionato, come Danny, Bolak e Slicha. Dall’altro sento che per crescere come scrittore ho bisogno di affrontare nuove sfide, creare nuovi mondi e ambientazioni: una strada in salita che desidero percorrere con costanza e fiducia.
COME SONO CAMBIATI I PERSONAGGI DI “ESTASIA” NEL CORSO DELLA SAGA?
Se il primo libro di Estasia è nato da un’idea che ho avuto quasi vent’anni fa, i successivi sono stati pensati e scritti in questi ultimi anni. Inevitabilmente, quindi, i personaggi e l’intera saga sono maturati, diventando sempre più complessi e poliedrici.
CHE COSA C’È DI FRANCESCO FALCONI NEI PROTAGONISTI DEL ROMANZO? CE N’È UNO IN CUI TI RISPECCHI DI PIÙ?
Ogni personaggio rispecchia una parte di me senza che vi sia un’identificazione totale. La crescita di Danny, la simpatia e la genuinità di Bolak, la forza di Coran, la saggezza di Cathbad e la debolezza di Darmha sono tutti lati del mio carattere.
E CHE COSA C’È DELLA SOCIETÀ E DEL MONDO ATTUALI NELLA STORIA DEL REGNO DI ESTASIA?
Estasia nasce come un romanzo di formazione ed è un universo fantastico che trae origine dal nostro mondo. Mi sono divertito a cogliere svariati aspetti e situazioni della nostra società, a volte estremizzandoli; in alcuni casi ho descritto i miei stessi difetti e giocato con le mie debolezze. Estasia non si pone l’obiettivo di fare la morale ma quello di fotografare il nostro vivere quotidiano e stimolare il lettore alla riflessione.
COME È CAMBIATO IL PANORAMA EDITORIALE ITALIANO NEL GENERE FANTASY E FANTASTICO DA QUANDO HAI PUBBLICATO IL TUO PRIMO LIBRO?
Il fantasy italiano ha uno spazio sempre maggiore, con autori nuovi e brillanti. L’Italia non ha alle spalle una cultura fantasy come quella anglosassone, tuttavia il genere fantastico si sta distinguendo per forme e contenuti, e questo ha reso il nostro panorama editoriale più ricco e interessante.
OLTRE ALLA SAGA DI “PRODIGIUM”, HAI GIÀ NUOVI PROGETTI IN CANTIERE?
Dedicherò il 2009 alla chiusura delle saghe in essere, appunto Estasia e Prodigium. Per il 2010, invece, sto progettando nuovi libri, sempre di genere fantastico, ma rivolti sia a un pubblico di ragazzi e young adults sia agli adulti.
Grazie di tutto e… buona lettura!
07/05/2009, Davide Longoni