LA CORONA DEL DIO PRIGIONIERO

Un nuovo interessante titolo per le Edizioni Scudo è il romanzo LA CORONA DEL DIO PRIGIONIERO (196 pagine; 12,50 euro il cartaceo; 2,99 euro l’e-book) di Davide Di Vitantonio con illustrazioni interne a cura di Giorgio Sangiorgi.

Si tratta di un’opera i cui fatti sono di pura fantasia, ma le informazioni storiche, scientifiche e folkloristiche riportate all’interno corrispondono invece a realtà.

Emilio Dagnani è un giovane ricercatore e professore associato di Filosofia della Mente all’università di Tor Vergata, Roma. Una mattina d’agosto, mentre passeggia per il paese, viene letteralmente trascinato in un caffè del centro da un violinista di strada che, trattandolo in modo misterioso, si rivolge a lui in una lingua sconosciuta. Spaventato dalla situazione, Dagnani fugge dal bar attraverso la finestra del bagno e scavalcando la siepe di un piccolo giardino torna in strada sul lato opposto.

Emilio non sa che da quel piccolo passaggio al di là della siepe, è precipitato in una stringa dimensionale parallela e coesistente con il proprio mondo, nel quale esiste un’altra copia di sé che finirà per affrontare fisicamente nel tentativo disperato di dare un senso alle infinite stranezze che sembrano aver colpito la sua esistenza dal momento in cui ha scavalcato la siepe. Grazie alle concatenazioni di eventi incontrollabili postulate dalla Teoria del Caos, la sola presenza di Emilio in quel mondo che gli è ostile, fa precipitare delle situazioni pericolose in cui si è venuta a trovare la copia dimensionale di sua moglie e quella dei suoi amici, generando una catena di conseguenze che porteranno Emilio a una condanna giudiziaria per atti violenti, perpetrati in realtà dal suo doppio, il quale in base a scelte diverse fatte nel passato si è tramutato in un essere profondamente disturbato e dipendente dall’alcool. L’innocenza di Emilio viene provata nel momento in cui il suicidio inspiegabile della sua ombra dimensionale porta alla luce la verità e i media si convincono che si tratti di un gemello omozigote dall’identità sconosciuta.

Uscito dal carcere, Emilio va a visitare il luogo in cui paradossalmente è stato ritrovato il proprio cadavere, ovvero proprio di fronte allo stesso caffè in cui il violinista lo aveva trascinato. Braccato dalla folla che lo ha riconosciuto, Emilio finisce per scavalcare una seconda volta la siepe, nel tentativo di sfuggire ai giornalisti, e la sua mente subisce un colpo definitivo nel momento in cui scopre che ancora una volta, il mondo ha subito un drastico rimescolamento di eventi spazio temporali (in quel mondo è la vigilia di Natale di sei anni prima, dicembre 2006) e che in quel secondo mondo, egli non è mai nato.

Grazie a una decisione improvvisa dettata dalla disperazione, Emilio va in cerca della moglie e scopre che convive con un ragazzo in un quartiere di periferia. Liberatosi della presenza ingombrante del fidanzato grazie a un astuto espediente, Emilio cerca di conquistare la fiducia della ragazza raccontandole una miriadi di dettagli così intimi e privati da non poter essere noti a nessuno, eccetto qualcuno di comprovata fiducia. Lentamente la ragazza si convince della sincerità di Emilio, e colta da un’idea improvvisa, gli espone la teoria quantistica a molti mondi, di cui è esperta essendo una dottoranda in astrofisica a cosmologia. Emilio si trattiene da lei per un paio di giorni, dopodiché comincia a sentirsi male a causa della mostruosa quantità di energia che l’ha colpito nel momento in cui ha attraversato la siepe. Ha nausee costanti e tossisce sangue.

Prendendo una decisione incredibilmente dolorosa, decide di lasciare definitivamente quella che in un altro modo è stata sua moglie, e di andare il più lontano possibile così da non scatenare, grazie all’effetto farfalla, conseguenze nefaste che potrebbero portare alla morte stessa di Maria o del suo fidanzato, così come è stato per il suo doppio malvagio, colpito da un indescrivibile terrore nel momento della morte.

Salito con un semplice trucco su un aereo di linea, Emilio si reca in Irlanda, dove decide di salpare verso Ovest su una barca a vela. Sapendo che una violenta tempesta si abbatterà in quel quadrante dell’oceano fra le undici e mezzogiorno, Emilio parte all’alba, andando incontro serenamente alla propria sorte in un universo a cui non appartiene, e che percepisce profondamente ostile.

Davide Di Vitantonio è nato a Teramo nel 1987. Psicologo e psicoterapeuta, ha pubblicato nel 2012 la silloge “Labirinto Primo” con la casa editrice Nulla Die di Massimiliano Giordano, e il romanzo “Babylonia” nel 2013 con EKT Edikit Lilium Editions di Gigliola Gorio, oltre che articoli specialistici su riviste di settore. E’ stato inoltre segnalato al Premio Internazionale “Di Verso in Verso” edizione 2011.

Buona lettura.

A cura della redazione