POINT PLEASANT

CAST

Elizabeth Harnois

Grant Show

Dina Meyer

Susan Walters

Richard Burgi

Samuel Page

Origine: Stati Uniti

Ideazione: Marti Noxon

Durata: 1 stagione per un totale di 13 episodi

TRAMA

Dal mare della ridente cittadina Point Pleasant, nel New Jersey, viene ripescata una misteriosa ragazza, Christina, che sembra non ricordare niente del suo passato: la giovane viene accolta dalla famiglia del dottor Kramer, diventando amica della loro figlia e sua coetanea, Judy.

Tutto sembrerebbe messo a posto, anche se rimane il mistero da dove venga Christina, ma Point Pleasant diventa presto teatro di una serie di eventi misteriosi e violenti, che coinvolgono i suoi abitanti, che sembrano non essere più in grado di controllare i loro sentimenti e la rabbia, con fatti via via più sconcertanti, scatenati dopo l’arrivo della ragazza, che sembra provocare questo indirettamente, solo con la sua presenza in città.

La stessa Christina ha visioni di morte e distruzione, e l’arrivo in città del misterioso ed affascinante Lucas Boyd sembra voler far precipitare tutta la situazione: la ragazza è infatti figlia del diavolo e parte di un disegno per scatenare un Armageddon, e Boyd sembra intenzionato a guidarla verso il suo destino. L’unico che può salvarla è Jesse, il guardiacoste che l’ha salvata dal mare e che si è innamorato di lei.

Ma tutta la negatività che c’è intorno a lei porterà alla fine Christina a fare una scelta definitiva, di fronte anche al tradimento delle persone in cui riponeva speranze e fiducia.

NOTE

Point Pleasant avrebbe dovuto essere per molti la nuova Buffy, grazie anche alla presenza di Marti Noxon, produttrice e sceneggiatrice della Cacciatrice di Vampiri, che qui sceglie di rifarsi ai demoni e all’Armageddon, con risultati inferiori che portano alla cancellazione dopo solo una stagione, oltretutto durata per mezzo anno.

La musica della scena di testa è di Danny Elfman, autore delle musiche di tutti i film di Tim Burton (tra gli altri) e insieme alla grafica, inquietante e gotica, è considerata da molti l’unica cosa valida della serie, e sembrerebbe un ottimo biglietto da visita per introdurre in un mondo inquietante, tra mistero e realtà.

L’ambientazione in una città sulla riva del mare può ricordare alcuni romanzi di Stephen King, così come il tema della città in cui cominciano a succedere cose strane scatenate dall’arrivo di un elemento estraneo. Ma a voler essere raffinati, ci possono essere degli echi anche di Twin Peaks, senza contare che il topos della cittadina in cui si scatenano vizi privati e pubbliche virtù, anche non in campo paranormale, è presente da decenni nella cultura popolare statunitense, almeno dai tempi di Peyton Place.

Il personaggio meno riuscito di tutta la serie, causa molto probabile della sua prematura fine, è proprio la protagonista, Christina, la bionda Elisabeth Harnois, poco adatta ad un ruolo che avrebbe richiesto forse un altro carisma, se non altro per esprimere il contrasto tra forze del bene e forze del male che si scatena nell’animo dell’eroina della serie.

Grant Show, l’ambiguo Lucas Boyd, era noto ai fan di telefilm non di genere fantastico per essere stato Jake in Melrose place e qui rende un’ottima caratterizzazione di un personaggio che scopre man mano le sue carte. Negli anni ha fatto ruoli anche in Six feet under e in Swingtown.

Dina Meyer, la bella Amber, è un volto noto agli appassionati del genere fantastico: era l’intrepida Kara in Dragonheart, Dizzy in Starship Troopers, il comandante romulano Donatra in Star Trek Nemesis, Alison in Saw e in televisione è stata Barbara Gordon in Birds of prey.

Richard Burgi, il dottor Ben Kramer, è noto negli ultimi anni per il ruolo del fedifrago Karl, ex marito di Susan in Desperate Housewives, ma è stato anche il protagonista di The sentinel, serie tra il mystery e il fantastico conclusasi dopo tre stagioni senza un vero finale.

Point pleasant è arrivato anni dopo in Italia dove è stato trasmesso in chiaro, in orari improponibili e con l’omissione dell’ultimo episodio, recuperato poi dai fan per vie traverse.

Il tema del figlio del diavolo era presente nella famosa trilogia de Il presagio, che era stata rivisitata al femminile a fine anni Novanta: qui si mescola con la figura della prescelta, di buffyana memoria, ma non riesce ad essere convincente fino in fondo, malgrado alcune buone interpretazioni e l’ottima ambientazione, solare e gotica, spaventosa e rassicurante.

Elena Romanello