IL PRIMO ANGELO

Nel 2008 ho letto “L’attenuante 666” e avevo eletto Paolo Dune a mio autore preferito tra tutti quelli “conosciuti” nello stesso anno.
Non potevo non leggere “Il primo angelo”. Avevo voglia di ritrovare i personaggi, il modo di scrivere fluente, la sottile ironia e, perché no?, anche un po’ di sanissima fantasia! Questo mi è capitato altre volte, ma si parla dello Stephen King dei tempi migliori o di altri autori molto, molto famosi e in genere non italiani purtroppo.
A volte capita che il secondo romanzo sia una delusione e che continui a girare intorno agli stessi argomenti del precedente… questo non è il caso!!!
Non voglio raccontarvi nulla perché è da leggere. Non voglio rovinare le sorprese che riserva fino alla fine.
Sappiate solo che c ‘è un esorcista curioso e senza paraocchi, una donna che aspetta il suo primo figlio e il diavolo…
Non mancano le macchiette come il papa Teomondo III o il vecchio esorcista Cimor che già avevamo incontrato ne “L’attenuante 666”.
La trama è “inarrestabile” e si snoda tra Spagna, Francia, Italia e paesi arabi.
E’ uno di quei romanzi che ti devi imporre di smetter di leggere perché se no andresti avanti ad oltranza fino alla mattina successiva!
Io l’ho trovato bellissimo; certi passaggi mi hanno fatto ridere fino alle lacrime e altri mi hanno fatto riflettere a lungo perché in fondo non è tutta pura e semplice fantasia. C’è invece uno studio approfondito e lineare che fa sembrare la storia nemmeno tanto “campata per aria”.
Rinnovo quindi i complimenti a Paolo Dune e spero che questa vena non si esaurisca con “Il primo angelo”.
Io oramai sono una sua affezionata lettrice e fino ad ora è certamente l’autore preferito del 2009!
09/03/2009, Simona Gervasone