STEFANO GIUGNO

Stefano Giugno è un nuovo autore della scuderia Resh Stories: affacciatosi da poco sulla scena della narrativa fantastica, ha saputo rapire tutti quanti per il suo modo di scrivere fantasy diversamente dagli archetipi tradizionali e classici, creando un mondo tutto nuovo che ha saputo letteralmente incantare. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo per voi, ecco cosa ci ha raccontato.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È STEFANO GIUGNO?

Appassionato di fantasy, fantascienza, storia antica, ma anche di serie tv, cinema e videogiochi. Insomma, in due parole, nerd e sognatore.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Nel 2006 mi decisi, dopo aver visto la trilogia del Signore degli Anelli al cinema, che il fantasy era un mondo meraviglioso per me ed andava approfondito e nel giro di qualche anno avevo letto gran parte della Saga di Shannara, Il Trono di Spade, e il ciclo di Dragonlance. Nel mentre, cominciavo a fantasticare su finali alternativi, che poi divennero storie alternative. Negli anni poi, appassionando sempre di più allo storytelling, ho fatto corsi di scrittura con alcuni professori del mio liceo classico.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATO?

La mia primissima storia, “Magicka”, era un abbozzo di tante cose che avevo malamente incollato l’una all’altra, ma ogni volta che la rileggo mi piace riscoprire la semplicità con cui avevo ideato quel mondo bizzarro. Più avanti poi, quando la mia passione per Edgar Allan Poe ha preso il sopravvento, ho scritto una storia breve, pubblicata sul mio profilo di Wattpad, che si chiama “Il Vicolo” e che ha ricevuto molto apprezzamento ed è ambientata nella mia città, Pordenone, ed è stato bello scrivere qualcosa di personale ma che comunque ha destato un discreto successo.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER RESH STORIES LA PRIMA STAGIONE DI “WORLD2WORLD”. CE NE VUOI PARLARE?

Tutto è scaturito da una domanda: come mettere l’ossessiva frequenza di colpi di scena di Lost in un fantasy? Non pretendo di esserci riuscito ma questo è il mio tentativo, e spero vivamente che piacerà, anche per la sua voluta leggerezza, a differenza del fantasy classico dove ci sono interi capitoli unicamente atti a descriverti quel mondo. E’ leggero, è dinamico, è mistery. Credo.

COME E’ NATA L’IDEA DI QUESTA SERIE?

Assieme ad un mio amico, nerd come me e laureato in informatica, avevamo deciso di progettare un videogioco. Mentre lui pensava alla parte tecnica, io definivo i dettagli, e così ho pensato fosse doveroso dare un’ambientazione al gioco, una storia di fondo su cui si potessero poi creare campagne single player e varie. Il risultato è questa antologia che, in teoria, finiva dove cominciava il gioco.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Sicuramente il dover sempre pensare alla simmetria dei due mondi, che sono esattamente speculari ma diametralmente opposti (ad esempio: il sole c’è in tutti e due mondi, ma nel mondo della Luce si muove da est a ovest passando per il sud, nel Mondo delle Tenebre è fisso a nord). E’ stata, ed è, una sfida che pone diversi ostacoli.

DAL MOMENTO CHE SI TRATTA DI UN AMPIO PROGETTO DEDICATO AL FANTASY, QUALI SARANNO LE TUE PROSSIME MOSSE IN  MERITO A “WORLD2WORLD” E COSA HAI MENTE?

La saga continuerà come progettato fin dall’inizio. Ora comincerò a scrivere le prossime trilogie che vedranno come protagonisti gli altri abitanti dei due mondi, così da svelare, storia dopo storia, tutti i misteri e le domande sorti negli episodi precedenti. Un lungo cammino alla ricerca della verità.

HAI PENSATO ANCHE A QUALCOSA CHE ESULI DAL CAMPO DELLA NARRATIVA PER SFOCIARE IN ALTRI AMBITI, QUALI IL GIOCO, I GADGET O ALTRO ANCORA?

Come ho detto questo progetto era, inizialmente, l’antologia per un videogioco. Se mai riuscissi a realizzarlo sarebbe il completamento di questo progetto, e niente potrebbe rendermi più felice.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Le due realtà coesisteranno ancora a lungo, anche se inevitabilmente la carta andrà a essere sempre di più un formato di nicchia, com’è stato per il vinile nella musica, una strada che condivido per l’impatto ecologico e per il progresso scientifico che porta con sé, ma che da nostalgico di “sdraio&libro” un po’ mi dispiace.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Le mie due passioni sono il fantasy e la fantascienza. Ultimamente abbiamo compreso che nell’universo c’è molto di più di quello che pensavamo di aver capito. E se ci fossero altri mondi? Mondi in cui quella che noi chiamiamo magia è la loro scienza? In quello che scrivo cerco di immaginarmi come potrebbe essere, come raccontare alcune delle infinite possibilità che l’universo cela.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

A 5 anni mio padre mi portò al cinema a vedere Star Wars – Episodio IV: Una Nuova Speranza. Cinema, cartoni, serie TV. Ne ho guardate così tante, analizzando dialoghi, personaggi, il modo in cui venivano progettate le trame. Ultimamente mi sto sforzando a leggere anche narrativa di generi diversi dal fantasy, anche se sui romanzi rosa ho ancora delle grosse difficoltà.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Il mio battesimo del fantasy è avvenuto con Margaret Weis e Tracy Hickman e il loro straordinario modo di farti immergere nell’avventura, in questi mondi fantastici, ma se dovessi dire chi è il mio preferito, oltre a Cormac McCarthy e Arthur Conan Doyle, direi sicuramente Edgar Allan Poe. Mettere per iscritto il terrore dell’anima in un modo così raffinato è una cosa affascinante.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Nelle prime tre posizioni ci sono: al terzo posto Braveheart, al secondo posto Pulp Fiction, e al primo posto Harry ti presento Sally, la più bella commedia mai fatta, con dei dialoghi semplicemente perfetti. Lo so, me ne stupisco ogni volta anch’io.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Oltre alla saga di WORLD2WORLD ho in cantiere altri progetti, sempre sul fantasy e fantascienza, che spero vedranno la luce, prima o poi, in qualche forma. Il mio sogno nel cassetto è ed è sempre stato scrivere una sceneggiatura, vedere una delle mie storie sullo schermo, con attori in carne e ossa, per coniugare le mie due grandi passioni, la scrittura e il cinema.

IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO, ALLORA… E ALLA PROSSIMA!

Davide Longoni