OTANER EREVOT

“Otaner Erevot” è l’enigmatico titolo del romanzo che lo scrittore Nicola Panarella, alla sua seconda prova letteraria, ha recentemente dato alle stampe per la casa editrice Kimerik. L’insolita storia si svolge in un luogo non definito e racconta di due fratelli gemelli, Niki e Tom, indistinguibili fisicamente ma dalle opposte personalità che li contraddistinguono. Infatti, uno è poliziotto e l’altro è un malavitoso, i due si scambiano i ruoli nella vita e da qui si sviluppano e s‘intrecciano tutta una serie di avvenimenti che porteranno a un finale inaspettato.

“Si tratta di una sorta di giallo romantico – ha evidenziato la relatrice Lucia Summa parlando alla presentazione del romanzo nei giorni scorsi a Matera, presso la Libreria dell’Arco. Un poliziesco atipico, dalle sfumature psicologiche nel quale l’autore lucano sottolinea come i ruoli nelle persone possano confondersi”. In sostanza per Panarella nei personaggi dei romanzi, come nella vita reale, non esistono le figure nette e stereotipate che appartengo ad ogni costo al bene o al male. E così, nella narrazione, si può leggere di momenti nei quali i due fratelli infrangono le regole con comportamenti differenti se non opposti a quelli che dovrebbero avere. Con un linguaggio sciolto, dialoghi vivaci e scene che si sviluppano tra inseguimenti, rapine e un sequestro di un bambino, ma anche situazioni ironiche ed esilaranti, il Nostro costruisce una storia avvincente e brillante al contempo. Per Maria Antonella D’Agostino, presidente dell’associazione culturale “Matera Poesia 1995”, sodalizio che ha organizzato la serata, si tratta di una storia in cui ogni piccolo evento è legato e dalla quale potrebbe anche essere ricavata anche una fiction televisiva. Numerose sono state le domande che il pubblico, incuriosito dalla trama, ha rivolto all’autore, anche relative al significato del titolo, sul quale Panarella non si è sbottonato. “L’idea di sostituirsi nel lavoro e nell’ambiente di vita da parte dei due fratelli – ha asserito infine lo scrittore – sconvolge l’esistenza dei protagonisti, mescolando la loro vita e intrecciando vicende e circostanze in cui le sorprese si susseguono senza un attimo di tregua”.

Filippo Radogna (fotografie di Angela Uricchio)