L’ULTIMO ANGOLO DI MONDO FINITO

Con il romanzo “L’ultimo angolo di mondo finito” (266 pagine; 13 euro) di Giovanni Agnoloni, pubblicato da Galaad Edizioni, siamo arrivati all’ultimo atto della serie della fine di internet

Siamo nel 2029. Internet è crollato da quasi quattro anni in Europa, e la crisi della comunicazione si è ormai estesa alla telefonia, mentre le principali città sono state gradualmente invase da ologrammi intelligenti, “cloni” immateriali in grado di orientare il comportamento delle persone.

Negli Stati Uniti il sabotaggio della Rete ordito dal movimento degli Anonimi è fallito, e internet è rinato grazie a un progetto di copertura wireless mediante l’uso di droni.

Sospese tra questi due grandi poli di eventi, si svolgono le vicende di Kasper Van der Maart, spintosi fino a New York sulle tracce della scrittrice Kristine Klemens, scomparsa nel nulla, e di quattro affiliati degli Anonimi impegnati nella ricerca delle fonti di misteriosi segnali elettromagnetici, possibili sorgenti di una nuova Rete europea: Emanuela, che esplora la Bosnia, Aurelio, che attraversa il Portogallo, e i fratelli Ahmed e Amina, spersi nel Sud Italia.

Queste indagini incrociate porteranno alla luce sorprendenti verità nascoste, legate al contesto politico e tecnologico generale ma anche al passato dei protagonisti, per i quali si schiuderà un orizzonte di percezioni capace di connetterli tutti, creando un ponte di comunicazione con chi è già “al di là del confine”.

Dopo “Sentieri di notte” (già pubblicato anche in Spagna e in Polonia), “Partita di anime” e “La casa degli anonimi”, “L’ultimo angolo di mondo finito” conclude la serie della fine di internet e rivela, nel suo epilogo, l’identità e lo scopo della mente che fin dall’inizio ha tessuto le fila degli avvenimenti.

Giovanni Agnoloni (Firenze, 1976) è scrittore, traduttore e blogger. È autore dei romanzi Sentieri di notte (Galaad Edizioni, 2012; pubblicato anche in spagnolo come Senderos de noche, El Barco Ebrio 2014, e in polacco come Ścieżki nocy, Serenissima 2016), Partita di anime (Galaad, 2014), La casa degli anonimi (Galaad, 2014) e L’ultimo angolo di mondo finito (Galaad, 2017), che fanno parte della serie distopico-letteraria “della fine di internet”. Ha inoltre pubblicato tre saggi imperniati sulle opere di J.R.R. Tolkien, ed è curatore di una raccolta internazionale di articoli sul tema. Ospite di residenze letterarie, festival e conferenze in Europa e Stati Uniti, ha tradotto libri di Jorge Mario Bergoglio, Amir Valle, Peter Straub, Noble Smith e Christiane Taubira, e saggi su J.R.R. Tolkien e Roberto Bolaño. Lavora con le lingue italiana, inglese, spagnola, francese e portoghese, e parla anche polacco. Conosce lo svedese a un livello elementare e studia chitarra classica. Collabora con i blog La Poesia e lo SpiritoLankenauta e Postpopuli.

Buona lettura.

A cura della redazione