NICOLA GUAGLIANONE

Il celebre sceneggiatore Nicola Guaglianone sta preparando un fumetto sugli zombi e sarà sicuramente qualcosa di molto interessante, considerando la bravura dello scrittore e l’estro che da sempre accompagna i suoi lavori.

Lo sceneggiatore ha iniziato la propria formazione presso la scuola di Leo Benvenuti, dopodiché ha fatto i bagagli alla volta degli States.

COME MAI QUESTA DECISIONE?

In realtà è stato l’amore a portarmi a Los Angeles, era il 1999, arrivai in America senza parlare una parola di inglese ma con un grande mito: Bukowski. Il rapporto con i miti è un tema molto importante per me e ricorrente in tutto ciò che scrivo. Ed è stato proprio lì, dopo una sorta di pellegrinaggio alla scoperte dei luoghi di Bukowski, che ho capito che arriva un momento nella vita in cui è necessario staccarsi dai propri miti.

IL SUCCESSO NON HA TARDATO MOLTO AD ARRIVARE E DOPO CIRCA UN ANNO E MEZZO NEGLI STATI UNITI IN CUI AVEVI INIZIATO A SCRIVERE, SI APRE PER TE IL MONDO DELLA TV…

Decisi di tornare in Italia perché lavoravo tanto, era un periodo molto florido per gli sceneggiatori grazie alle fiction televisive.

MA NONOSTANTE IL SUCCESSO NEL MONDO TELEVISIVO, SOGNAVI IL CINEMA, QUELLO CON CUI ERI CRESCIUTO E CHE TANTO AVEVI AMATO, DA QUELLO AMERICANO ALLA GRANDE COMMEDIA ALL’ITALIANA. E COSÌ È ARRIVATO L’INCONTRO CON GABRIELE MAINETTI…

Lui voleva dirigere, io scrivere. Abbiamo iniziato a lavorare insieme facendo dei cortometraggi. Facevamo quello che ci piaceva.

E DA QUELL’UNIONE È NATO IL FILM LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

Scrivemmo il film insieme ma i produttori non capivano che tipo di film fosse realmente. Per me era una commedia romantica, i super poteri e tutto il resto sono solo un pretesto.

UNA VOLTA FINITO IL FILM, PERÒ, NESSUNO LO VOLEVA DISTRIBUIRE. FINO A CHE NON ARRIVÒ ANDREA OCCHIPINTI. COM’E’ ANDATA?

Dopo aver fatto vedere il film a tantissimi distributori, incontrammo Occhipinti e venne a vedere il film. Decise immediatamente di distribuirlo. È stata la nostra fortuna.

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT È STATO INFATTI IL FILM CHE TI HA CONSACRATO AL SUCCESSO E DA CUI È NATO POI IL SODALIZIO CON GABRIELE MAINETTI, CON CUI HAI REALIZZATO IN SEGUITO UN ALTRO GRANDE SUCCESSO, FREAKS OUT

Ricordo che andai in ufficio da Gabriele con alcune idee. Tra i vari spunti ne avevo uno molto piccolo. Volevo raccontare di mostri che agivano come uomini e uomini (che sono poi diventati i nazisti) che agivano come mostri… sono seguite lunghissime conversazione con Mainetti con cui discutevamo ogni singola scena per molte ore.

RESTIAMO ADESSO IN ATTESA DEI PROSSIMI PASSI… E DEGLI ZOMBI ALLA GUAGLIANONE.

Davide Longoni