GABRIELLA GENISI E… LE INDAGINI DI LOLITA LOBOSCO

Tra la fine di febbraio e la metà di marzo, di domenica sera, con grande successo di pubblico, sono stati trasmessi i quattro episodi della fiction televisiva “Le indagini di Lolita Lobosco”, vicequestore del commissariato di polizia di Bari. La fiction che ha come protagonista la brava e bella attrice Luisa Ranieri è liberamente ispirata ai tanto apprezzati romanzi della scrittrice barese Gabriella Genisi, pubblicati da Sonzogno e poi nella Collana Universale economica Feltrinelli. La serie tv prodotta da Rai Fiction, Bibi Film TV e Zocotoco con l’attivo contributo dell’Apulia Film Commission è diretta da Luca Miniero e scritta da Daniela Gambaro, Massimo Gaudioso e Massimo Reale.

Ma come hanno fatto ad arrivare in prima serata su Rai 1 le storie dedicate alla super poliziotta?

Bisogna risalire al 2009 quando la scrittrice Gabriella Genisi, che vive e lavora nella sua città, fu scoperta nel corso del Festival Internazionale di Letteratura WFF/Women’s Fiction Festival di Matera. Come ha riferito la stessa autrice: “Fu lì che conobbi Mariateresa Cascino e Maria Paola Romeo della Grandi & Associati – Agenzia Letteraria, le organizzatrici. La prima resta per me un importante riferimento culturale, l’altra divenne la mia agente letteraria. Insomma, se Lolita Lobosco è giunta su Rai1 lo devo a queste due ragazze che nel 2009 credettero in me dal primo istante”. E proprio grazie a Mariateresa Cascino (che in questo periodo è alle prese con l’organizzazione della nuova edizione del WFF) siamo riusciti a contattare Gabriella Genisi la quale ha gentilmente risposto alle nostre domande.

DA QUALI SUGGESTIONI LETTERARIE, CINEMATOGRAFICHE, DI CRONACA O PERSONALI TRAE ORIGINE LA FIGURA DEL PERSONAGGIO LOLITA LOBOSCO?

La commissaria Lolita Lobosco deriva indirettamente dalla mia predilezione per il Commissario Montalbano, personaggio amatissimo sia dal punto di vista letterario che televisivo. Dal mio punto di vista, la sua figura così incisiva e carismatica metteva in luce il vuoto nella letteratura poliziesca italiana di poliziotte con ruoli apicali. Mi parve che il canone non rispecchiasse la realtà contemporanea, d’altra parte erano già passati oltre venticinque anni dal primo concorso per dirigenti aperto anche alle donne. Lolita nacque così, per un senso di giustizia verso noi donne.

COME PREPARI LE TRAME DEI TUOI ROMANZI? COSA TI ISPIRA?

Dipende. Per quanto riguarda le indagini di Lolita Lobosco parto da una tematica sociale, la approfondisco e ci costruisco una storia intorno. Per la serie noir Chicca Lopez, pubblicata da Rizzoli, sono i luoghi a imprimere la direzione della storia. Il Salento è una terra incredibile, scenografica e con una storia complessa e misteriosa.

A PROPOSITO DI SALENTO E DI PUGLIA QUANTO SONO IMPORTANTI PER TE I LUOGHI DOVE AMBIENTI LE STORIE?

I luoghi sono fondamentali, anche per la caratterizzazione del genere: una Bari levantina imprimerà un tono da commedia gialla ai libri di Lolita, al contrario il Salento offrirà una visione ampia, antropologica e complessa a una serie dal tono noir.

MA QUANTO LA FIGURA DI LOLITA LOBOSCO SOMIGLIA ALL’AUTRICE?

Eh, anni fa mi somigliava abbastanza da un punto di vista fisico. I personaggi letterari difficilmente invecchiano, gli scrittori invece sì. Restano a unirci le passioni: mare, cucina, macchine cabrio.

COSA PENSI DELLA FICTION? CHE TIPO DI CONFRONTO E COLLABORAZIONE HAI AVUTO CON IL CAST DI ATTORI, LA REGIA E LA PRODUZIONE?

La trasposizione televisiva delle Indagini di Lolita Lobosco è stata un successo straordinario e ha reso Lolita un personaggio amato dal grande pubblico, grazie a un’interpretazione perfetta da parte dell’attrice protagonista, Luisa Ranieri. Con gli sceneggiatori e il regista ci sono stati momenti di confronto, ma ognuno conosce bene il suo mestiere.

SEI IN GRADO DI DIRE SE CI SARA’ UNA NUOVA SERIE?

La seconda serie è confermata e tra poco ci rimettiamo a lavoro.

PRIMA HAI CITATO CHICCA LOPEZ, ALTRO PERSONAGGIO AL QUALE HAI DATO VITA. ANCHE LEI INVESTIGASTRICE CHE PERO’ OPERA NEL CORPO DEI CARABINIERI. CI VUOI ILLUSTRARE LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA LEI E LOLITA LOBOSCO E COSA LE ACCOMUNA?

La Lopez è completamente diversa dalla Lobosco, infatti nasce nel tentativo di distaccarmi un po’ da un personaggio molto ingombrante. La serialità tende ad affaticare la creatività di chi scrive e la Lopez ha ridato smalto e freschezza alla mia vena letteraria. Differiscono nella generazione, nell’aspetto fisico, nella sessualità, nel grado, nel territorio, nell’abbigliamento, nel mezzo utilizzato per spostarsi. Sono tanto diverse storie e protagoniste da sembrare scritte da mani differenti.

COSA RACCONTI NEL NUOVO ROMANZO DEDICATO A CHICCA LOPEZ “LA REGOLA DI SANTA CROCE”?

Nella “Regola di Santa Croce” racconto un cold case e un periodo di storia recente, quella che va dagli anni Ottanta alla fine del millennio. Ma il libro è anche un viaggio nell’anima e nei luoghi.

E SU LOLITA LOBOSCO STAI SCRIVENDO O IDEANDO QUALCHE NUOVA STORIA?

Sto scrivendo il nono episodio, si chiamerà “Terra Rossa”, l’uscita è prevista per il 2022.

COMPLIMENTI PER TUTTO GABRIELLA E ASPETTIAMO LA NUOVA FICTION E IL TUO NUOVO ROMANZO. SARA’ UN’OCCASIONE PER TORNARE A PARLARE SULLA NOSTRA WEBZINE DELLE TUE INTRIGANTI STORIE!

Filippo Radogna