THE BARBARIANS & CO.

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: The Barbarians & Co.
Anno: 1987
Regia: Ruggero Deodato
Sceneggiatura: James R. Silkie
Direttore della fotografia: Lorenzo Battaglia
Montaggio: Eugenio Alabiso
Musica: Pino Donaggio
Effetti Speciali: Fratelli Paolocci
Produzione: John Thompson, Menhaem Golan e Yoram Globus
Origine: USA-Italia
Durata: 1h 40’
 
CAST
David e Peter Paul, Richard Lynch, Eve La Rue, Virginia Bryant, Sheba Alahani, Michael Berryman, George Eastman (Luigi Montefiori)
 
TRAMA
Due gemelli, rimasti orfani dopo che la loro tribù è stata distrutta dal signore della guerra Kadar, vengono accolti da una comunità di saltinbanchi e artisti nomadi retta dalla regina Canary, che riesce a garantire prosperità per la sua gente grazie ad una magica pietra collocata nel suo ombelico. Kadar vuole impossessarsi del diadema e fare sua Canary, perciò attacca la carovana dei saltinbanchi, disperdendo la tribù e confinando la regina nel suo harem. Uno dei capi riesce a fuggire con la magica pietra nei boschi mentre i gemelli sono destinati al ruolo di gladiatori. Kutchek e Gore, diventati giganteschi colossi, possono pensare di vendicarsi e con l’aiuto della giovane Ismene liberano Canary, che prima di morire affida loro la missione di ritrovare il magico gioiello (e il giusto ombelico che lo contenga). Dopo numerose avventure e spaventosi incontri, i rissosi gemelli affrontano il Signore della Polvere e un drago a guardia dell’antro dove è custodito il talismano. Eliminato in battaglia anche Kadar, i barbari fanno regina Ismene e poi si lanciano alla ricerca dell’avventura.
 
NOTE
Canto del cigno delle produzioni heroic fantasy italiane e paradossalmente la migliore, il film di Ruggero Deodato (regista esperto in feroci cannibal-movie) si avvale prima di tutto di un cast tecnico di prim’ordine e dell’apporto di capitali stranieri (quelli della Cannon, che era lì lì per fallire) che hanno il pregio di rendere la pellicola quantomeno gradevole a livello visivo, lontana di parecchie spanne dai precedenti e invedibili tentativi nostrani con protagonisti forzuti barbari. Certo il film è completamente derivativo e fa pochi sforzi per essere originale ma ha il pregio di affrontare le tematiche con piglio ironico e strafottente, che consente una certa dose di divertimento da parte dello spettatore. In pratica, si ha l’impressione di assistere alla classica pellicola con Bud Spencer e Terence Hill, nemici-amici, in salsa fantastica (un paragone che si rafforza in quanto vengono scelti come doppiatori dei due gemelli barbari proprio Glauco Onorato e Pino Locchi, le voci storiche della coppia Spencer-Hill). Gli effetti speciali sono all’altezza, le scenografie adatte, non male qualche battuta e situazione tragicomica (il passaggio dei due barbari attraverso l’intestino di un drago che se li è divorati, i loro continui screzi e litigi), affascinanti le discinte bellezze femminili messe in mostra. I due culturisti David e Peter Paul, che si definivano The Barbarian Brothers, a differenza dei loro colleghi apparsi nelle precedenti pellicole fantasy italiane, hanno saputo trasmettere simpatia e spontaneità ai loro personaggi, cosa non da poco. Tuttavia, con questo film visto poco al cinema, si esaurisce il filone nostrano dei cloni conaniani. Girato in esterni a Torcaldara.

22/10/2007, Michele Tetro