PAOLA BONI… E L’EVOCATORE DI DEMONI

Abbiamo avuto modo di conoscere Paola Boni tempo fa, quando era ai suoi esordi letterari, e già nel 2009 avevamo riscontrato in lei una marcia in più: avevamo capito fin da allora che avrebbe fatto strada perché di stoffa ne aveva da vendere. E non siamo stati smentiti: il tempo ci ha dato ragione e quindi rieccoci qua, dopo più di due anni, a scambiare ancora quattro chiacchiere con Paola per farci raccontare cosa è successo nel frattempo.

CIAO PAOLA, ORMAI CI CONOSCIAMO DA ANNI, DAI TEMPI DELLA SAGA DI “BLACK ANGEL”. COSA E’ CAMBIATO DA ALLORA NELLA TUA VITA EDITORIALE E NEL TUO MODO DI SCRIVERE?

In questi ultimi anni il mio modo di scrivere è cambiato davvero molto. Grazie soprattutto al confronto con i lettori ho avuto modo di crescere, di capire gli errori e i difetti della mia scrittura e  di correggerli. Sicuramente è maturata dai tempi di “Black Angel” anche perché ho capito l’importanza di cercare sempre e comunque di migliorare partendo proprio dalle critiche e dai consigli ricevuti.

Dal punto di vista editoriale poi sono diventata più consapevole di quella che è la realtà italiana con i suoi pregi e purtroppo i suoi limiti e collaborando con la Casini Editore alla Saga di Amon ho avuto anche la fortuna di lavorare con persone molto più esperte di me dalle quali ho sempre cercato di apprendere il più possibile. Credo che ciò che è cambiato di più in questi anni sta nel fatto che adesso non considero più le mie storie come qualcosa di esclusivamente mio. Se prima scrivevo solo per me stessa adesso lo faccio anche per i miei lettori cercando però sempre e comunque di mantenere vive quelle emozioni che hanno fatto della scrittura l’amore della mia vita.

RECENTEMENTE È USCITA LA TUA NUOVA SERIE DI ROMANZI DEDICATA ALLA FIGURA DI “AMON L’EVOCATORE”, IL CUI ULTIMO VOLUME E’ INTITOLATO “LA FINE DEL SENTIERO”. VUOI PARLARCENE?

Protagonista della Saga di Amon è Daniel, giovane evocatore che scopre i suoi poteri all’età di sei anni quando per errore evoca un demone femminile di nome Baal. Durante l’evocazione, però i  poteri del demone sono rimasti in parte bloccati tra il nostro mondo e la dimensione infernale e lei si ritrova con l’aspetto di una ragazzina e priva di gran parte della sua forza. I due stringono quindi un patto secondo il quale lui si impegna a non rimandarla indietro finché non le avrà ridato i suoi poteri e in cambio lei lo aiuterà a sviluppare e controllare la sua Magia.

La storia si sviluppa quando Daniel, all’età di ventidue anni, scopre l’esistenza del “Sentiero dell’Evocazione” ovvero cinque templi all’interno dei quali vi sono altrettanti demoni dormienti. Il giovane Evocatore vedrà proprio nel Sentiero la sua occasione per  liberarsi di Baal e capire la natura oscura e pericolosa del suo potere. Nel secondo volume, Daniel porterà a termine il suo viaggio fino alla fine Sentiero che lo porterà a scoprire verità e tradimenti che stravolgeranno per sempre il suo mondo. Allo stesso tempo verranno svelate molte cose su personaggi che nel primo volume sembrano avere solo un ruolo marginale, ma che nel secondo volume giocheranno un ruolo primario: i druidi.

Verrà infatti approfondita la conoscenza  dell’essenza Magica che anima il mondo di Amon attraverso gli occhi di Claire, amica e sostegno di Daniel costretta a separarsi da lui nel primo volume, che seguirà un percorso diverso da quello dell’amico iniziando l’apprendistato per imparare a controllare il suo potere e diventare una druida.

COME È NATA L’IDEA DI FONDO DELL’INTERA VICENDA?

La storia è nata partendo dal rapporto tra Daniel e Baal, personaggi che devo ammettere sono nati un po’ per caso, su un autobus. Stavo tornando dalla sede della Casini dove mi era stato proposto di provare a scrivere un romanzo che avesse come protagonista un evocatore di demoni e passando vicino alla mia vecchia università ho provato a immaginare una scena ambientata all’interno dell’università stessa con un giovane evocatore e il suo demone.

Da lì sono nati i due protagonisti così come sono ancora adesso nel romanzo nonché il primo capitolo ambientato proprio alla Sorbonne. Subito dopo sono partita con il lavoro di documentazione per realizzare il background sia storico che magico, ma si può dire che sia nato tutto da quella corsa in autobus.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI?

