LA GRAZIA DEI RE

Tutti o quasi conoscono il fantastico orientale grazie ai manga e agli anime, ma non è l’unica forma con cui questo filone prolifico e declinato su più generi si manifesta a Est: la Cina è un’altra terra dedita a questo tipo di storie, tradizionalmente in passato e da un po’ di tempo anche nel mondo di oggi, dopo che è finito il tabù imposto dal regime verso l’evasione con l’immaginazione che per anni ha condizionato le arti.

Negli anni, dalla Cina sono arrivati film come “La tigre e il dragone” e “Hero”, pronti a raccontare un passato epico con forti venature fantasy: da qualche anno stanno giungendo anche libri tradotti, di fantascienza, genere molto frequentato, e fantasy. Uno di questi è LA GRAZIA DEI RE di Ken Liu, uscito in italiano per Oscar Fantastica, primo di una saga che parte subito con il botto immergendo in un mondo arcano e affascinante.

La storia è ambientata in una versione alternativa e fantastica della Cina nei secoli prima dell’era cristiana, mentre si stava costituendo un impero durato centinaia di anni. Nel libro si parte alla fine del regno dell’Imperatore Mapidéré, il primo a unire i regni dell’arcipelago di Dara sotto il dominio dell’isola di Xana, la sua terra d’origine. Ovviamente questo processo non è stato indolore, le conquiste sono seminate tutte di violenza e oppressione e questa non ha fatto eccezione.

Mapideré sta morendo dopo una lunga malattia e i suoi consiglieri sono già al lavoro in complotti per ottenere il potere, mentre la popolazione, stremata da anni di angherie, non ha nulla da perdere se si ribella.

I due protagonisti di un affresco complesso, con tanti personaggi, emergono in questo momento e sono Kuni Garu, un ladruncolo cresciuto nella miseria più nera fino a diventare un abile truffatore, e Mata Zyndu, l’intrepido figlio di un duca deposto, che ha giurato di vendicare quello che è stato fatto alla sua famiglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma nonostante questo o forse proprio per questo si incontrano e diventano amici, ma il destino ha in serbo per loro altre sorprese, e si troveranno poi divisi su due fazioni diverse e in lotta.

Il mondo fantasy che presenta Ken Liu ha anche venature steampunk, oltre a richiami a leggende e ballate cinesi, e si dipana tra eserciti, vascelli volanti, libri magici, dei adirati, creature mutaforma e molto altro ancora.

LA GRAZIA DEI RE presenta quindi un nuovo modo di visitare un immaginario complesso, richiamandosi e reinventando la Storia del passato, un po’ come ha fatto anche Martin con la “Saga del Ghiaccio e del Fuoco”, ispirandosi alla Guerra delle due Rose per costruire il suo mondo ancora non concluso.

Un modo per scoprire quindi nuovi modi per raccontare storie eterne, da altre prospettive culturali, con cui bisogna misurarsi e confrontarsi, in attesa ovviamente di un seguito che è doveroso, visto che la storia non si conclude qui.

Elena Romanello