PETER MILLIGAN

La carriera di Peter Milligan come sceneggiatore di fumetti inizia nei primi anni Ottanta sulla storica rivista inglese 2000AD. È del 1986 la prima serie da lui concepita, Bad Company, disegnata da Brett Ewins e Brendan McCarthy e accolta da un ottimo successo di critica e pubblico.

La prima apparizione sul mercato americano di Milligan (e dei compari Ewins e McCarthy) avviene con l’antologia Strange Days per la Eclipse Comics. Una delle serie contenute in Strange Days, il psichedelico Paradax, è stata poi riproposta dalla Vortex nel 1987 ed è considerata capostipite di certo approccio supereroistico tipicamente britannico al genere.

Dopo un periodo passato a scrivere per il mercato inglese (fra cui l’ottimo Hewligan’s Haircut con Jamie Hewlett), nel 1989 Milligan pubblica il primo lavoro per la DC Comics, la mini di sei numeri Skreemer, disegnata da Brett Ewins e Steve Dillon, una gangster story apocalittica e nerissima che è stata ristampata successivamente in volume per la Vertigo. Da quel momento, Milligan si divide fra il mercato britannico e quello americano.

Skin, del 1990, con Brendan McCarthy, racconta la storia di un giovane skinhead focomelico negli anni Settanta a Londra, e i suoi tentativi di affrontare con la sua disabilità il mondo in generale. Inizialmente censurata, Skin, pubblicata poi dalla Tundra, resta un’opera potente e acclamata.

Nel 1990 Milligan rinnova il personaggio di Shade, The Changing Man, trasformando le iniziali idee di Steve Ditko in una cavalcata psichedelica nel cuore marcio dell’America capitalista. Con Shade, Milligan (insieme ad altri scrittori britannici come Grant Morrison, Alan Moore e Neil Gaiman) contribuisce a creare quello stile introspettivo e lirico che poi verrà identificato come “stile Vertigo” (dal nome dell’etichetta adulta della DC Comics che ha raccolto alcuni dei titoli fumettistici più interessanti degli ultimi venti anni).

Nel 1991 Milligan si assume il problematico compito di seguire Morrison come sceneggiatore di Animal Man, e debutta nel mainstream supereroistico diventando lo scrittore regolare di Batman in Detective Comics. A Milligan viene dato credito di avere avuto l’idea originale per lo storico crossover Knightfall, in cui a Batman veniva spezzata la schiena.

Nel 1993, scrive per la Vertigo il capolavoro assoluto Enigma, disegnato da Duncan Fegredo, e in coppia con Ted McKeever crea The Extremist.
Durante il resto degli anni Novanta, scrive progetti propri come gli ottimi Face & Girl (in coppia con Fegredo), The Eaters (con Dean Ormston) e Egypt (con Glyn Dillon e Roberto Corona).

Nel 1996 esce per la Vertigo il volume di Rogan Gosh, disegnato da Brendan McCarthy, in precedenza presentato a puntate sulla rivista britannica Revolver.
The Human Target per la Vertigo rappresenta un parziale cambio di rotta rispetto a certi lavori più sperimentali, e gli vale una certa notorietà, che lo porta nel 2001 a prendere le redini della testata mutante Marvel X-Force. Sotto la guida di Milligan e del disegnatore Mike Allred, X-Force diventa molto più satirica e assume toni da commedia dark. Col numero 129, la serie cambia nome in X-Statix, spingendo l’acceleratore sulla critica alla “società dello spettacolo” supereroistica. X-Statix diventa un piccolo caso editoriale con la censura di una storyline con protagonista il ritorno della principessa Diana Spencer (idea resa nota alla stampa e foriera di forti controversie), e chiude col numero 26.

Ultimamente, Milligan ha scritto The Programme per la Wildstorm, è stato lo sceneggiatore di X-Men nel 2005 e ha sceneggiato la serie regolare di Human Target. Le sue ultime, apprezzate opere sono Sub-Mariner: Abissi per la Marvel e Greek Street con l’italiano Davide Gianfelice per la Vertigo.
Oltre che come scrittore di fumetti, Milligan lavora come sceneggiatore cinematografico e televisivo.

Tra le sue opere più famose, oltre a quelle già citate, segnaliamo anche alcuni numeri di Judge Dredd, Tank Girl, Arcangelo, Elektra, Wolverine/Punisher, Moon Knight e Hellblazer (foto in alto a destra).

Davide Longoni