CHARLES STROSS… THERESA MAY E IL CONTROLLO TECNOLOGICO

Charles Stross era il primo tra gli ospiti d’onore della “Starcon” (la multi convention del fantastico che si è svolta a Chianciano Terme/Siena nello scorso maggio) che mi ero ripromesso di intervistare.

Ed eccolo lì da solo al telefono, seduto su una delle poltrone della hall dell’Hotel Capital, sede della “Italcon”, ossia la parte della “Starcon” dedicata agli scrittori.

La traduttrice Annarita Guarnieri – il tramite tra me e il celebre scrittore scozzese vincitore più volte del “Premio Hugo” e del “Premio Locus” e autore di best seller fantascientifici tra cui “Accelerando”, “Giungla d’Asfalto” e “Palinsesto” – giunge appena dopo di me. Perfetto!

Chiedo subito ad Annarita, che conosce Stross, di presentarmelo e di domandargli se ha voglia di rispondere a qualche domanda per la fanzine online “La zona morta”. Lo scrittore annuisce, “volentieri” dice.

E’  venuto in Italia per la prima volta molto tempo fa in gita scolastica, ricorda che visitò soprattutto luoghi storici del nostro Paese. Gli chiedo se conosce la fantascienza italiana, sorride e replica “…poco”. Parliamo dell’interazione tecnologia-fantascienza, tema che gli interessa particolarmente anche se, fa presente, non riesce a documentarsi come vorrebbe sui tantissimi  studi e lavori tecnologici che vengono pubblicati. “La maggior parte degli sviluppi tecnologici – aggiunge – sono per lo più prevedibili. Quello che non è prevedibile e ciò che gli esseri umani ne faranno soprattutto in  economia e in politica”.

Su quest’ultimo tema gli domando quale siano le sue inclinazioni politiche visto, tra l’altro, che l’otto giugno prossimo si voterà per il rinnovo anticipato del Parlamento del Regno Unito: “Sono componente del partito scozzese per l’indipendenza e ne sono orgoglioso! La Scozia – asserisce lo scrittore – ha sempre tentato di staccarsi dalla Gran Bretagna, della quale non si è mai sentita parte integrante; anche se il movimento politico è operativo dagli Anni Cinquanta del secolo scorso solo più recentemente c’è stata una spaccatura politica tra Scozia e Inghilterra, soprattutto verso la fine degli Anni Novanta”.

In tale quadro Stross come scrittore aveva in mente una trilogia proprio sull’indipendenza dalla Scozia ”ma ho dovuto abbandonare il progetto – rivela – perché la realtà sta superando la fantascienza”.

A parere dell’autore la Scozia non ha nessuna possibilità di crescere finché non si stacca dall’Inghilterra. Ma quali sono i programmi politici del suo partito? “Mi aspetto – replica – che qualsiasi eventuale governo indipendente scozzese debba portare a rimanere nell’Unione Europea. Comunque tutta l’ipotesi che la Scozia lasci il Regno Unito è molto complessa, addirittura più complessa di quello che sta avvenendo ora con la Brexit da parte dello stesso Regno Unito”.

E della signora Theresa May, l’attuale premier, leader dei conservatori, cosa ne pensa? Stross esprime perplessità. Teme le sue tendenze che definisce fasciste. La May è stata a capo dei servizi della sicurezza interna dell’United Kingdom per lunghissimo tempo ed è una sostenitrice del controllo, pertanto a parere dello scrittore è pericoloso averla come primo ministro. Ha una visione da Stato di Polizia e non ha nessuna idea dei rapporti esteri, tutto diviene domestico e nazionale.

Avrebbe mai immaginato di vedere Donald Trump eletto presidente degli Stati Uniti? “No. Il mondo è impazzito! Trump sta già facendo danni incalcolabili”.

Gli chiedo se ritiene che ci siano state influenze nel voto americano e francese da parte degli hacker russi, come  riportano i mass media: “Gli hacker russi hanno creato confusione. La tecnologia informatica, comunque, sta  influenzando la società a livello subliminale”.

Scriverebbe un romanzo su questo argomento? “Ho scritto qualche tempo fa un testo ambientato nel 2020 nel quale l’America è uno Stato dominato da una sorta di polizia elettronica e la cosa peggiore è che ciò appare come una cosa normale, razionale e logica. Comunque nella prossima opera in uscita ci sono diversi paralleli con quanto sta avvenendo negli Stati Uniti”.

Qualcuno viene a chiamarlo, Charles Stross è atteso nella Sala Arrakis per una conferenza coordinata da Armando Corridore e tradotta da Annarita Guarnieri proprio sulla narrazione fantascientifica, i mass media e non mancherà di presentare il suo romanzo breve “Equinoide” (rientrante nel fortunato ciclo narrativo della cosiddetta Lavanderia – Agenzia segreta che si occupa di criminalità umana e non), pubblicato in Italia da Delos in collaborazione con Elara.

Lo ringrazio e gli dico che per noi può bastare, intanto colgo l’occasione di farmi firmare la mia copia di “Equinoide” da leggere, conservare e della quale magari riparlare in una prossima utile occasione!

Filippo Radogna