A CACCIA DI ALIENI

Sarà terminato nel 2020 lo Ska (Square Kilometre Array), il più grande radiotelescopio del mondo, finanziato con fondi europei. Tra i suoi obbiettivi ci sarà quello di captare eventuali trasmissioni di civiltà aliene, così come già era accaduto tempo fa con il progetto americano Seti (nella foto il Seti Institute, Arecibo, Porto Rico).
Si tratterà di una serie di antenne su aree di 100/200 metri di diametro, che occuperanno una superficie di un chilometro quadrato: in questo modo lo Ska capterà segnali 100 volte più deboli rispetto ai radiotelescopi attuali.
Le speranze degli scienziati sono che in questo modo si possano ascoltare i primi vagiti dell’universo, le radiazioni delle stelle esplose, le emissioni dell’energia oscura, i segnali delle stelle per verificare la presenza di eventuali impulsi radio o televisivi… sempre che gli alieni utilizzino qualcosa di simile a una radio o a una televisione.
Restando in tema di alieni, è stato da poco inviato nello spazio il primo programma televisivo, dal titolo “Cosmic Connexion”, preparato apposta per eventuali popolazioni extraterrestri che ne entrino in possesso. La destinazione di questa sorta di reality-show è un pianeta della stella Errai, scelta per la sua vicinanza dalla Terra: solo, si fa per dire, 45 anni luce.

Nel filmato, costato un milione e duecento mila dollari e girato dal centro francese di studi spaziali, sono incluse tre ore di foto, animazioni con un uomo e una donna vestiti di bianco, video rock e scene di vita terrestre. Il programma dovrebbe arrivare sul pianeta alieno nel 2051… e poi? Attendiamo una risposta!

19/04/2007, Davide Longoni