Nel creare i personaggi di Amon credo che la parte più difficile sia stata senza dubbio il lavoro di documentazione fatto per dare vita a ognuno di essi. Sia per i demoni che per i druidi e gli evocatori ho attinto a numerose tradizioni esoteriche e pagane cercando di creare un background solido e coerente. Questo ovviamente ha finito per influenzare anche il carattere dei singoli personaggi. Ne è un esempio lampante il druido Connor che, addestrato con la convinzione che tutti gli evocatori sono malvagi per natura, giudica Daniel solo in base al suo potere, non al modo in cui vorrebbe usarlo e per questo cercherà di ucciderlo.

Altra cosa piuttosto difficile all’inizio è stata la creazione di un protagonista maschile. Devo dire che è stata un po’ una sfida per me riuscire a incentrare la storia su ragazzo poi però ho lasciato emergere il maschiaccio che è in me e alla fine Daniel è cresciuto in maniera molto naturale.

LA SAGA DI AMON NON E’ LEGATA SOLO AI DUE ROMANZI, MA RIESCE A ESSERE UN ESPERIMENTO MULTIMEDIALE BEN RIUSCITO: APPENDICI, COLONNE SONORE, FUMETTI. COSA PUOI RACCONTARCI IN PROPOSITO?

La Saga di Amon è un progetto davvero unico al quale sono davvero fiera di partecipare e che punta a creare un universo complesso e articolato che coinvolga il lettore su più piani. Nel romanzo ci sono infatti numerose appendici e straordinarie illustrazioni con un forte impatto visivo, realizzate da Sara Forlenza. Nel secondo volume poi viene inaugurata la funzione Music Player che dà al lettore la possibilità di ascoltare la colonna sonora ispirata al libro durante la lettura.

Oltre a questo il mondo di Amon è formato anche da una serie manga disegnata dal bravissimo Karim che racconta una storia diversa da quella dei romanzi e che, pur potendo essere letta tranquillamente da sola, fa da tramite tra primo e secondo volume. Inoltre il lettore viene ulteriormente coinvolto anche grazie ai video in 3D realizzati da Sara Lazzeroni dei quali è un esempio il trailer de “La Fine del Sentiero.”

Insomma quella di Amon è una realtà ampia che coinvolge numerosi artisti tra i quali, oltre a quelli che ho citato, c’è anche la bravissima Marilena Wu, la nostra Character Designer per i demoni. Ognuno di loro ha contribuito a mostrare diversi aspetti della storia e dei personaggi permettendo di diventare esso stesso parte del mondo di Amon.

PARLANDO DI AMON, NON POSSIAMO NON MENZIONARE ANCHE IL TOUR, DURATO BEN SEI MESI CON LA PARTECIPAZIONE DI INNUMEREVOLI OSPITI. VUOI RACCONTARCI QUESTA ESPERIENZA?

L’Amon Tour è iniziato nei primi mesi del 2010 e si concluderà con l’Amon Day il 29 ottobre a Lucca Comics.  Devo ammettere che nonostante la mia timidezza cronica è stato davvero magnifico poter incontrare tutti i lettori che già su internet hanno saputo dimostrare il loro affetto per la Saga, così come è stato bello poterli in qualche modo ringraziare con questo tour. È  stata un’esperienza davvero unica, piena di sorprese ed emozioni che non vedo l’ora di riprendere con la fine dell’estate.

FERVONO ORMAI DUNQUE I PREPARATIVI PER L’AMON DAY CHE SI TERRA’, COME DICEVI, IL 29 OTTOBRE ALLA FIERA DEL FUMETTO DI LUCCA: DI COSA SI TRATTA?

L’Amon Day sarà una giornata interamente dedicata ad Amon durante la quale ci saranno incontri con il team, la premiazione di alcuni dei contest indetti sul sito di Amon, ma soprattutto  ci sarà la presentazione del primo volume del manga “Amon Prophecy” e di una sorpresa speciale per tutti i lettori della saga e non solo.

CHIUDIAMO CON UNA DOMANDA CHE GUARDA AVANTI: COSA HA IN SERBO ANCORA PER NOI PAOLA BONI NEL PROSSIMO FUTURO?

Ovviamente nel 2012 ci sarà l’uscita del terzo volume della Saga di Amon, a cui sto lavorando a pieno ritmo, oltre a molte sorprese legate al mondo di Amon delle quali però ancora non posso anticipare niente. Prossimamente usciranno anche diverse antologie a cui ho partecipato con dei racconti brevi, alcuni dei quali oserei dire “sperimentali” perché di generi ai quali non mi ero mai avvicinata prima come la fantascienza o l’ucronia. Oltre a questo sto pian piano lavorando a una revisione completa di “Black Angel”, che spero di rivedere presto pubblicato, e meditando su un romanzo basato sul mio racconto “L’odio dell’angelo” pubblicato recentemente nell’antologia “Stirpe Angelica”.

IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO ALLORA… E TI ASPETTIAMO ALLA PROSSIMA!

Davide Longoni