PARTITA DI ANIME

Da Firenze, a Berlino, a Wrocław (Polonia), a Bellaria (Rimini). Sono solo alcune delle tappe di presentazione che lo scrittore, saggista e traduttore Giovanni Agnoloni sta tenendo sulla sua ultima fatica letteraria dal titolo Partita di anime (Galaad Edizioni, 2014), che contiene due stimolanti racconti.  Si tratta di uno spin-off del romanzo Sentieri di notte pubblicato dal Nostro nel 2012, e rappresenta un interludio rispetto al vero e proprio sequel. E proprio con Sentieri di notte, un noir con richiami fantascientifici, l’autore fiorentino si era posto all’attenzione del pubblico per l’originalità del testo che, pur avendo una forte vena speculativa sull’evoluzione tecnologica della società, riusciva a mantenere un buon ritmo narrativo.

Adesso con  Partita di anime, Agnoloni, si incanala verso stilemi meno fantascientifici e più onirico-surreali. I due racconti sono prossimi a suggestioni letterarie che si dipanano tra il nordico e il mitteleuropeo e vanno nella direzione di sviluppare un discorso teso a convergere progressivamente verso un realismo tout court. E qui si intravede l’influenza del connettivismo, filone letterario che guarda al senso dell’oltre, alla ricerca da parte dell’uomo del sapere e della spiritualità, oltreché delle ragioni più intime nel rapporto con la profondità cosmica. Per quanto attiene all’ambientazione, la storia si svolge nelle due settimane prima dell’improvvisa fine di internet, nel 2025, per proseguire nel caos che essa ha generato. L’idea iniziale, comunque, è che una multinazionale in un prossimo futuro dopo aver conquistato il monopolio di internet decide di prendere il potere politico staccando la rete e l’energia. E se in Sentieri di notte la trama si svolgeva tra Berlino e Cracovia, quella di Partite di anime è tra Amsterdam e Firenze.

E proprio sugli scenari contenuti nel testo si è soffermato lo scrittore e cofondatore del connettivismo, Giovanni De Matteo, che assieme all’autore ha presentato il libro nel corso della prestigiosa convention Sticcon XXVIII, che ha ospitato anche l’edizione 2014 dell’Italcon di Bellaria, nel maggio scorso. “È una narrazione dal taglio giallo, noir, filosofico – ha sottolineato De Matteo – con personaggi interessanti e che offre significativi spunti di riflessione su cosa potrebbe accadere se internet di colpo crollasse. A mio parere Partita di anime – ha aggiunto – ha una cornice stimolante che porta il lettore anche a recuperare il precedente romanzo Sentieri di notte, che ha uno scenario narrativo simile per impostazione.” Nel suo intervento Giovanni Agnoloni ha anzitutto fatto presente la sua provenienza dalla saggistica. Infatti, è uno studioso dell’opera di J.R.R. Tolkien e, in proposito, vale la pena ricordare che ha pubblicato i saggi Tolkien e Bach. Dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori (Galaad, 2011), Nuova letteratura fantasy (Eumeswil, 2010) e Letteratura del fantastico. I giardini di Lorien (Spazio Tre, 2004). Inoltre, è coautore, ma anche curatore e traduttore, di Tolkien. La Luce e l’Ombra (Senzapatria, 2012), una raccolta di vari studi sull’autore del Signore degli anelli.

In seguito, ha deciso che voleva investire nella sua capacità narrativa in quanto era già autore di racconti. “Ho scritto Sentieri di notte, ma anche Partita di anime – ha dichiarato come testi consonanti con il connettivismo. Mi intendo più di discipline umanistiche e meno di tecnologia, ma ho comunque una vocazione ibridante nella scrittura, in più  gioco sul perturbante ed è quello che ho tentato di fare nel mio ultimo lavoro”.

In chiusura, l’autore parlando dei suoi nuovi progetti, ha anticipato che Sentieri di notte è già stato pubblicato in spagnolo (tradotto dallo stesso Agnoloni e dallo scrittore cubano Amir Valle), con il titolo di Senderos de noche  (Editorial El Barco Ebrio 2014); inoltre, del testo è in corso la traduzione in inglese e se ne sta predisponendo anche una in polacco. Infine, tra non molto dovrebbe uscire, in lingua olandese, il secondo racconto di Partita di anime.

Filippo Radogna