L’ESORCISTA IV – LA GENESI

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: The exorcist – The beginning
Anno: 2004
Regia: Renny Harlin
Soggetto: William Wisher e Caleb Carr
Sceneggiatura: Alexi Hawley
Direttore della fotografia: Vittorio Storaro
Montaggio: Mark Goldblatt e Todd E. Miller
Musica: Trevor Rabin e Kalidon
Effetti speciali: Danilo Bollettini e Brian Blair
Produzione: James G. Robinson
Origine: Usa
Durata: 1h e 54’
 
CAST
Stellan Skarsgard, Izabella Scorupco, James D’Arcy, Remy Sweeney, Julian Wadham, Andrew French, Ralph Brown, Ben Cross, David Bradley, Alan Ford, Alessandro Casula
 
TRAMA
Stavolta facciamo un passo indietro e ritroviamo un padre Merrin molto giovane, per la prima volta alle prese con il demonio. Siamo negli anni Quaranta, circa 30 anni prima del primo “L’esorcista”: la Seconda Guerra Mondiale è terminata e il religioso, in piena crisi di fede, abbandona la natia Olanda per andare in Africa come missionario. Qui viene avvicinato da un collezionista che gli propone di partecipare ad uno scavo in Kenya, dove è stata trovata un’antichissima chiesa cristiano-bizantina. Il collezionista vuole che padre Merrin trovi per lui una preziosa reliquia. Ben presto il prete troverà che tra le rovine del tempio, nascosta in una cripta, giace invece una presenza ancestrale, in attesa del suo risveglio, ormai prossimo. Dopo aver scoperto che proprio in quel luogo Lucifero era precipitato sulla Terra dopo la cacciata dal Paradiso, padre Merrin deve fare i conti per la prima volta con il Male in persona, il demone assiro Pazuzu.
 
NOTE
Il regista Renny Harlin (“Nightmare IV”, “Blu profondo”, “The Covenant”) ha preso in mano le sorti del film quando il precedente regista Paul Schrader aveva quasi completato la sua versione che però per la produzione era risultata troppo ostica e filosofica e poco horror. Harlin, grazie anche ad una nuova sceneggiatura, cambiò quasi tutto il cast e rigirò daccapo la maggior parte delle scene dando al film un’impronta più orrorifica.
Il film si ispira naturalmente sempre ai personaggi creati da William Peter Blatty e cerca di scavare più a fondo nel passato di padre Merrin, inventandosi un incontro precedente con il demone Pazuzu, apparso per la prima volta ne “L’esorcista II”, in modo da creare una sorta di unione con gli altri film della serie.
Interessante l’idea di affiancare alle musiche originali, ma solo nella versione italiana, brani rock, per fare un po’ il verso al primo episodio con la presenza di Mike Oldfield: stavolta la scelta cadde su un gruppo semiconosciuto, i Kalidon.
20/03/2008, Davide Longoni