SHORT STORIES NUMERO 9

Tornano gli amici delle Edizioni Scudo, instancabili più che mai, e soprattutto torna la loro rivista “Short Stories”, giunta ormai al nono numero (copertina e illustrazioni interne di Luca Oleastri, 176 pagine, disponibile in versione stampata a € 13.30 e in Pdf a € 7). Questo numero di Short Stories è a dire il vero succulento, perché dedicato a un tema non molto più transitato dagli scrittori, soprattutto nel nostro paese, anche se è il preferito dai lettori: le belle avventure nello spazio.

Proprio per la mal disposizione dei moderni verso le avventure spaziali è Donato Altomare che ci dona, appunto, una piccola chicca, che forse ha persino dimenticato, riemersa dai nostri più polverosi archivi, insieme a un racconto di Cesare Borri e a uno di Mauro Cheli, il quale ci conduce su un pianeta dove accadono cose assai strane.

Andrea Viscusi, sempre ironico, fa tornare un’astronave che non avremmo voluto rivedere, sulla quale forse potrebbe viaggiare anche un alieno presentato da Raffaele Taibi, altro reduce del passato editoriale della casa editrice; mentre Spartaco Mencaroni scopre un relitto pieno di vita, anche se tecnicamente vuoto.

Per proseguire, arriva una bella avventura spaziale di Giandomenico Amato, che ci prepara alla rilettura di un classico di fantascienza militare creata dall’onnipresente Fabio Calabrese, così come militare è l’approccio di ScarWeld.

Cosimo Vitiello, invece, ci riporta in piena space-opera, e Luigi Migliacco, anche lui riemerso dagli annali degli anni Ottanta, preferisce viaggiare su mezzi molto piccoli, intanto che Fabio Vaccari tenta una difficile trattativa.

Ancora battaglie stellari sono l’argomento trattato da Luca Nisi, mentre Ugo Spezza ci presenta una love-story, sia pure ambientata nello spazio profondo.

L’onnipresente Giorgio Sangiorgi si predispone a tuffarsi addirittura in un buco nero e Claudio Tanari finalmente ci riconduce su Marte, il pianeta che non deve mai mancare nei nostri astronomici itinerari, prima che Adriano Muzzi ci faccia fare uno scalo sulla Luna.

È infatti ora di rientrare. Ci inabissiamo nell’atmosfera, attivando tutti gli occultamenti necessari per non mettere in allarme i radar militari di tutto il globo, e poi, con eleganza ci posiamo sul tetto della casa o in giardino.
Ed eccoci finalmente nel nostro soggiorno, la poltrona ci attende, in modo che possiamo gustarci comodamente questo numero di “Short Stories”, ultimo per quest’anno, ottimo anche come regalo di Natale.

E visto che siamo quasi alla fine di questo 2010, sentiamo cos’hanno da dirci i responsabili della casa editrice: “Rieccoci qua, sullo stretto limitare del confine che divide il nostro Universo da ciò che non è Realtà manifestata. Per fortuna siamo a bordo di una bella astronave che sta conducendo Edizioni Scudo verso un futuro radioso.

Dall’ultimo numero di “Short Stories”, abbiamo continuato a pubblicare libri a tutto spiano e il nostro sito ora consta di un numero di pubblicazioni che non farebbe sfigurare una casa editrice di media grandezza, così come potrete vedere consultando il nostro catalogo generale.

L’interesse per ciò che facciamo si sta allargando. Da una parte ci sono gli autori che ormai ci considerano un punto di riferimento irrinunciabile, un’ancora di salvezza nel mezzo del mare in tempesta dell’editoria e di quella crisi economica (reale o pilotata che sia) che costringe a sacrifici che finiscono per colpire molto duramente tutto ciò che, nel nostro paese, è parto di creatività e fantasia.

Dall’altra, ci sono i lettori che ci assediano, sia pur dosando al centesimo i loro acquisti, con un’attenzione e un incoraggiamento costante, e costringono le loro librerie a contattarci per avere le nostre produzioni, spesso uniche nel loro genere. Richieste che però non possiamo soddisfare, perché ci terremo alla larga dalle librerie – luoghi, per carità, meravigliosi e divertenti quanto un Luna Park -  fino a quando la grande distribuzione non smetterà di perseguire la rovinosa politica che sta uccidendo l’imprenditorialità editoriale media e piccola.

A queste soddisfazioni se ne aggiungono due.

L’uscita della prima antologia di Mahayavan (e già è in preparazione il volume due) che si affianca a “Short Stories” proponendo il suo piccolo, seppur virtualmente infinito, mondo conchiuso e carico di mille storie. Un’iniziativa che ha appassionato il web per quasi tutto il 2009.
E la nostra proposta di “A tutto vapore”, un’altra delle brillanti intuizioni di Luca Oleastri, che ci permetterà forse di essere i primi in Italia a proporre un’antologia interamente dedicata al genere Steampunk; una pubblicazione che sarà tutta a colori e bellissima da vedere, stando agli essai che Luca ha preparato per l’occasione”.

E se volete saperne di più non dovete fare altro che consultare il sito delle Edizioni Scudo, mentre a noi non resta che augurare ai Sangiorgi e Oleastri, responsabili della casa editrice, un 2011 ancora più ricco del precedente… e a voi tutti buona lettura!

Davide Longoni