C’E’ VITA NELL’UNIVERSO?

Prosegue la collaborazione tra la Zona Morta e il sito “Italia parallela” con un altro articolo che speriamo possa essere di vostro gradimento. Questa volta parleremo della vita nell’universo

La vita, uno splendido insieme di organismi che si muovono, nutrono, respirano, pensano…
Possibile che questo dono sia stato fatto solamente al nostro pianeta?

La Terra, un pianeta tra altri 8 pianeti che girano intorno al sole.
Il Sole, una stella tra altre 100 miliardi di stelle che compongono la nostra galassia (Via Lattea).
La Via Lattea, una galassia tra 100 miliardi di altre galassie.

Tutto questo insieme ci fa capire quanto sia vasto (e molto c’è ancora da scoprire) questo universo che è sempre in movimento e in trasformazione, pronto ad accogliere e distruggere la vita come se fosse un semplice gioco.

La nascita della vita, come la conosciamo sulla Terra è ancora in discussione tra gli scienziati.
Chi sostiene che la vita si sia formata nascendo dal cosiddetto “brodo primordiale”, materiale non vivente attraverso reazioni complesse e chi invece sostiene che la vita sia stata portata da altri mondi attraverso asteroidi caduti accidentalmente sulla Terra.
Questi asteroidi avrebbero contenuto tracce di vita nella loro composizione ghiacciata che sciogliendosi avrebbe dato inizio allo stupendo miracolo terrestre.

La vita sulla Terra è riuscita a svilupparsi ed evolversi grazie alla posizione del nostro pianeta rispetto al Sole.
Tutti i sistemi solari infatti hanno dei pianeti “privilegiati” per contenere la vita, questo privilegio è dovuto dalla posizione rispetto al Sole.
I nostri pianeti privilegiati sono appunto la Terra e Marte (su cui si sono trovate possibili tracce di antichi fiumi).

La vita sulla Terra è favorita dalla presenza di acqua, come sapete elemento fondamentale.
Si pensa che nell’universo ci sia una grande quantità d’acqua, molta della quale in uno stato ghiacciato, quindi perché la vita non sarebbe possibile in altri pianeti?
Gli esseri viventi su altri pianeti non è detto che siano uguali a noi, magari hanno forme totalmente diverse e caratteristiche buffe, si adattano alle caratteristiche del pianeta, come noi ci siamo adattati a quelle del nostro.

Gli astronomi hanno individuato in Europa, satellite di Giove, un possibile pianeta culla della vita.
La sua superficie è interamente ricoperta da uno strato di 35 km di ghiaccio, il satellite girando attorno al suo pianeta viene “manipolato” dalla sua forza di gravità e compresso, quindi si presuppone che sotto lo stato ghiacciato ci sia acqua allo stato liquido perché surriscaldata.
Qui potrebbero esserci esseri viventi tipo pesci, magari che, come alcuni esemplari nei nostri mari, producano una sostanza luminosa per vederci nei fondali marini.
Questa rimane comunque tutta fantasia perché per avere sicurezze bisognerebbe recarsi sul luogo e come si può immaginare la cosa è costosa e per il momento impensabile.

Ma soffermiamoci per un momento su una domanda… perché la vita dovrebbe svilupparsi solo in condizioni simili a quelle della Terra? Non è possibile che altri organismi hanno bisogno di altro per vivere?
Potrebbero per esempio esistere organismi viventi che a noi non ci sembrerebbero nemmeno tali, oppure alieni di gas, che si nutrono di energia delle tempeste elettriche dei pianeti gassosi.
La vita potrebbe svilupparsi anche a -195° in mancanza di acqua, i presunti alieni potrebbero essere composti da azoto liquido, fosforo, sale, ferro, calcio, carbonio (o silicio) e altri 15 elementi minori.

La Terra è in continua ricerca di altre forme di vita nell’universo, ha mandato dei messaggi tramite sonde e cerca con telescopi ogni tipo di segnale, ma finora ancora nulla… tranne un episodio.

Il 16 agosto del 1977 l’Ohio State University Radio Observatory captò un segnale considerato tutt’ora un possibile segnale extraterrestre, questo segnale aveva frequenze d’onda diverse dalle solite che si ascoltano nell’universo, erano più forti.
Questo messaggio fu denominato “Segnale Wow, era composto da 6 numeri e 6 lettere e fu chiamato così perché lo scienziato che lo studiò, Jerry Ehman, esclamò proprio la parola “wow” e la trascrisse sul tabulato stampato dal computer.
Le coordinate indicavano che il segnale era stato emesso da un pianeta 200 anni luce dalla Terra.
Purtroppo non si è più riusciti poi a captare nulla dopo quella fantastica esperienza.

La fantasia dell’uomo quindi a questo punto può spaziare e aspettarsi che gli extraterrestri ci contattino.
Ma sarebbe un bene per l’umanità essere contattati da loro?
C’è chi già sostiene che gli extraterrestri siano tra noi, ma perché non si fanno vedere? Che intenzioni hanno?

Lo scienziato Stephen Hawking sostiene che gli extraterrestri possano essere anche delle forme di vita molto più intelligenti di noi e fantastica che stiano colonizzando l’universo con le loro astronavi ad alta tecnologia.
Queste prenderebbero energia dai Soli tramite degli specchi e tutte manderebbero la loro energia a un modulo “madre” che alimenterebbe un cunicolo spazio/temporale e gli permetterebbe di viaggiare più velocemente.

Quindi potrebbero arrivare sulla Terra e colonizzare il nostro pianeta, sempre che non si autodistruggano prima per la loro tecnologia avanzata.

Se ci pensiamo infatti anche noi stiamo andando incontro a un autodistruzione se utilizziamo male la nostra tecnologia (vedi bomba atomica)

Ma, tra fantasia e realtà resta ancora il grande dubbio.. c’è vita nell’universo? Spero che questo articolo faccia dare anche a voi la mia stessa risposta… certo che sì!

Antonella Balboni